唐山大地震
Aftershock
Titolo internazionale: Aftershock
Titolo originale: 唐山大地震 (Tángshān dà dìzhèn)
Traduzione del titolo originale: Il grande terremoto di Tangshan
Nazione: Repubblica Popolare Cinese
Anno: 2010
Durata: 136'
Regia: Feng Xiaogang
Versioni: 720p EbP oppure BRip Bezauk
Awards:
- 1° Premio al Far East Film Festival di Udine 2011
- Migliore film all'Asia Pacific Screen Awards n.4
- Migliore interpretazione maschile per Chen Daoming all'Asia Pacific Screen Awards n.4
Trama:
1976, uno dei terremoti più devastanti della storia umana si abbatte su Tangshan, mietendo 420.000 vittime. Una madre perde il marito ed è costretta a scegliere quale dei suoi due gemelli lasciare in vita. Costretta, sceglierà il maschio, ma si sentirà colpevole per tutta la vita. Ma la bambina non muore: ha un'amnesia e viene adottata da una coppia di soldati dell'Esercito di Liberazione Popolare. Le due famiglie passeranno attraverso tutta la storia recente della Cina, e saranno destinate a incontrarsi durante il devastante terremoto del Sichuan del 2008, questa volta tra i soccorritori.
Recensione:
Tratto da un libro di grandissimo successo ispirato a una storia vera che ha dell'incredibile, Aftershock è probabilmente il film più costoso della storia del cinema cinese, nonché uno di quelli che ha incassato di più. Parte con 20 minuti di ricostruzione di una delle catastrofi più grandi della storia umana, con grande profusione di mezzi, ma presto diventa una storia corale che attraversa la storia della Cina. Feng Xiaogang, è stato definito a ragione lo Steven Spielberg cinese: capace di produzioni autoriali e alternative, se messo al servizio del blockbuster riesce ad accontentare tutti, compresa la critica. Se infatti la sceneggiatura di partenza manca di approfondimento sui temi politici, storici e sociali che vengono solo nominati, e sfocia costantemente nel melodramma più spudorato, la regia riesce magicamente a rendere tutto più sobrio, con meno pathos e quindi molto più veramente commovente. Feng lascia da parte ogni firma autoriale e si affida a una ricostruzione storica in cui la fotografia e soprattutto i dettagli, sia psicologici sia di scenografia, riescono a darci l'illusione di vivere per davvero l'epopea di un popolo straordinario.
Scene da ricordare: oltre alla sequenza iniziale del terremoto, di impatto davvero sconvolgente, ricordiamo la stupenda scena dei funerali di Mao, che sfocia quasi nella coreografia da video musicale.
Se siete appassionati di effetti speciali, azione e film catastrofici, guardate solo i primi 20 minuti, ne vale la pena. Se vi piace il cinema di Feng Xiaogang, con ogni probabilità considererete questo film uno dei suoi minori, ma lo amerete lo stesso perché ne apprezzerete l'indubbia solidità. Se odiate le cose melense ma vi commuovete facilmente quando i drammoni sono ben fatti e sinceri, allora vi sarà impossibile non inzuppare centinaia di fazzoletti durante la visione di questo film. Se vi interessa la ricostruzione storica, soprattutto se vista dal punto di vista delle singole persone comuni, questo è il film che fa per voi.
Il governo cinese non ci ha messo troppa censura questa volta, visto che il film è fatto anche per essere esportato. L'unica enfatizzazione eccessiva riguarda la solerzia della Protezione Civile nel Sichuan, a nostro parere, mentre i momenti più delicati vengono al solito saltati a pié pari ma dati per acquisiti. C'è anche posto per un po' di autocritica, che non sarebbe mai passata qualche anno fa: durante la scena del terremoto, c'è un dettaglio che i cinesi notano decisamente, quando i protagonisti guardano speranzosi l'edificio del governo, e questo crolla miseramente come tutto il resto. Gli episodi citati, come quello sulla morte di Mao, sono descritti e non giudicati.
Degno di nota è decisamente Chen Daoming, l'attore che interpreta il padre adottivo. La sua è un'interpretazione totale, che ci regala un personaggio vero, simbolo e incarnazione, anche negli errori e nei limiti, di tutto il popolo cinese.
Note:
Il timing dei sottotitoli originali era impossibile da seguire per un essere umano: il lavoro si è quindi protratto molto a lungo per rendere leggibili dei sottotitoli che inizialmente erano "a mitraglietta". Abbiamo aggiunto le traduzioni di molte scritte (perlomeno di quelle rilevanti) e corrette numerose traduzioni sbagliate dal cinese all'inglese. Abbiamo preferito evitare di tradurre le convenzioni cinesi per cui "suocera" diventa "mamma" e "cognata" diventa "sorella" eccetera per non complicare il già piuttosto complesso insieme di parentele che c'è tra i personaggi, lasciando ai singoli episodi la naturalezza che avrebbe avuto il discorso se fosse avvenuto fra italiani.
Abbiamo preferito rilasciare i sottotitoli sotto licenza Creative Commons BY-NC-SA; sono perciò liberamente utilizzabili e modificabili ma mai per fini commerciali e sempre citando gli autori.
Stefano Droghetti (Senbee) e Xian Lu
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Messaggio modificato da Cignoman il 13 December 2011 - 07:42 PM