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[NEWS] The Founding of a Party

Il kolossal sulla nascita del Partito Comunista Cinese

7 risposte a questa discussione

#1 Skanfalug

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Inviato 08 June 2011 - 05:33 PM

Uscirà il 13 giugno in Cina The Founding of a Party, Kolossal cinese sulla nascita del partito comunista che ha nel cast praticamente tutti i maggiori attori del Paese (Fan Bingbing, Andy Lau, Jie Dong, Jhon Woo giusto per citarne qualcuno).
I cinesi sono particolarmente fieri ed orgogliosi del loro Paese e un film del genere farà quasi sicuramente segnare record storici anche grazie ad una diminuzione di film hollywoodiani in sala
[url="http://www.youtube.com/watch?v=4xzJ1N_3VzE"]http://www.youtube.c...h?v=4xzJ1N_3VzE[/url]

Fonte: Cineblog

(Mi sembra strano che questo film non fosse già nel forum, se eventualmente è già presente e sono io che non l'ho trovato mi scuso per l'eventuale doppio post!)
http://www.filmperpochi.it/ piccolo blog di film ignorati dal mondo!

#2 François Truffaut

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Inviato 08 June 2011 - 06:21 PM

Grazie per la segnalazione.

Visualizza MessaggioSkanfalug, il 08 June 2011 - 05:33 PM, ha scritto:

(Mi sembra strano che questo film non fosse già nel forum, se eventualmente è già presente e sono io che non l'ho trovato mi scuso per l'eventuale doppio post!)

Pensavo di sì, in realtà mi accorgo solo ora che si trattava di un altro polpettone patriottico: The Founding of a Republic.

Peccato che la 'censura' abbia colpito di nuovo Tang Wei, la cui partecipazione al film è stata cancellata per volere del nipote di Mao.

Ecco un articolo sull'uscita del film (che ha ispirato la news di Cineblog):

FILM SUL PARTITO COMUNISTA CINESE

MAO SCACCIA I KOLOSSAL DALLE SALE

Esce il 15 giugno l'opera propagandistica voluta dal regime e per l'occasione tutti i blockbuster stranieri saranno proibiti


PER UN Paese non può esserci impresa più eroica della fondazione della propria nazione, e la Cina lo sa bene. Ecco perché in occasione del 90esimo anniversario dell a nascita del Partito Comunista, il primo luglio, ha deciso di realizzare un kolossal destinato a sbancare i botteghini. Il titolo ufficiale è "La fondazione di un partito", ma per Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda è stato ribattezzato "L'inizio della grande rinascita". La popolazione lo aspetta come l'evento dell'almo, e per non perdere la prima proiezione, in programma mercoledì prossimo, tanti hanno deciso di prenotare i biglietti in anticipo.

Non è la prima volta che il partito utilizza le sale cinematografiche per raccogliere fondi e rafforzare il patriottismo dei cinesi. Solo l'anno scorso "Let the bullets fly", un film storico ambientato negli anni Venti che racconta la storia di un bandito, Zhang, che si impone come nuovo sindaco in una cittadina del Sichuan, ha incassato circa settecento milioni di Yuan, settanta milioni di euro. Le stime sugli incassi di "La fondazione di un partito" sono ancora più ottimistiche; la China LionFilmDistribution, che ha realizzato l'opera con la collaborazione di China Pilm Group, la più grande catena di cinema nella Repubblica po-polare,ha azzardato un record di 800 milioni di yuan. Che Pechino riuscirà molto probabilmente a superare anche grazie aun piccolo trucco: cancellare dalla programmazione per i mesi di giugno e luglio qualsiasi blockbuster americano capace dì fare concorrenza al nuovo kolossal di propaganda, e trasmettere anche nei multisala opere di propaganda o produzioni straniere "talmente poco conosciute da cancellare l'interesse di qualsiasi telespettatore". Del resto, anche nel 2009, quando in occasione del 9Oesimo anniversario della fondazione del Paese, 1949, venne trasmesso in tutte ìe sale il film pro-regime "La fondazione di una repubblica" con 420 milioni di yuan di incasso, le opere straniere furono dichiarate momentaneamente illegali.

I cinesi che avrebbero voluto godersi gli effetti speciali di "Transformers 3" e "Cars 2", riconosciuti come i principali concorrenti del nuovo kolossal di propaganda, dovranno quindi rassegnarsi ad attenderne la commercializzazione su dvd pirata, perché neppure nelle sale periferiche delle località più sconosciute della Cina sarà possibile proiettarli. Almeno fino alla line di luglio. Lo stesso è successo per "Avatar" quando Pechino aveva deciso di promuovere la proiezione di "Confucio". Anche se in tanti avevano immaginato che dietro la cancellazione della produzione di James Cameron ci fosse una scelta politica per evitare che gli spettatori potessero paragonare la battaglia degli abitanti dì Pandora nel proteggere laloro terra e cultura a quelle dei tanti cinesi che sì sono opposti alle autorità per proteggere i villaggi destinati ad essere abbattuti per permettere la realizzazione progetti infrastrutturali governativi, il vero motivo dell'improvvisa interruzione delle proiezioni era legato alla necessità di assicurare il successo all'ennesimo costosissimo film di propaganda.

Anche i costi di "La fondazione di un partito" sono altissimi: oltre sette milioni di euro per coprire effetti speciali e un cast d'eccezione. Pur essendo stato studiato apposta per ricordare che Mao Zedong, l'attore Liu Ye, Zhou Enlai interpretato da Chen Kun, e i loro fedelissimi hanno sacrificato tutto per la patria, il Partito ha dovuto cancellare definitivamente il ruolo di Tang Wei. Alla giovane attrice, famosa in
Occidente per aver interpretato scene d'amore piccanti in "Lussuria" di Ang Lee, era stata affidata la parte di Tao Yi, primo amore del Grande Timoniere. Ma sarebbe stato proprio il nipote di Mao, Xinyu, a chiederne l'esclusione per non inquinare la reputazione del nonno associandolo all'immagine di una persona già sgradita al pubblico cinese.
Ancora più curioso è il fatto che molti attori si sposteranno a bordo di Cadillac scintillanti, messe a disposizione da uno dei principali sponsor della pellicola: General Motors, da sempre un'icona del capitalismo americano. Funzionale, questa volta, agli interessi del partito.

Se dal punto di vista di Pechino fra pochi giorni, grazie alla proiezione in tutto il Paese delle avventure di eroi, carnefici e martiri che hanno partecipato a ben due rivoluzioni, il Partito collezionerà l'ennesimo successo in termini di auto-celebrazione, rafforzamento degli ideali di propaganda e profitti che supereranno anche le stime più ambiziose, da Hong Kong, l'unica voce critica della Repubblica popolare, la "Fondazione di un partito" è già stato sarcasticamente presentato come un déjà-vu per la sua innegabile somiglianza con il messaggio delle opere di George Orwell. Ma al resto del continente non importa, anche perché, da sempre, ai cinesi piace ripercorrere le tappe fondamentali della loro Storia, soprattutto se l'immagine ricorrente è quella di una Cina forte, integra, ricca e potente. (Claudia Astarita)

La locandina (molto sobria):

Immagine inserita


Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#3 Skanfalug

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Inviato 08 June 2011 - 06:44 PM

Questo articolo mi sembra abbastanza fazioso e anti-cinese. Se la ragazza che l'ha scritto frequentasse qualche cinese saprebbe che loro sono incredibilmente orgogliosi e fieri del loro Paese e che la scelta di spostare e non di cancellare (di un mese poi!) l'uscita dei kolossal è assolutamente sensata dal punto di vista commerciale e non potrà che giovare. La storia della pirateria mi sembra alquanto esagerata visto che ad un mese dall'uscita le copie reperibili sul web sono sempre di pessima qualità!

Giusto per fare un'altro esempio noi cosa dovremmo dire che ci hanno spostato super 8 al 30 settembre?
(anche qui scelta commercialmente sensata visto che d'estate le nostre sale sono deserte...)

Felice di essere utile ogni tantoImmagine inserita
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#4 François Truffaut

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Inviato 08 June 2011 - 07:10 PM

Visualizza MessaggioSkanfalug, il 08 June 2011 - 06:44 PM, ha scritto:

Giusto per fare un'altro esempio noi cosa dovremmo dire che ci hanno spostato super 8 al 30 settembre?
(anche qui scelta commercialmente sensata visto che d'estate le nostre sale sono deserte...)

Eh, no, dai, sono due cose diverse: da noi è il distributore che sceglie (quindi il mercato), da loro l'ufficio della China Film Group (ovvero il Partito).

Come fai a dire che la scelta di spostare i kolossal americani è sensata? A me sembra liberticida perché nasce da una volontà politica.

Per la cronaca: la donna che ha scritto l'articolo è una professoressa di Scienze Internazionali, esperta di Oriente, che ha lavorato per un periodo ad Hong Kong. Il suo articolo non mi sembra fazioso: descrive semplicemente una realtà già assodata.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#5 Skanfalug

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Inviato 08 June 2011 - 07:54 PM

Sarà anche scelto dal governo ma a me continua a sembrare sensata. Il film sarà anche apertamente propagandista ma loro hanno speso parecchi soldi per farlo e il cast è eccezionale. Ai cinesi, popolo incredibilmente nazionalista (sicuramente anche perchè vengono educati ad amare il loro Paese) interesserà sicuramente.
Ovvio che si faccia una scelta protezionista (che allo stesso tempo e forse principalmente aiuta anche il governo)... Limitazione della libertà? Forse si ma non così grave stavolta. I film usciranno un mesetto dopo insomma, possono aspettare.
La faziosità dell'articolo la leggo soprattutto nell'insensata parte catastrofista sulla pirateria. Sembra inserita solo per far sembrare la cosa un problema ancora più grande di quello che è...
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#6 Cignoman

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Inviato 08 June 2011 - 11:16 PM

È liberticida, sìsì. Ma pensare che in un settore come quello del cinema (regime di concorrenza monopolistica) sia la domanda a creare l'offerta secondo me è una boiata pazzesca, la gente va a vedere quello che c'è e si abitua a quello che c'è, per "fidelizzare" gli spettatori le case di distribuzione creano dei "filoni", dei "modelli" di film e abituano la platea a ciucciarseli.

Immagine inserita


#7 asturianito

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Inviato 08 June 2011 - 11:35 PM

Liberticida... io la userei per altre questioni più serie questa parola.
Diciamo che è una tipica roba da regime comunista che per noi, da fuori, fa un po' pena. Una roba fantozziana che coinvolge migliaia di persone.
Non si possono prendere quattro gol contro aversari
che passano tre volte nostra metà campo. (V. Boskov)


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#8 Skanfalug

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Inviato 09 June 2011 - 12:52 AM

Visualizza Messaggioasturianito, il 08 June 2011 - 11:35 PM, ha scritto:

Liberticida... io la userei per altre questioni più serie questa parola.
Diciamo che è una tipica roba da regime comunista che per noi, da fuori, fa un po' pena. Una roba fantozziana che coinvolge migliaia di persone.

Abbastanza d'accordo con questo
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