6.66 DEATH HAPPEN
Titolo Originale : 6:66 Dtaay Mai Dai Dtaay
Nazionalità : Thailandia
Anno : 2009
Durata : 75'
Regia: Takeaw Ruengratana
Sceneggiatura: Punlop Sinjaroen
Cast: Jason Young, Susie-Susira Angelina Naenna, Titawin Kamjareun, Yodchai Meksuwan
Traduzione : suicide
Revisione : Cignoman
Versione : XTM
Trama : Il film ha per protagonista Dao, una fotoreporter specializzata in crimini violenti, la quale ha a che fare con una serie di eventi all’apparenza inspiegabili. Diverse persone, a seguito di gravi incidenti, ritornano in vita dopo essere decedute. Dao ricerca quindi l’aiuto di Wut, un poliziotto che si fa coinvolgere sempre più dalla vicenda. La ragazza scoprirà a poco a poco, attraverso ricordi e visioni legate al suo passato, che quest’incubo la riguarda da vicino, molto più di quanto lei pensi.
6.66 Death Happen è un discreto thriller-horror, che non fa di certo gridare al miracolo, ma possiede una buona fotografia (che varia dai colori freddi, notturni ed asettici del presente, ai colori caldi, virati verso il giallo -come vecchie fotografie- dei ricordi di Dao); alcuni effetti risultano discreti e la trama, seppur non troppo originale, tiene desta l’attenzione dello spettatore. Il tema della morte, che qui riveste un “ruolo” centrale, accompagna i protagonisti per l’intera durata della pellicola, creando un’atmosfera piuttosto opprimente e sinistra, che ben si adatta ad un thriller-horror. Non aspettatevi un film dai continui colpi di scena, o potreste rimanere delusi: sono presenti momenti di tensione, ma anche parti dialogate e "riflessive", che aiutano ad addentrarsi nella storia e a comprendere dei particolari relativi al passato di Dao e della sua famiglia. Nonostante la breve durata (soltanto 1 ora e 15 minuti), il regista riesce a confezionare un prodotto piuttosto solido, senza eccedere in fastidiosi effetti in stile videoclip, ma dosando i tempi e facendo crescere man mano la tensione, così da far aumentare l’interesse dello spettatore. Il cast è nella norma, non ci sono attori che spiccano, ma nemmeno recitazioni disastrose (la protagonista, seppure non troppo espressiva, se la cava sufficientemente). Sicuramente il regista riesce nello scopo che si era prefissato, ossia quello di intrattenere il pubblico (ne è la prova il grande successo ottenuto nelle sale la scorsa estate, in Thailandia). Death Happen scorre piacevolmente, non annoia mai (la breve durata aiuta, in questo caso) e, pur non eccellendo nel panorama thriller-horror orientale, risulta un prodotto onesto e "divertente". In definitiva, consiglio questo film a chi apprezza i thriller venati di horror e non ha pretese eccessive nei confronti di questi film, ideali specialmente nelle calde nottate estive.
Ringrazio Cignoman per i consigli e per la revisione dei subbi!
BUONA VISIONE A TUTTI!!!
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Messaggio modificato da fabiojappo il 03 November 2014 - 04:20 PM