fonte: nipponcinema
Il regista Yoichi Higashi (The River with No Bridge, Village of Dreams) torna alla regia per adattare la vicenda tratta dal romanzo autobiografico "Yoi ga Sametara, Uchi ni Kaero" ("When I sober up, I’ll go home") del giornalista Yutaka Kamoshida.
L'ultimo film diretto da Higashi è stato "The Wind Crying" nel 2004. Anche se è diventato regista nel 1962, i suoi film sono in realtà pochi e rari. Ed ogni volta che ne realizza uno nuovo, riceve spesso premi e ottiene il successo della critica.
Questo particolare progetto è stato uno dei 25 selezionati tra 150 contributi all'ultimo Tokyo Project Gathering, forum di co-produzione. Il TPG è organizzato da più organismi indipendenti interessati a promuovere la co-produzione internazionale di film e creare opportunità per progetti da presentare a potenziali acquirenti.
Il protagonista del film, Yutaka Kamoshida, era ben conosciuto in Giappone, non solo per la sua carriera di giornalista, ma anche per la sua turbolenta relazione con la fumettista Rieko Saibara. L'insolita schietta onestà, l'irriverente umorismo, e la natura autobiografica del suo lavoro hanno fatto della Saibara una figura popolare. Non è la prima volta che si tenta di realizzare un film basato sulla sua vita o sui suoi lavori, ma "When I sober up, I’ll go home" promette di essere il più personale di tutti.
Tadanobu Asano interpreta il ruolo del fotoreporter di guerra Yasuyuki Tsukahara, che ha rischiato la vita viaggiando in tutto il mondo per fotografare varie zone di conflitto. Quando fa ritorno in Giappone, sposa una famosa vignettista di nome Yuki Sonoda (Hiromi Nagasaku) e ben presto la coppia ha due figli. Tuttavia l'alcolismo di Yasuyuki lo spinge a diventare violento verso Yuki e a compiere ripetute azioni deliranti. La coppia finisce per divorziare e Yasuyuki finisce in un ospedale psichiatrico, essendogli impossibile smettere di bere da solo. Consumato nel corpo e nella mente dall'alcool, Yasuyuki sente effettivamente uno strano senso di sollievo in ospedale. Ricoverato nel reparto "Alcolisti" incontra vari altri pazienti e trascorre i suoi giorni in una vita tranquilla.
Anche se le risulta difficile sostenere l'ex marito, Yuki prende alcune pause dalla sua fitta serie di impegni per portargli da mangiare con i figli. Quando Yasuyuki si libera dalla dipendenza, sia mentalmente che fisicamente, si rende conto infine che la sua vera "casa" è con la propria famiglia.
Purtroppo la storia reale ha avuto un finale tragico. Anche se Kamoshida riuscì realmente a liberarsi dai problemi di alcolismo, gli venne successivamente diagnosticato un tumore ai reni. La moglie lo riportò a casa nel 2006, curandosi di lui fino a quando la malattia non ebbe il sopravvento il 20 marzo 2007.
Secondo quanto riferito, la Saibara fornirà personalmente i disegni per il personaggio di Hiromi Nagasaku e avrà anche un piccolo ruolo come paziente in ospedale.
"Yoi ga Sametara, Uchi ni Kaero" uscirà in Giappone il prossimo autunno.