Vai al contenuto

IP.Board Style© Fisana
 

[NEWS] Far East Film Festival 14 (20-28 aprile 2012)


136 risposte a questa discussione

#73 Tanaka

    L'uomo che non ride mai

  • Membro
  • 704 Messaggi:
  • Location:Parma
  • Sesso:

Inviato 24 April 2012 - 01:38 AM

Per la prima volta, in anni di Feff (oggi Fart Event Film Festival), vedo un film delle nove dall'inizio. Ci voleva il richiamo di Teorema e la voglia di scoprire il tesoro nascosto.
Pollen poteva pure restare sottoterra che nessuno ne avrebbe sofferto. Sará un reperto ma il suo linguaggio cinematografico, tra zoommoni e tempi è oggi improponibile. C'è, però, una frase storica che voglio citare e tramandare ai posteri: "Tutti i giovani sognano un bulldozer che possa estirpare i loro sentimenti".
Non ho dormito perchè fresco di colazione.

Purtroppo cala la notte sul secondo coreano, Iodo, più recente e con un intricata e originale storia che mescola folklore, razionalismo e sciamanesimo. Mi riprendo in tempo per vedere un rituale di accppiamento e fecondazione tra un cadavere dalla virilitá sostenuta con una specie di catetere rigido e la vedova. La scena dell'inserimento del catetere suscita un ohhh di raccapriccio in sala.

Kentut (Scorreggiare) è in odorama e il Teatro Giovanni da Udine è invaso dal caratteristico olezzo che centra in pieno l'evento desiderato.
Non si dorme per il puzzo.

The great magician è tutto il meglio che si può desiderare dal puro intrattenimento. L'unico film recente che gli possa stare al passo è Tintin di Spielberg.
Si può dormire mentre ti diverti e godi?

Song of silence è proprio come recita il titolo. Racconta superbamente senza quasi dialoghi. Un piccolissimo meno per la resa di alcune scene oniriche. Il resto è Cinema. Meno presunzione e molto più ritmo e talento che in Still life.
Il sonno mi ronza lontano.

Torna a singhiozzi nella simpatica commedia "Sukiaki", che sfrutta le ultime esalazioni dell'odorama.

Altra bella giornata di un Feff, fin'ora, di alta qualitá.

Quando avrò a disposizione una tastiera decente, ricordatemi di parlarvi dell'amore ai tempi di Fukushima e del Viaggio nel Festival..

Messaggio modificato da Tanaka il 24 April 2012 - 01:42 AM


#74 Tsui Hark

    洪 天

  • Membro
  • 2178 Messaggi:
  • Location:四川
  • Sesso:

  • I prefer: cinema

Inviato 24 April 2012 - 08:15 AM

A me sembra un FEFF con una migliore programmazione rispetto allo scorso anno.

Film tradotti per AW: Meat Grinder Die a Violent Death Naked Killer Shanghai Blues(con asturianito) August in the Water Mutant Girls Squad Tokyo 1958(con cignoman) Female Yakuza Tale: Inquisition and Torture

L'abilità di chi traduce non sta soltanto nella comprensione di quello che si legge, ma nella capacità di renderlo correttamente in italiano.

La Cina è un paese incredibile, l'idea comune che si ha in occidente dell'Impero Celeste è completamente sbagliata.

星期五:欢迎我来中国!!!


#75 lordevol

    Turbo Pucci Love Suntory revolution®

  • Membro
  • 3629 Messaggi:
  • Location:Heavenly Forest
  • Sesso:

  • I prefer: cinema

Inviato 24 April 2012 - 10:58 PM

Immagine inserita

Fedele al mio ruolo di Buon Gustaio del Clima® del Festival, aspetto con ansia quei 30 gradi, promessi la settimana scorsa, che farebbero tornare sedie a sdraio ed ombrelloni ad allargare la festa in questo parco (per ora smorto) che mi ha, da sempre, lasciato a bocca aperta.
Splendida l'idea e la realizzazione delle gocce di sangue/vernicerossa/salsadipomodoro che colano dal logo li in fondo, così come il mega cartonato del Panda nell'atrio del teatro.

Immagine inserita



Pochi soldi, tante idee.


Visualizza MessaggioTsui Hark, il 24 April 2012 - 08:15 AM, ha scritto:

A me sembra un FEFF con una migliore programmazione rispetto allo scorso anno.

Senza dubbio, almeno per quanto riguarda il divertimento.
Non sono ancora uscito di sala con l'idea di aver perso tempo, se non dopo Rent a cat, ovviamente. Per apprezzare quest'ultimo è necessaria l'ardita, oltre ogni ragionevolezza, sensibilità gentile cantata dai grandi poeti romantici dell'800 che, evidentemente, gli orrendi buzzurri presenti in sala, che ridacchiavano, sfottevano e sbadigliavano crogiolandosi negli effluvi dell'Odorama®, hanno perso

Messaggio modificato da lordevol il 24 April 2012 - 11:05 PM

Immagine inserita


#76 sobek

    雪狐

  • Membro
  • 513 Messaggi:
  • Sesso:

  • I prefer: cinema

Inviato 25 April 2012 - 02:07 AM

La 5 giornata del FEFF ci accoglie ancora sotto un bel diluvio e con la seconda mattinata dedicata al cinema coreano anni 70. Night Journey di Kim Soo-jong (1977) è film che rimesta nel torbido di una coppia di amanti semiclandestini nonchè colleghi di lavoro che sembra non abbiano altro destino che il loro rapporto amoroso ammantato di buio e di segreto, tra desideri repressi, sguardi ammicanti, ambiente pettegolo e perbenista e fugaci incontri quasi al buio. La descrizione della società degli anni 70 piuttosto gretta in Corea è lo sfondo al racconto che però regala come ricordo solo un orologio strappato dal polso e dei deliqui post-orgasmo al limite del patologico.
Il coreano Punch di Lee Han apre le danze pomeridiane e , a conti fatti è forse tra i migliori della giornata: commedia brillante con sottofondo sociale che analizza famiglie disgregate composte da disabili e immigrati, in cui il protagonista è un giovanotto alquanto ribelle che vive col padre ballerino da strada e sotto il controllo quasi vessatorio del suo insegnante che gli abita accanto.Si ride e ci si diverte anche grazie ad una sceneggiatura brillante e ben articolata in cui si incastonano un paio di personaggi che bucano lo schermo ( l'insegnante stesso ed il vicino di casa burbero e mezzo matto); dialoghi serrati che spesso strappano il sorriso e momenti al limite dell'esilarante in un contesto in cui non manca però anche lo sguardo sentimentale.
Se commedia brillante deve essere, Punch ci riesce in pieno.
Il pomeriggio regala probabilmente la più grossa delusione del FEFF finora: The egoist di Hiroki Ryuchi, regista che ben ci aveva abituato, è film di un piattume irritante, storia- guazzabuglio a metà tra il dramma e il gangsteristico che vorrebbe raccontare una redenzione attraverso l'amore ma che finisce invece nel dramma e nella sopraffazione , attraverso un percorso visto e rivisto mille volte che si ingarbuglia su stesso, fatto di liti, di attriti famigliari, di vite sprecate e che alla fine va alla deriva come una barca senza cocchiero. Bocciato in pieno ad ogni livello.
Ancora commedia coreana sul fare della sera: Penny Pinchers passa senza lasciare traccia, con una livrea da commedia giovanilistica che sembra volere analizzare la crisi del mondo del lavoro giovanile, per approdare ben presto però ad un racconto su come sbarcare il lunario, tra truffe, ricordi e sentimenti nascenti; ma la pochezza assoluta del racconto, anche a livello di soggetto, impedisce al film di presentare un anche minimo aspetto interessante ed anzi man mano che si procede il tono scivola nella noia anche quando il protagonista non trova di meglio da fare che scaccolarsi e lasciare il ricordo strusciato sul vetro del finestrino dell'autobus.
It gets better è l'unico film thailandese presente, diretto da Tanwarin Sukkhapisit, promette trasgressione e divertimento ma a parte un inizio in cui un coloratissimo stuolo di trans sembra avere il sopravvento sul film, ben presto la direzione della storia prende strade poco chiare e scarsamente equilibrate: un trans che torna a casa a fare visita al padre che non vede da 20 anni, un giovanotto che torna in Thailandia per gestire il bar dove si esibiscono i trans e che scoprirà alcune verità sulla sua famiglia, un ragazzotto mandato a farsi monaco prima che intraprenda strade poco convenienti a parere della famiglia. Questa tripartizione si alterna fino a convergere in un finale che vuole essere un invito alla tolleranza sui costumi sessuali, ma che di fatto chiude un racconto che avrebbe potuto essere più significativo se solo la regista avesse deciso che strada prendere invece di vagare da atmosfere da drag queen fino a inserti sovrannaturali da Uncle Bonmee.
Il gran finale della mezzanotte è di quelli che ti fanno uscire contento dalla sala anche se sono le due (e fa freddo): commedia demenzial-trash HKese The 33D invader di Cash Chin è degna erede di quella commedia tradizionale un po' cialtrona e stralunata che ad Hong Kong ha da sempre trovato terreno fertile. Gli uomini sulla terra stanno diventando sterili, e per salvare la specie viene inviata una aliena che dovrà accoppiarsi con uno dei pochissimi esseri sani rimasti sul pianeta, contrastata da altri alieni cattivi che invece vogliono distruggere le ultime capacità fecondative.
Non ci vuole molto ad immaginare la resa di un soggetto simile: demenzialità sparata a ritmi folli, scene francamente trash, porno softcore con abbondanza di nudità, membri maschili dapprima annodati e poi trasformati in cactus, eiaculazioni come fontane, dialoghi sparati alla velocità del suono con citazioni a bizzeffe; un film insomma pirotecnico, dal ritmo che non consente calate di palpebre , con conseguente entusiastica partecipazione della platea , a conferma della straordinaria partecipazione "popolare" di questo festival.
Ce ne andiamo a dormire felici e contenti: la commedia HKese è viva e vegeta!

#77 Tanaka

    L'uomo che non ride mai

  • Membro
  • 704 Messaggi:
  • Location:Parma
  • Sesso:

Inviato 25 April 2012 - 02:39 AM

Sicuramente la giornata più inspida del Feff, finora.
Night journey ci ricorda che negli anni '70 chi la dava prima del matrimonio restava zitella.
Ma perchè rischiarare l'oscura decade?
C'è mancato poco dormissi nonostante mi fossi appena svegliato.

Punch: sottoproletari, migranti e disabili in un bel volemose bene patinato e con troppo miele. Ottima sceneggiatura.
Niente sonno, il professore drop out è troppo divertente.

The egoists: inutile e talmente giá visto che mi sforzo per dormire. 30 minuti. Mi sveglio ed è ancora uguale. Esco.

Penny pinchers: stessi elementi di Punch ma la storia non decolla mai e si spegne senza avere mai davvero interessato.
Non ho dormito perchè giá dato prima.

It gets better: unico film thai di quest'anno ad opera di una regista drag queen, visivamente una Divine dagli occhi a mandorla. Purtroppo le somoglianze si arrestano qui. Il film non ha niente o poco di trasgressivo e Morfeo chiama. 25 minuti. Mi sveglio per il finale strappalacrime e buonista. Anche i travestiti hanno un cuore.

A riscattare la giornata l'esilarante soft core di HK, The 33D invader. Si inizia con una bella doccia stile Edwige Fenech che fa allontanare le signore più agè. E poi via con schizzi di sperma sulla faccia del professore indiano che spiega il kamasutra, lo stupro col fallo cactus (con spine e rametti), nodi al pene, titillamenti elettrici. Buon ritmo, sax nelle scene di nudo, effetti speciali. Pubblico nerd rumoroso e coinvolto. In molti hanno dato il massimo punteggio.

#78 Tsui Hark

    洪 天

  • Membro
  • 2178 Messaggi:
  • Location:四川
  • Sesso:

  • I prefer: cinema

Inviato 25 April 2012 - 08:05 AM

Visualizza Messaggiosobek, il 25 April 2012 - 02:07 AM, ha scritto:

Il gran finale della mezzanotte è di quelli che ti fanno uscire contento dalla sala anche se sono le due (e fa freddo): commedia demenzial-trash HKese The 33D invader di Cash Chin è degna erede di quella commedia tradizionale un po' cialtrona e stralunata che ad Hong Kong ha da sempre trovato terreno fertile. Gli uomini sulla terra stanno diventando sterili, e per salvare la specie viene inviata una aliena che dovrà accoppiarsi con uno dei pochissimi esseri sani rimasti sul pianeta, contrastata da altri alieni cattivi che invece vogliono distruggere le ultime capacità fecondative.
Non ci vuole molto ad immaginare la resa di un soggetto simile: demenzialità sparata a ritmi folli, scene francamente trash, porno softcore con abbondanza di nudità, membri maschili dapprima annodati e poi trasformati in cactus, eiaculazioni come fontane, dialoghi sparati alla velocità del suono con citazioni a bizzeffe; un film insomma pirotecnico, dal ritmo che non consente calate di palpebre , con conseguente entusiastica partecipazione della platea , a conferma della straordinaria partecipazione "popolare" di questo festival.
Ce ne andiamo a dormire felici e contenti: la commedia HKese è viva e vegeta!

Visualizza MessaggioTanaka, il 25 April 2012 - 02:39 AM, ha scritto:

A riscattare la giornata l'esilarante soft core di HK, The 33D invader. Si inizia con una bella doccia stile Edwige Fenech che fa allontanare le signore più agè. E poi via con schizzi di sperma sulla faccia del professore indiano che spiega il kamasutra, lo stupro col fallo cactus (con spine e rametti), nodi al pene, titillamenti elettrici. Buon ritmo, sax nelle scene di nudo, effetti speciali. Pubblico nerd rumoroso e coinvolto. In molti hanno dato il massimo punteggio.
Lo devo (e non voglio) vedere assolutamente :em66:

Film tradotti per AW: Meat Grinder Die a Violent Death Naked Killer Shanghai Blues(con asturianito) August in the Water Mutant Girls Squad Tokyo 1958(con cignoman) Female Yakuza Tale: Inquisition and Torture

L'abilità di chi traduce non sta soltanto nella comprensione di quello che si legge, ma nella capacità di renderlo correttamente in italiano.

La Cina è un paese incredibile, l'idea comune che si ha in occidente dell'Impero Celeste è completamente sbagliata.

星期五:欢迎我来中国!!!


#79 sobek

    雪狐

  • Membro
  • 513 Messaggi:
  • Sesso:

  • I prefer: cinema

Inviato 26 April 2012 - 12:18 AM

Per la festività del 25 aprile il Feff rinuncia al matineè-becchino del cinema coreano.
A kick from heaven dell'indonesiano Hanung Bramantyo è una commedia con sfondo calcistico ambientata in una Indonesia brulla e bellissima, dai paesaggi che ammaliano, tra villaggi poggiati su aridi altopiani; l'inizio che svela questo volto del paese è culturalmente e antropologicamente molto bello e alla fine risulta l'aspetto più interessante di un film in cui un ragazzino talentuoso calcisticamente vede aprire e chiudersi più volte la strada verso il successo tra polverosi ed improbabili campetti di villaggio e il miraggio della grande squadra di città. Resta del film la amletica alternativa tra calcio ed amore su cui si poggia tutto il nocciolo duro e una figura paterna cui basta un cavallo regalato per far crollare la sua granitica avversione verso la passione calcistica del figlio ed un allenatore della squadretta locale che sembra lo spettro di Gheddafi traslato sul grande schermo. Lavoro che magari non annoia, ma che alla fine dice poco e nulla e che soprattutto non fa niente per deviare da una strada che dopo 20 minuti era già inevitabilmente tracciata.
Segue, ed è una re-visione, Love del taiwanese Doze Niu, classica commedia romantica pluripartita con storie che si intrecciano e si rincorrono in cui al centro c'è l'amore del titolo, in tutte le sue forme (parentali, cameratesche e ovviamente canoniche); rivederlo mi ha lasciato forse una impressione migliore, perchè comunque il film è ben diretto, tecnicamente impeccabile e ben recitato e conferma la solidità del filone taiwanese che in questo FEFF , all'insegna del romanticismo curato, ci sta benissimo.
Finalmente nel pomeriggio un po' di sozzume con Songlap del malesyano, presente in sala,Effendee Mazlan: film duro, tragico e drammatico al punto giusto, forse un po' rozzo nella sua resa ma che non teme di affrontare un argomento drammatico e doloroso quale quello del traffico di neonati e dell'avvio alla prostituzione delle giovani ragazze madre. I protagonisti sono due fratelli che fanno parte di questa organizzazione che però nella melma putrida che li circonda, all'ombra delle Torri Petronas di Kuala Lampur, hanno ancora in fondo all'animo un briciolo di umanità e di coraggio. Le ambientazioni sono molto credibili e bene rendono il degrado sociale e morale in fondo al quale però resiste un piccolo spiraglio di luce. A mio avviso un grande film anche se con qualche difetto soprattutto tecnico.
I cartelli all'entrata annunciavano il tutto esaurito per il film cinese One mile above di Du Jiayi e tanta attesa è stata premiata: è un film bellissimo, coinvolgente, diretto in maniera magistrale che sa dare una cornice grandiosa ad un paesaggio che regala immagini che stordiscono. E' il racconto del viaggio in bicicletta che un giovane intraprende dallo Yunnan fino a Lhasa per rendere omaggio al fratello morto che tale avventura aveva programmato: tra salite e discese che lasciano senza fiato , incontri, incidenti, animali fantastici che su quelle montagne albergano da millenni nella fantasia e nella mitologia popolare, il ragazzo che proviene da Taiwan oltre a scoprire i limiti del sui fisico apre gli occhi sulla grandezza degli spazi sconfinati.
Sicuramente tra i film più belli visti a conferma, e lo dicono anche gli abituali compagni di merenda, che la cinematografia cinese sta diventando garanzia di qualità, sempre e comunque.
Il giapponese The woodsman and the rain di Ohita Sihuichi strategicamente piazzato in prima serata è lavoro che parte bene, anche perchè sostenuto dalla presenza di Koji Yakusho, attore simbolo di Kiyoshi Kurosawa, che interpreta un taglialegna che viene coinvolto nella lavorazione di un film sugli zombi girato nei boschi dove è solito lavorare. Nasce uno strano rapporto tra l'uomo poco loquace e il giovane regista del film, personaggio taciturno ed introverso, spesso quasi estraniato dal mondo, qualche momento divertente che nasce dal ruolo che il boscaiolo intraprende nella crew della produzione strappa il sorriso, ma poi dopo un po' il film inizia a ristagnare e anche quello di buono che c'è inizia a stancare. La riflessione sul cinema e sui rapporti interpersonali regge finchè il ritmo non cala ed il film si impantana nel fango dei prati dove si svolgono le riprese.
Ultimo film della serata il coreano My secret partner di Park Hun-soo, commedia che vorrebbe essere brillante a forte impatto erotico ma che non è niente delle due: una storia messa in piedi alla carlona in cui due coppie di amanti trovano solo nel sesso l'equilibrio sempre pronto a spezzarsi nella loro relazione quotidiana spesso conflittuale e sono proprio le scene di sesso soft la cosa migliore di tutto il film (ed è tutto dire...); dopo più di un ora di chiacchiere insulse , di amplessi arditi, di tette svolazzanti e di culi (maschili e femminili) generosamente ostentati, lascio la compagnia per il più comodo e confortevole letto, anche perchè domani alle 9 riprende l'opera di disseppellimento del cinema coreano con , udite udite, il primo dei due lavori presenti di Im Kwon Taek e non è possibile, per nessuna ragione, perderlo.

...continua.

Messaggio modificato da sobek il 26 April 2012 - 12:21 AM


#80 Tanaka

    L'uomo che non ride mai

  • Membro
  • 704 Messaggi:
  • Location:Parma
  • Sesso:

Inviato 26 April 2012 - 12:47 AM

Il sonnometro, oggi, ha subito una battuta d'arresto. Ecco i perchè.

A kick from heaven: si tratta della storiellina di una giovane promessa del calcio e dei suoi guai ma.. è ambientata in uno sperduto e meraviglioso villaggio indonesiano, dove possedere il cavallo è simbolo di successo, dove la pareti delle case sono di fibre intrecciate, dove i figli onorano i genitori e gli anziani. Una sorta di paradiso perduto in un paesaggio e contesto etnico da fiaba. Ci andrò a vivere.

Love: perfetta e divertente commedia di Taiwan, ritmi e attori giusti, confezione di lusso. Ben sopra la media delle omologhe americane.

Songlap: storiaccia malese sulla tratta dei neonati ben inserita nel contesto di un sottoproletariato feroce e senza scampo. Narrazione grezza ma efficace.

Kora: il migliore della giornata. Un viaggio in bicicletta, dallo yunnan al tibet, sulle tracce dell'anima del fratello morto all'improvviso alla vigilia proprio di quel viaggio che il protagonista compie in sua vece. Un monumento alla natura, alla tenacia e al Cinema. Se nessun distributore se lo piglia la fine del mondo è vicina.

Sarebbe stato il giorno migliore del Feff se due insulse commediole non l'avessero rovinato.

The woodsman and the rain: l'incontro tra un boscaiolo naif e un regista insicuro. Il pubblico ha riso e partecipato e non capisco il perchè. Io avrei dormito ma la piccionaia era troppo scomoda.

My secret partner: pruriginosa e noiosa commedia coreana di due coppie con genitori e figli incrociati. Resistiamo più di sobek perchè attratti dalla cuoca milf, molto più erotica della studentessa con le tette finte (benchè la sua lingua tra le chiappe del professore faccia un certo effetto). Anche la nerdezza, però, ha un limite e usciamo senza vedere un finale che sarà stato sicuramente lieto e buonista.

Messaggio modificato da Tanaka il 26 April 2012 - 12:51 AM


#81 lordevol

    Turbo Pucci Love Suntory revolution®

  • Membro
  • 3629 Messaggi:
  • Location:Heavenly Forest
  • Sesso:

  • I prefer: cinema

Inviato 26 April 2012 - 02:13 PM

Il simpaticissimo regista della sorprendente pellicola malese Songlap, arrivato tutto trafelato e stropicciato direttamente dall'aeroporto, con zainetto e macchina digitale per fotografare la platea dal palco.
Mai visto un sorriso più felice quando sono iniziati gli applausi alla fine del film:


Immagine inserita

Immagine inserita



A completare la miglior giornata del festival (fin'ora), il Vero mercoledì da leoni, viene proiettato l'impeccabile, avventuroso, con fotografia spaventosamente bella, One mile above. La rappresentate della produzione racconta al microfono tutte le avventure - sotto la neve a 5 mila metri di quota - che la stessa troupe, gli attori e lo staff in generale hanno macinato durante la lavorazione del film.


Immagine inserita



Per questo film, collocato sorprendentemente alle 18 quando è sembrato palese fosse l'attrazione principale da prima serata, i biglietti erano già esauriti dalle prime ore della mattina, il Teatro Nuovo era al collasso, a dir poco stracolmo. Questa la spettacolare visuale dall'ultima fila in piccionaia®:


Immagine inserita



Quest'ultimo, assieme a Song of Silence sono a mio avviso le due opere da tener d'occhio per la traduzione qui su asianworld.it, due film bellissimi che, non sembra strano per niente, vengono dalla Cina.

A mio parere non esiste macchina cinematografica migliore di quella cinese ad oggi.


Tutti qui fremono in attesa del week end per via della commedia giovanile Afro Tanaka®,

Immagine inserita




la commedia volgare Vulgaria (con il regista presente in sala durante lo spettacolo di mezzanotte)


Immagine inserita



e il grande finale di sabato con l'ultima fatica dell'inarrestabile filippina Eugene Domingo vietata ai minori di 18, WOMAN IN THE SEPTIC TANK.


Immagine inserita



Palpitazioni al massimo e finger crossed che non siano solo colossale immondizia come potrebbero sembrare ;)

Messaggio modificato da lordevol il 26 April 2012 - 08:38 PM

Immagine inserita






1 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 1 ospiti, 0 utenti anonimi