![Immagine inserita](http://www.spietati.it/public/undertheskn_loc.jpg)
Under the Skin (2013), di Jonathan Glazer
http://farefilm.it/r...h.jY83ZID4.dpuf
L'autore della recensione scrive: "La presenza registica costituisce tutto il peso di ogni sequenza: non v’è un solo momento in cui, attraverso il congelare delle immagini, l’autore non reclami la propria presenza, la propria idea iniziale ed il proprio sperimentare".
Ecco, forse è proprio questo il problema. Un'eccessiva preoccupazione autoriale, che non lascia respirare il film, quasi avesse paura di trasformarlo in un "semplice" film di genere. E così, a mio parere, pur volendo dirigersi dalle parti del lituano Sharunas Bartas di "Lontano da Dio e dagli uomini", per quanto riguarda le atmosfere inquietanti, i silenzi, la narrazione rarefatta, resta invece sospeso in un limbo che è come la sostanza nera che avvolge le prede del film, chiuso in se stesso, incapace di comunicare, come la sua aliena protagonista. Ed è chiaro che si possa vedere in questo una grande coerenza tra poetica e narrazione, ma per me il tutto si è risolto solo in tanta noia e zer ocoinvolgimento. cosa che non mi era successa invece col film di Bartas.
Glazer è un bravissimo regista e creatore di atmosfere, ma per me questo, dopo Birth, è il suo secondo parziale fallimento.
Poi, vabbè, c'è Scarlett Johansson che in alcune scene si vede completamente nuda. E questo per alcuni potrebbe anche azzerare tutta la discussione precedente.
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