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[RECE][SUB] Rhino Season

 foto Kiny0 21 Mar 2013

Immagine inserita


Titolo originale: Fasle Kargadan
Produzione: Iran, Iraq, Kurdistan, Turchia 2012
Lingua: persiano
Genere: Drammatico
Durata: 93'
Regia: Bahman Ghobadi



Il film ha ricevuto i seguenti premi alla 7ª Edizione degli Asian Film Awards:
  • miglior fotografia (Touraj Aslani)
  • migliori effetti speciali (Farbod Khoshtinat)


Trama
Il film si basa sulla storia vera del poeta curdo Sadegh Kamangar che fu arrestato durante la Rivoluzione Islamica in Iran e condannato a trent'anni di prigione. Sadegh e sua moglie Mina furono arrestati durante la rivoluzione e imprigionati. Mina credeva che solo lei sarebbe sopravvissuta e fu rilasciata dopo cinque anni. Anche Sadegh fu rilasciato dopo venticinque anni e partì per la Turchia per incontrare la sua famiglia.
(mymovies.it)



Cast:
Behrouz Vossoughi
Monica Bellucci
Belcim Bilgin
Yilmaz Erdogan
Caner Cindoruk


Commento
Nel maggio del 2009 Bahman Ghobadi, regista iraniano di etnia curda, è scappato dal suo Paese, e dalle persecuzioni a cui da tempo era soggetto a causa delle sue posizioni libertarie, sostenute in aperta polemica col governo di Teheran.

Questo - che viene a distanza di tre anni da I gatti persiani - è il suo primo film girato in esilio, tra l’Iraq e la Turchia. È ispirato alla vicenda di un personaggio reale, la cui identità, per precauzione, è coperta da uno pseudonimo. Sahel Farzan è un giovane poeta, fatto arrestare e rinchiudere dal regime khomenista. La sua storia inizia nel momento in cui, uscendo dal carcere dopo ventisette anni, scopre che alla famiglia era stata comunicata la falsa notizia della sua morte. Sua moglie Mina (Monica Bellucci) si è costruita altrove una nuova vita, non proprio felice, però, se non altro, confortata dalla presenza dei suoi due figli, un ragazzo e una ragazza, che sono gemelli, benché forse non siano nati dallo stesso padre. Nel frattempo un altro uomo ha preso il posto di Sahel, ma in quel rapporto, improntato al possesso, la donna trova soltanto una sicurezza priva di amore.

I tempi del sentimento sono ormai tramontati, cancellati da una separazione traumatica che è passata attraverso la straziante umiliazione della segregazione, della tortura, della privazione di ogni diritto. Per mezzo di un cupo collage di inquadrature furtive, strappate allo squallore e alla solitudine, Ghobadi ricostruisce la tragica parabola di una gioia che, improvvisamente, è stata fatta precipitare nel nulla. Quelle scene ci provengono dalle viscere di una terra martoriata: è l’abisso che si spalanca, nel cammino dell’esistenza, non appena si spegne la luce del sole. A un uomo, in un attimo, è davvero possibile rubare tutto, a cominciare dai tesori dell’anima. Le immagini sono impregnate del secco e gelido minimalismo dei versi del protagonista, scanditi dalle suggestioni di un simbolismo crudele, plasmato nella carne che soffre. Corpi di persone ed animali si contorcono di dolore o di piacere, mentre si mescolano con l’acqua, che è mare, pioggia oppure pianto. Il liquido si sostituisce all’aria per togliere il respiro. Lì dentro si soffoca, e la vista si annebbia. È lo straniamento dell’essere sradicato dalla propria realtà. Gli occhi sono costretti a guardare l’universo come da lontano, attraverso il filtro opaco del ricordo. Alla percezione viva del presente si sostituisce l’algida proiezione di una memoria date alle fiamme, e le cui ceneri si sono ormai raffreddate.

Il suo contenuto sono solo reliquie, messe sotto vetro, ermeticamente chiuse nella loro asettica assenza di emozioni. La fisicità si è spenta, è diventata anonima, come un cadavere irriconoscibile. Sahel, per Mina, non è più nessuno. Il suo volto non è più in grado di accendere il fuoco della passione. Persino la sua pelle ha perso la capacità di trasmettere il brivido dell’intimità condivisa, coltivata di nascosto, custodita gelosamente, al riparo dall’insensibilità del mondo. È una superficie che si offre, inespressiva, come una pagina bianca. Solo un tatuaggio, che vi imprima le parole di una poesia, può ridarle il senso compiuto di un pensiero personale ed autentico, nato da un’ispirazione e intensamente vissuto.

Rhino Season trasforma il vuoto senza rimedio in un'uniforme, acutissima nota di fondo: un suono incessante e spietato, che corrode i tratti individuali delle cose, per consegnarle all’indifferenza che tutto inghiotte, livellando il bene e il male, la ragione e il torto, ogni idea e il suo contrario.
(cinerepublic.filmtv.it)


SOTTOTITOLI

Allega file  Rhino.Season.2012.AsianWorld.zip (9.82K)
Numero di downloads: 68
Traduzione: Handydandy
Revisione: Kiny0







Nota di Kiny0: un grazie immenso a gattamatta che mi ha proposto la revisione dei sub di

questo bellissimo film. Da grande fan di Ghobadi sono davvero contento!



BUONA VISIONE

&

VOTATE LA DISCUSSIONE! :em69:




Altri film di Bahman Ghobadi presenti in archivio:

A Time for Drunken Horses


Marooned in Iraq


entrambi con sottotitoli a cura di Kiny0


Messaggio modificato da Kiny0 il 11 January 2020 - 10:03 PM
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 foto Shimamura 21 Mar 2013

Grazie mille, subs allegati
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 foto JulesJT 21 Mar 2013

Gattamatta m'ha detto che la presenza della Bellucci non deve fuorviare......
Non posso che fidarmi (visti i titoli precedentemente proposti).
THANX again! ;)
Messaggio modificato da JulesJT il 21 March 2013 - 06:55 PM
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 foto gattamatta 22 Mar 2013

Visualizza MessaggioJulesJT, il 21 March 2013 - 06:47 PM, ha scritto:

Gattamatta m'ha detto che la presenza della Bellucci non deve fuorviare......
Non posso che fidarmi (visti i titoli precedentemente proposti).
THANX again! ;)

La sua presenza, aveva incuriosito pure Handydandy, poi mentre traduceva mi diceva che era una presenza "non parlante", perciò a suo giudizio accettabile, anzi più che accettabile!
Il film è tutto una poesia e una fotografia da schianto....consiglio la versione 1.40, non 700.

Nota: la Bellucci deve essere proprio una simpatia del regista, l'ha citata pure in "I Gatti Persiani"!
Messaggio modificato da gattamatta il 22 March 2013 - 01:16 PM
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 foto cuorenucleare 22 Mar 2013

La carriera della Bellucci è sempre più sorprendente. L'impressione è che qui abbia fatto un ottimo lavoro. Verificheremo... :)

Grazie mille!
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