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[RECE][SUB] Silent Souls

 foto Shimamura 07 Feb 2012

Silent Souls


(Ovsyanki)


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Titolo originale: Ovsyanki

Regia: Aleksei Fedorchenko
Paese: Russia
Anno: 2010
Genere: Drammatico
Durata: 78'



I thought that love would last forever: I was wrong
“Funeral Blues”
Wystan Hugh Auden


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Silent Souls.
Ci interroghiamo spesso sul significato dell'amore. Sul senso che ha, se ne ha...
È difficile capirne/carpirne la portata. I limiti...
Eppure ha un significato così ampio, così moderno, versatile, capace di andare oltre qualsiasi ostacolo, oltre ogni tempo, oltre l'oblio, oltre la morte...
Chissà se è davvero così...
Aleksei Fedorchenko, regista di mockumentary, più o meno noti, si cimenta con la sua prima opera cinematografica proprio affrontando tre temi molto scomodi, l'oblio, la fine e l'amore...
Ovsyanki racconta di antichi riti oramai quasi scomparsi, e di un popolo e delle sue tradizioni: i Merja (o Merya). Popolazione di origine finnica, i Merja in teoria sarebbero oramai estinti da oltre un millennio, ma le loro tradizioni tuttavia continuano a resistere in alcune zone della Russia, come nella provincia di Kostroma, dove gli abitanti usano ancora chiamarsi con antichi nomi e perseverare in antichi riti...
E quale avvenimento della vita, più della morte, si presta a rituali ancestrali?
Novello Imamura (ma molto lontano, eppure vicino, al grande giapponese), Fedorchenko racconta di due uomini che affrontano un viaggio alla ricerca delle proprie radici culturali, con lo scopo primario di dare sepoltura, secondo le tradizioni Merja alla moglie di uno di loro.


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Legati dal destino e dall'aver amato la stessa donna, Aist e Miron si ritroveranno così ad affrontare i propri fantasmi e ricordi, le proprie mancanze e i propri rimpianti, durante un percorso che li porterà ad interrogarsi sul significato dei legami umani e della vita stessa... sul significato delle tradizioni antiche di un popolo destinato all'oblio, e sull'amore, che parla in tante lingue, ma mai in quella dell'innamorato...
E in questo viaggio a ritroso del tempo, in cerca di risposte, scopriranno che è impossibile combattere contro l'avanzare della civiltà moderna e del tempo. Scopriranno che le regole dell'amore sono quelle non scritte, che il passato deve essere affrontato e non fuggito...
Parabola ancestrale, atto di amore verso una Cultura antica, dichiarazione di fede in codice, Ovsyanki è un film bellissimo, magico, dotato di un fascino unico...
È un film fatto di immagini, di dialoghi interiori, dove i protagonisti dall'inizio alla fine del film si scambieranno sì e no una ventina di battute. E tuttavia va bene così, perché come ci ricorda il titolo internazionale del film (quello originale richiama invece gli uccelli che accompagneranno i nostri “eroi” nel loro viaggio), vero protagonista del film è il silenzio, quello dell'anima, ma anche quello che aleggia nelle sterminate lande nordiche della Russia, che Fedorchenko mostra in maniera sublime, ora con la telecamera immobile, sul sedile posteriore dell'auto, ora con la camera a braccio, come nella magnifica scena della pira funebre...
In un finale che sa di redenzione e di punizione allo stesso tempo Fedorchenko sembra volerci dire che alla fine niente resterà per sempre, e tuttavia ci lascia un'ultima dichiarazione di fede... Perché se Auden considera la morte la fine dell'amore, la fine di tutto “[...] For nothing now can ever come to any good”, per Aleksei Fedorchenko essa ne è solo una fase, perché “Solo l'amore è eterno...


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Note di traduzione.
Ovsyanki è un film con poche battute, e tuttavia la traduzione non è stata semplice. Numerosi i richiami alla natura, ai riti e alla cultura merja. Troverete in esso molti richiami a piante ed animali. Laddove il senso si perdeva con la traduzione ho inserito nel film delle note.
Vi sono numerose poesie in rima, ma chi scrive ha preferito dare il senso del discorso, piuttosto che un “suono” più aulico.
I protagonisti non sono amici. Sono legati da un rapporto di fiducia per lo più professionale, e dal legame che li unisce a Tanya... Pertanto ho preferito usare la terza persona, mantenendo una certa formalità, lasciando invece la prima persona nel dialogo interiore.
Potrebbe sembrare una scelta incoerente ed opinabile, ma credo sia quella più fedele alla realtà, e mi assumo la responsabilità di essa.


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Note sulla versione.
Esistono due versioni dei sottotitoli del film, con una notevole differenza di timing. Quella di cui avete bisogno e la BD mkv, che include già i sottotitoli in lingua inglese, francese, spagnola e portoghese.


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See ya soon!


SOTTOTITOLI

Allega file  Ovsyanki.(Silent Souls).V2.AsianWorld.zip (11.23K)
Numero di downloads: 138


Messaggio modificato da JulesJT il 20 December 2014 - 05:58 PM
Motivo della modifica: : Riordino RECE
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 foto bowman 07 Feb 2012

Splendido film! Grazie Shima, lo rivedrò volentieri con i tuoi sub... :em69:
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 foto Asaka 07 Feb 2012

Grazie Shima :em41:
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 foto paolone_fr 07 Feb 2012

è bellissimo.
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 foto François Truffaut 08 Feb 2012

Un film magnifico. Grazie, Shima!
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 foto Shimamura 08 Feb 2012

Grazie a tutti, lo avevo in cantiere da un po', ma non so perché ero convinto che sarebbe uscito in Italia...
Alla fine mi sono scocciato di aspettare e l'ho pubblicato.
La rece l'ho scritta di getto :em83: e via su Aw! Non era possibile che un film del genere vi mancasse!
Messaggio modificato da Shimamura81 il 08 February 2012 - 04:18 PM
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 foto polpa 08 Feb 2012

Hai fatto benissimo! Mi ispira un sacco, specie dopo tutti questi commenti entusiasti, lo vedrò senz'altro coi tuoi sub.
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 foto Shimamura 08 Feb 2012

polpa, il 08 February 2012 - 04:27 PM, ha scritto:

Hai fatto benissimo! Mi ispira un sacco, specie dopo tutti questi commenti entusiasti, lo vedrò senz'altro coi tuoi sub.

:em41:
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