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[BOOK] Che libri ASIATICI leggete ultimame...

 foto Blindevil 12 Feb 2015

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Il maestro della notte, di Bai Xianyong. Nel Parco di Taibei esiste un vero e proprio mondo a parte, ritrovo di giovani emarginati che per povertà o attitudine scelgono la strada da "ragazzi di vita", concedendosi a uomini ricchi e facoltosi. Tra di loro vi sono Aqing, cacciato di casa dal padre e ancora scosso dalla recente morte del fratello minore; Xiaou, svelto e ribelle che sogna di andare a Tokyo per conoscere il genitore mai conosciuto; Wu Min, appena reduce da un tentativo di suicidio; il Sorcio, un impertinente ladruncolo vittima delle violenze del fratello maggiore. Sotto la guida del rispettato Yang (di mezz'età), conosciuto come il Maestro, questo gruppo di giovani potrà contare solo sulla propria amicizia in un mondo duro e ricco di insidie. Censurato a lungo dal regime comunista, Il maestro della notte (scritto negli anni '80 e ambientato nel decennio precedente) è un romanzo che pur scandagliando un tema difficile e controverso non scade mai nello scabroso ma anzi si intinge di un'avvolgente tenerezza in questo percorso di formazione di un gruppo di ragazzi perduti in quel di Taiwan. Personaggi memorabili a cui si finisce per affezionarsi e un lirismo narrativo che emerge sontuoso in più passaggi fanno dimenticare il non completo sviluppo di alcune sottotrame interessanti (il primis il rapporto figli - genitori) e mettono in risalto le contraddizioni e i lati nascosti di una società.
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 foto ggrfortitudo 24 Jun 2017

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"Mi ha fatto pensare spesso a quel cavallo rimasto senza pelle, senza criniera, senza occhi, che tanti sopravvissuti giurano di aver visto per le strade sconvolte di Hiroshima nei primi giorni dopo la catastrofe. Con la lunga testa incrostata di sangue si avventava contro i pochi muri rimasti ancora in piedi, ma inciampava a ogni passo, vagava per la città con uno scalpitio irregolare, ora sollevando le froge frementi, ora con passo da funerale, in cerca di una stalla che non avrebbe mai più ritrovato."
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 foto ggrfortitudo 05 Oct 2017

Il premio Nobel per la Letteratura 2017 a Kazuo Ishiguro

Lo scrittore britannico, nato a Nagasaki e in Gran Bretagna da quando aveva 5 anni, nel 1989 aveva vinto il Booker Prize proprio con "Quel che resta del giorno". Appassionato di cinema, sceneggiatore oltre che scrittore, il neo Nobel si sente più romanziere



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Messaggio modificato da ggrfortitudo il 05 October 2017 - 01:21 PM
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 foto cactus92 24 Oct 2017

Alcuni giorni fà ho dato un occhiata al post dedicato allo scrittore Mishima Yukio presente su questa sezione. Sono rimasto subito colpito da questo personaggio, anche se le impressioni che ne ho avuto furono tanto confuse che non so se sia possibile classificarle come "buone" o "brutte". Alla fine, però, mi resi conto che in me si era inevitabilmente innescato un qualcosa: curiosità. Dovevo leggerlo xD

Al momento ho preso neve di primavera, dovrebbe arrivare tra giovedì e venerdì. Mi chiedo se come inizio sia stata una buona scelta. Voi cosa ne pensate? Cosa mi avreste consigliato in alternativa?
Messaggio modificato da cactus92 il 24 October 2017 - 11:47 AM
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 foto Arms 25 Oct 2017

cactus92, il 24 October 2017 - 11:46 AM, ha scritto:

Alcuni giorni fà ho dato un occhiata al post dedicato allo scrittore Mishima Yukio presente su questa sezione. Sono rimasto subito colpito da questo personaggio, anche se le impressioni che ne ho avuto furono tanto confuse che non so se sia possibile classificarle come "buone" o "brutte". Alla fine, però, mi resi conto che in me si era inevitabilmente innescato un qualcosa: curiosità. Dovevo leggerlo xD

Al momento ho preso neve di primavera, dovrebbe arrivare tra giovedì e venerdì. Mi chiedo se come inizio sia stata una buona scelta. Voi cosa ne pensate? Cosa mi avreste consigliato in alternativa?

Ciao cactus92. Adoro Yukio Mishima e ho letto molte sue opere, non tutte, ma quasi tutte quelle pubblicate in Italia. Neve di primavera è il primo libro della tetralogia "Il mare della fertilità" che Mishima scrisse nei suoi ultimi anni di vita, i successivi sono Cavalli in fuga, Il tempio dell'alba e Lo specchio degli inganni. Penso che possa essere in ogni caso adatto per cominciare Neve di primavera, ma essendo parte di una tetralogia tematica non so se è il caso di cominciare dagli ultimi libri che ha scritto. Io in genere, se possibile seguo anche una cronologia se mi piace uno scrittore o anche un regista. Per DAvid Lynch ad esempio vedendomi la terza serie di Twin Peaks, o avuto modo di vedere la sua filmografia cominciando dal primo. Mi sono rivisto un'attimo la bibliografia di MIshima, e infatti dopo aver letto il famoso Confessioni di una maschera, libro autobiografico, io scelsi di leggere proprio il suo primo romanzo, La foresta in fiore. Ma essendo dal mio punto di vista la stessa tetralogia di Mishima una sorta di emblema di tutta la sua arte, potrei dirti che potresti anche partire da quella se il fato lì ti ha condotto! Seguire la tetralogia è come seguire tutta l'opera di Mishima. Facendo un percorso cronologico La foresta in fiore, La voce delle onde, Il padiglione d'oro, Il sapore della gloria sono titoli importantissimi. Per me è speciale il libro Stella meravigliosa, capolavoro incompreso secondo me da molti, che in veste di "fantascienza" esprime una visione poetica sublime dell'essere umano. Ma non c'è libro di Mishima che non lasci il segno. Un grande. Posso solo dirti buona lettura! Mi hai fatto venire poi una voglia pazza di rileggere alcuni suoi libri e anche di vedere se hanno pubblicato qualcosa di nuovo qui da noi! :)
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 foto Smamma 01 Jul 2019

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Uno scrittore si trova a indagare su alcune lettere di minaccia ricevute da una donna, la quale ritiene che siano opera di un suo antico spasimante; lo scrittore ritiene però che il misterioso autore sia un celebre giallista che da mesi ha fatto perdere le proprie tracce. La vicenda si complica ulteriormente quando viene commesso un delitto…
La belva nell’ombra è un giallo veramente particolare, tutto giocato sulla psicologia dei personaggi e sulla loro capacità di indossare maschere che celano un’identità e poi ancora un’altra, fino a spiazzare il lettore con una soluzione onirica della quale dubita lo stesso protagonista, secondo un topos della letteratura orientale magistralmente svolto. Il caso del misterioso assassino finisce per ossessionare il protagonista, divenuto preda dell’ambiguo fascino della donna, con la quale allaccia una torbida relazione che tinge il racconto di raffinata morbosità.
Una lettura di notevole modernità, specialmente per un romanzo che ha più di novant’anni, consigliata agli amanti del genere e a chi fosse interessato ad approfondire la conoscenza della letteratura nipponica. Ranpo Edogawa è uno scrittore quasi sconosciuto in Italia, ma è famosissimo in patria e già Ellery Queen ne aveva tessuto, meritatamente, le lodi.
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 foto JulesJT 25 Jul 2019

Smamma, il 01 July 2019 - 07:34 AM, ha scritto:

Una lettura di notevole modernità, specialmente per un romanzo che ha più di novant’anni (...)

Interessante.
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