Vai al contenuto

IP.Board Style© Fisana
 

* * * - - 2 Voti

[RECE][SUB] Sommersturm

Traduzione di Giampiero D'Agostino, revisione di Dan

2 risposte a questa discussione

#1 Dan

    It’s Suntory Time!

  • Membro
  • 5342 Messaggi:
  • Sesso:

  • I prefer: cinema

Inviato 29 April 2007 - 02:54 PM

SOMMERSTURM




Immagine inserita



SOTTOTITOLI
Allega file  Sommersturm.rar   24.17K   331 Numero di downloads


Versione: "Sommersturm german" (699.85)



REGIA: Marco Kreuzpaintner
CAST: Robert Stadlober, Kostjia Ullmann, Alicjia Bachleda-Curus
SCENEGGIATURA: Marco Kreuzpaintner, Thomas Bahmann
OST: Niki reiser, Matthew Caws
FOTOGRAFIA: Daniel Gottschalk
ANNO: 2004
DURATA: 98
COLORE



RECENSIONE:

Il freschissimo film – nel vero senso della parola – del giovane Marco Kreutzpaintner guarda al futuro con ottimistica ironia, ammantata di un'innocente aura di leggerezza, maliziosa ai limiti del buon gusto e perfettamente sintonizzata sui gusti televisivi di un pubblico sempre più innamorato dei travagliati amori dell'adolescenza, della vergine bellezza della pelle bagnata che riluce sul bagnasciuga sotto un sole estivo, sempre pronto a lasciare il posto a un acquazzone che liberi malinconie sopite, e latenti – neanche troppo – nell'occhio del travolgente ciclone di passioni amorose che proliferano sotto le trasparenti tende del campeggio.
Sommersturm è proprio una storia estiva, che affonda le radici nell'habitat linguistico del cinema tedesco contemporaneo, così compiaciuto nella riscoperta di stilemi classicheggianti, come l'uso del flou, cioè di uno sfondo sfocato che fa risaltare il volto dell'attore in primo piano. Un linguaggio struggente, brillante, emotivamente coinvolgente, basato su un virtuosistico minimalismo nella recitazione, pomposa melodrammaticità e carica retorica dei gesti e delle immagini, sempre piuttosto evocative. Emerge, in effetti, grande cura per la scelta dei luoghi, per le musiche e per l'audio, di qualità alta, per la costruzione dell'inquadratura, che si avvale di una cornice naturale di un'invitante maestà anche per lo spettatore meno idrofilo. Campeggio libero sulle sponde del lago, con tutti gli aitanti ragazzetti delle squadre del campionato juniores di canottaggio ivi riunite che si contendono l'ormai classica coppa. L'ambiente ideale per far sbocciare i primi amori. I primi baci.
Il film, lungi dall'eludere toni da soap-opera low budget, attraverso una costante ironica leggerezza riesce a non irritare con assurde pretese di verosimiglianza. Aitanti quindicenni della squadra omosessuale che equivocamente affettano i cetrioli ben disposti nella zuppiera, secchiate d'acqua in palestra, masturbazioni di gruppo, dolce complicità degli anni dell'innocenza. La squadra di adolescenti berlinesi sfigate che accompagna con canzoni di chiesa le gagliarde nuotate della combriccola di eccitatissimi gay. L'intreccio fa salire un'ironia leggera su ideali come la sana rivalità sportiva, il seno piccolo, le cerniere lampo assassine. Un allegro pot porri di luoghi comuni accozzati in una grassissima risata situazionale, i cui spunti dialogici più brillanti sono nelle amareggiate parole della dolcissima spasimante dell'ottimo protagonista, Robert Stadlober, nel momento della scoperta della sessualità, direi fatidico per noi "gggiovani".
Il ventottenne regista sembra volerci trasmettere una gran voglia di sentirsi ancora vivi, schifati da ingiustificabili rotoli di ciccia e smagliature, maliziosamente compiaciuti davanti al dolce spettacolo di due efebiche creature nel fiore degli anni, appena sortite dalle acque nel silenzio rotto solo dal lieve frinire delle cicale, e avviluppate nel trasporto di uno spaurito abbraccio. Una lettura tenera e piuttosto esplicita di una questione aperta, lo statuto sociale della popolazione omosessuale. Una questione che scotta nei suoi risvolti più materici, terreni. O dir si voglia, carnali.
A tal proposito, il film si defila con intelligenza da un iperfrequentato moralismo, e si affranca da pretese impegnate o autoriali. Non si rifuggono le mode del momento: camera a spalla che si addentra nelle colluttazioni; uso diffuso del linguaggio televisivo, dal videoclip ai tempi del montaggio, repentini e ben nascosti tra le pieghe del fitto dialogo e degli espressivi primi piani.
Ma in questa dolcissima riviviscenza di un mondo in cui ci ritroviamo immersi con grande nostalgia, e un po' di adolescenziale impaccio, questo e altri trucchetti saranno perdonati al giovane Kreutzpaintner.

(Simone Moraldi)

Un bel film gay themed, si tenessero alla larga gli omofobi cinefili ^^, ben recitato e diretto. Bella anche la OST che alterna pezzi pop a composizioni orchestrate stupende (trovate anche la OST). il mio voto è 7,5. Io l'ho revisionato, mancavo completemente di punteggiatura, accenti non messi, ortografia varia, più a qualche correzione di errori di comprensione gravi =__= roba che "Am I a gay act now" era tradotto con " sono un attore gay" e "what if we could go live up there" tradotto come "sopravviveremo a tutto questo" O_O ne ho correti un po' così, in teoria sarebbe stato meglio revisonarla battuta per battuta ma non mi pare il caso (d'altronde mica stiamo a pettinà le bambole qua). spero comuqnue che quelle piu gravi le abbia corrette. Andate ora :em83: :em83:


Messaggio modificato da JulesJT il 21 December 2014 - 03:19 PM
Riordino RECE


#2 polpa

    It’s Suntory Time!

  • Membro storico
  • 9225 Messaggi:
  • Location:Roma
  • Sesso:

Inviato 29 April 2007 - 10:28 PM

Grazie, Dan, proposta interessanterrima :em41:

#3 Quinton

    Ciakkista

  • Membro
  • 90 Messaggi:
  • Location:Pesaro
  • Sesso:

Inviato 22 August 2008 - 09:34 AM

Una piacevole sorpresa. Affronta un tema delicato come l'omosessualità con grande semplicità ma soffermandosi esaurientemente sulle difficoltà adolescienziale di questo delicato passaggio.





1 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 1 ospiti, 0 utenti anonimi