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[RECE][SUB] Bugmaster

 foto nicolacassa 22 Jan 2009

Bugmaster


蟲師 - Mushishi)


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Titolo Originale: 蟲師 - Mushishi
Genere: Fantasy
Durata: 2h:11’:00”
Riferimento sottotitoli: CHuMo
Produzione: Giappone, 2006
Regia: Katsuhiro Ōtomo
Sceneggiatura: Yuki Urushibara, Sadayuki Murai
Cast:Jô Odagiri (Ginko); Nao Omori (Nijirou); Yû Aoi (Tanyuu); Hideyuki Inada (Yoki); Makiko Esuni (Nui)

Intro. Un giorno ero a casa di amici Giapponesi: uno di loro aveva un DVD di non ricordo quale film (giapponese), e tra gli speciali c'erano i trailer di alcuni film in distribuzione da parte della stessa casa (un pò come fa la Disney nei suoi DVD). Contentissimo ho cominciato a gustarmi i trailer, e tra diverse cose interessanti ne ho visto uno che cominciava dicendo "dal regista di Akira": poi seguivano una serie di immagini tremendamente belle, penso fosse lo stesso trailer che il buon Creep ha postato nell'anteprima. Si insomma, un trailer con le contropalle, e poi alla fine dello stesso due kanji impossibili, 蟲師, che il mio amico si è affrettato a pronunciare come "Mushishi". Ho pensato: "è una bomba, e poi c'è Otomo, è una garanzia"...

Trama. Parlare di trama è difficile, ma ci provo: Un bambino rimane orfano della madre a causa di una frana sul sentiero nel quale camminavano, una donna dai capelli color argento lo soccorre e si prende cura di lui. Un uomo dai capelli color argento si rifugia in un villaggio di montagna durante una tormenta di neve: il suo nome è Ginko, è un Bugmaster, cioè una specie di scienziato/medico che studia i Mushi e cura le patologie che essi causano agli esseri umani: Si perchè al mondo esistono delle entità chiamate Mushi, possono essere di varie forme, per lo più immateriali come fossero spiriti. La padrona della casa in cui Ginko si rifugia chiede i suoi servigi per curare alcuni suoi compaesani che hanno uno strano disturbo alle orecchie. A missione compiuta Ginko torna a casa sua, dove riceve un messaggio dall'assistente di Tanyuu, una giovane bugmaster, che si trova in serie difficoltà. Troverà nella sua strada un compagno di viaggio, che vaga alla ricerca di un arcobaleno sperpente. Qual'è la connessione tra Ginko, la signora dai capelli d'argento (che è anche lei una bugmaster) e il bambino orfano di nome Yoki?

Commento. (Se non volete leggere critiche che per gli animi più sensibili potrebbero suonare come spoiler, non leggete oltre questo punto) Il film "Bugmaster" è un Live Action Movie, cioè non è un film che cammina sulle sue gambe, ma un lungometraggio che cerca di seguire fedelmente alcuni discorsi intrapresi dal manga dal quale è ispirato, scritto da Yuki Urushibara e intitolato 蟲師 (Mushishi). L'adattamento cinematografico è stato curato a quattro mani dallo stesso Urushibara e da Sadayuki Murai, che collaborò con Otomo al progetto "Steamboy", sempre come sceneggiatore. Il film copre gli eventi narrati nei volumetti 2; 7; 9 e 15 del manga.

Dal punto di vista sonoro e visivo, Bugmaster è un prodotto di immensa qualità: gli effetti visivi in computer grafica, principamente riguardanti i Mushi e ciò che provocano, sono assolutamente discreti, come piccole opere di precisione quasi svizzera inserite alla perfezione nel contesto. L'ambiente naturale Giapponese è maestoso, quelle montagne ripide e farcite di vegetazione rigogliosa, accarezzate da languide nuvole d'umidità che si vedono all'inizio ti fanno esclamare "cavoli", che bello!

Ma...c'è un "ma", anzi ce ne sono parecchi: non si può fare un film con un collage di cartoline, nè con location da urlo come il villaggio di Gokayama (patrimonio UNESCO dell'umanità), nè mettendo in bocca agli attori un linguaggio "epicheggiante", nè formando un cast stellare che vede attori di calibro come Odajiri Jo e Aoi Yu. Ci vuole una storia valida, con un inizio ed una fine. Per questo critico aspramente la scelta di fare un live action movie e presentarlo al mondo come "Opera cinematografica", con il sottotitolo "dal creatore di Akira": quando nella presentazione dei film c'è il richiamo a grandi successi, è evidente che c'è qualche mancanza da colmare. Sono pure andati a presentarlo a Venezia nel 2006, Otomo con a seguito Odajiri Jo, Aoi Yu e Omori Nao. Se nelle battute iniziali la storia è bella ed intrigante, con il parallelismo tra la storia di Ginko e quella del bambino, e il mistero di questi esseri chiamati Mushi, la tensione cala vertiginosamente quando il film si trasforma in una specie di "Doctor House" del medioevo fantasy, con la narrazione di micro casi "medici" quasi auto conclusivi che il buon protagonista cerca di risolvere. Sono d'accordo sul fatto che ciò serva ad introdurre il personaggio ed i Mushi, ma allora bisognerebbe radicalmente rivedere tutta la storia e creare una sceneggiatura autoconclusiva, si insomma ci vorrebbero delle idee nuove, non uno spezzatino. La componente action, enfatizzata benissimo nei trailer, con quei ritmi da pellicola d'azione in stile americano, non esiste proprio: i ritmi sono morti, sfasati, il film è lunghissimo con le sue 2 ore e 11 minuti, vi sono spezzoni di storia che rimangono improvvisamente tronchi e situazioni stagnanti. I dialoghi, in stile epico e anticheggiante, non sono pienamente credibili.

In conclusione. Può bastare il nome "Katsuhiro Otomo" per far bello un film? La risposta è "no". Possono bastare attori di qualità eccelsa a fare un film interessante? A meno di non essere fan sfegatati degli attori stessi, la risposta è "no". Penso che un film senza una storia si autodistrugga nel momento stesso in cui viene proiettato. E' un vero peccato perchè le potenzialità tecniche ed artistiche ci sono, la storia ha delle potenzialità enormi, il cast è incredibile, il reparto effetti visivi è all'avanguardia, la colonna sonora è buona...manca solo una cavolo di sceneggiatura!

Un'occasione sprecata, e un nome, quello di Otomo, dannosamente (per lui) inflazionato dal marketing del film.

Note di traduzione. Il file originale era sincronizzato su versioni di qualità scadentissima, ho adattato il tutto alla versione CHuMo che mi sembra la migliore in circolazione; interi spezzoni erano assenti, così con Shiho-chan abbiamo tradotto dal giapponese e inserito le linee mancanti: in alcuni punti alcune linee potrebbero sembrare fuori contesto, ma purtroppo i dialoghi sono scritti in un giapponese antico, di difficile interpretazione anche per gli stessi Giapponesi.




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Messaggio modificato da fabiojappo il 31 January 2015 - 02:15 PM
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 foto Barka77 22 Jan 2009

Grazie mille per i sub, finalmente riesco a vedermelo anche in italiano. :em67:

A me era piaciuto moltissimo l'anime quindi il mio giudizio sul film non è molto attendibile. Concordo sul fatto che avrebbero dovuto creare una storia a parte invece che prendere alcuni episodi dell'anime e (tentare di) legarli tra loro. Un piccolo tentativo di innovazione è stato fatto, dato che, se non ricordo male, nell'anime il personaggio di Nui (interpretato da Makiko Esumi) viene abbastanza trascurato, mentre nel film si raccontano episodi del suo passato che fanno capire alcuni aspetti dell'anime che personalmente non avevo afferrato.
Il ritmo lentissimo, l'atmosfera contemplativa, l'assenza quasi totale di azione sono tutte caratteristiche positive dell'anime, che si è cercato di riproporre nel film ma con risultati alterni, soprattutto nella seconda parte dove a tratti l'impressione è di qualcosa di poco concludente, ricopiato in peggio e forse anche un pò noioso.
L'errore principale è stato quello di pensare di ricopiare il format di singoli episodi di 20 minuti e provare a riproporlo in un film unico di 2 ore e passa. :em67:
Voto al film: 6 (forse sarebbe più giusto un 5,5 ma a me piace il genere :em16: )
Voto all'anime: 8
Messaggio modificato da Barka77 il 22 January 2009 - 10:08 AM
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 foto François Truffaut 22 Jan 2009

Deludente secondo film live di Katsuhiro Ōtomo.
Il regista giapponese gioca con la Storia del suo Paese restituendo una pellicola dal forte
impatto visivo, in bilico tra folklore e fantascienza. Un impasto di finzione e realtà, di leggende
e resoconti storici quasi impossibile da sciogliere tanto è ingarbugliata la matassa narrativa. Il
tentativo di Ōtomo è quello di unire la spettacolarità della fascinazione fantasy ed il ritratto di
un'era (gli eventi narrati si svolgono tra l'epoca Meiji e quella Taisho) sospesa tra la nascente
modernizzazione ed i segni di un passato medioevale ancora presente. Operazione non riuscita, a causa di un immaginario reso inaccessibile da una serie di fantasmagorie criptiche, e di una caratterizzazione dei personaggi troppo frigida ed ermetica.
Un film affascinante scena per scena, ma poco avvincente nel disegno generale. :em67:
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 foto paulus35 23 Jan 2009

Grazie dei sub, nicolacassa! :em41:

Mi associo anche io al coro degli insoddisfatti, da Otomo ci si sarebbe aspettati molto di più... :em16:
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 foto BOKE 23 Jan 2009

Nonostante le critiche proverò a vederlo in nome del rispetto per Otomo :em41:
grazie :em41:
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 foto feder84 08 Feb 2009

Io lo vidi a Venezia...e mi era piaciuto, anche se mi ricordo l'avevo trovato un pò pesantino..a mezzanotte dopo 10 giorni di film!!!

Le scene sono molto belle, la trama non me la ricordo affatto...
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 foto creep 15 Feb 2009

Belli gli effetti speciali, le amosfere, la scena del lago, dei mushi presi con le pinze, ma al di fuori degli anime Otomo è come Oshii, arzigogolato e palloso.
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 foto Momoko 15 Feb 2009

grazie dei sub. il film ce l'ho da un po' ma ovviamente non l'ho ancora visto...
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 foto sonoro 15 Feb 2009

il film in fin dei conti non è malvagio.
bella la fotografia
bella la storia
belli i costumi
belli gli scenari
allora dov'è il problema? il problema è il ritmo. è un film piatto dove succedono tante cose ma vengono presentate senza spessore

peccato
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