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[RECE][SUB] Shutter

 foto c4fen01r 19 Feb 2006

S H U T T E R

ชัตเตอร์ กดติดวิญญาณ

[Promise]

Immagine inserita
Traduzione di c4fen01r

Nazione, anno: Thailandia, 2004
Regia: Banjong Pisanthanakun, Parkpoom Wongpoom
Produzione: Yodphet Sudsawad
Fotografia: Niramon Ross
Montaggio: Manop Boonvipat, Lee Chatametikool
Musiche: Chartchai Pongprapapan
Casting: Panjai Sirisuwan
Cast: Ananda Everingham (Tun), Natthaweeranuch Thongmee (Jane), Achita Sikamana (Natre), Unnop Chanpaibool (Tonn)



TRAMA


Dopo essere rimasti coinvolti in un incidente automobilistico, ed essere scappati senza prestare aiuto alla vittima, il giovane fotografo Tun e la sua ragazza Jane cominciano a scoprire misteriose ombre nelle loro foto. E' l'inizio di un incubo che inghiottirà entrambi, vittime di un passato dal quale non si può assolutamente sfuggire.




COMMENTO


Shutter è stato uno dei più grossi successi al botteghino thailandese del 2004, e non risulta difficile capire il perché. Seppur debitore nei confronti degli stilemi tipici della nuova ondata horror asiatica (Ringu, The Eye e Ju-On su tutti), il film non risulta assolutamente derivativo ed, anzi, riesce ad intrigare e catturare, grazie alle sue atmosfere sinistre e malsane, dall'inequivocabile forza magnetica.
Questo anche perché Shutter arriva a toccare in maniera molto efficace dei temi assolutamente potenti: a parte la sempre disturbante scoperta che gli spiriti dei defunti possono trovarsi ovunque intorno a noi, anche nella nostra amata cameretta mentre siamo intenti a lavorare davanti al monitor del pc (e le inquietanti foto di spettri che compaiono nel film sono reali testimonianze documentate e studiate da esperti), il film fa riflettere sull'idea che non tutti i peccati possano venire assolti. Ed è da qui che ha inizio la lenta ed inesorabile costruzione di quella spirale di terrore che non dà tregua per tutti e 93 minuti della pellicola, in un susseguirsi continuo di colpi di scena che tengono letteralmente incollati davanti allo schermo.
Perché se, da una parte, i balzi sulla sedia durante la visione del film sono in numero tale da soddisfare anche il più scafato tra gli appassionati di horror, allo stesso tempo Shutter è un film che riesce anche a far riflettere (in particolare il pubblico maschile... e chi ha già visto il film saprà a cosa mi riferisco).
Fa un certo effetto sapere che i due registi, i talentuosi Banjong Pisanthanakun e Parkpoom Wongpoom, sono ragazzi poco più che ventenni al loro esordio assoluto: già alla loro prima prova dimostrano di sapersi avvicinare alla materia cinematografica in maniera decisamente smaliziata, e di conoscere più che bene i trucchi del mestiere. Anche gli attori compiono discretamente il loro lavoro, riuscendo a delineare dei personaggi sempre interessanti, e soprattutto credibili. Seppur non eccessivamente carismatico, Ananda Everingham riesce comunque bene nel compito di caratterizzare Tun, un protagonista vigliacco, meschino, ed assolutamente poco amabile, sin dalle prime sequenze.
In definitiva ci troviamo di fronte ad un prodotto estremamente curato, tecnicamente di buon livello, sicuramente una delle migliori produzioni thailandesi degli ultimi anni, che mi sento di consigliare a quanti siano alla ricerca di emozioni forti e brividi di terrore incontrollato. Per chi invece ama particolarmente quella maniera, tutta speciale, con la quale i registi asiatici hanno ormai imparato a deliziarci nel proporre il macabro sul grande schermo, Shutter è un must assoluto da non perdere. Anche alla luce dell'epilogo, assolutamente ben congegnato e che rimane impresso a lungo, a coronamento di una sceneggiatura finalmente ricca, completa, studiata a fondo ed assolutamente non raffazzonata, cosa ormai sempre più rara da trovare in un film horror.



Spero apprezziate il lavoro di traduzione ed adattamento. Si tratta della mia prima volta in assoluto qui su AsianWorld.


BUONA VISIONE!





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Messaggio modificato da fabiojappo il 03 November 2014 - 04:49 PM
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 foto ZETMAN 19 Feb 2006

Mooooolto interessanete.

grazie mille c4fen01r :em87:
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 foto creep 19 Feb 2006

c4fen01r, il Feb 19 2006, 01:03 PM, ha scritto:

un protagonista vigliacco, meschino, ed assolutamente poco amabile, sin dalle prime sequenze.

Verissimo. Credo che la particolarità del film stia tutta in questo punto. Un buon horror che si staglia dalla melma. Lo rivedrò con piacere c4fen01r. Complimenti per la tua prima rece :em87:
Messaggio modificato da creep il 19 February 2006 - 02:58 PM
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 foto polpa 19 Feb 2006

Mi unisco a Creep nei complimenti e nella curiosità ^___^
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 foto Magse 19 Feb 2006

interessante
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 foto gippy 19 Feb 2006

Complimenti!
Recensione davvero intrigante, è un po' che non vedo un horror interessante,
e questo mi intrippa davvero...

Me lo pappo subito!

grazie mille...

:em87:
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 foto nickmattel 19 Feb 2006

grazie c4fen01r, lo vedrò con piacere.
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 foto Sushi 19 Feb 2006

Mi è piaciuto molto questo film :em09:
Consigliatissimo :em12:
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 foto c4fen01r 19 Feb 2006

Ma grazie a voi!

Questo è un film che avevo cominciato a tradurre per me già diverso tempo fa. Quando ho visto che c'era una richiesta specifica proprio per Shutter qui su AsianWorld, non ho fatto altro che riprendere il lavoro esattamente dal punto in cui l'avevo interrotto. Spero di aver fatto cosa gradita a quanti ancora non avessero visto il film, che secondo me si distingue nettamente nel panorama spesso senza idee del nuovo cinema horror asiatico, ed in questo senso merita senz'altro una visione.

Ed ora, terminato questo, mi accingo a cominciare a lavorare su un progetto ben più impegnativo: BARA NO SORETSU (aka 'Funeral Parade of Roses') di Toshio Matsumoto. Ci tengo molto a questa nuova traduzione, in quanto si tratta di uno dei film giapponesi che più amo. Spero la cosa possa interessarvi, e mi farebbe piacere sapere che anche qui su AsianWorld c'è qualche appassionato di cinema giapponese degli anni '60!
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