Fresco fresco di presa visione dell'incantevole "Like You Know It All", ultima fatica del grande regista coreano Hong Sang-Soo, non ho esistato a prendere visione anche alla sua primissima opera, tal "The Day The Pig Fell Into The Well": titolo affascinante, forse insensato, ma a suo modo originale e ispiratore, accompagnato da una locandina che dire criptica è tutto un programma.
Mi aspettavo le migliori cose, insomma, considerando che Hong Sang-Soo, sebbene non sia il mio regista preferito, abbia grandissimo potenziale che ha espresso soprattutto nell'ultimo "Like You" e nel poetico "La Femme Est L'Avenir De L'Homme": grazia visiva per mostrare il realismo fatto di storie esili, con una sottile noia che ipnotizza.
Ma tornando a "The Day The Pig Fell Into The Well" non posso che dire che si tratti di un'agghiacciante delusione. La storia è la solita, tipica del regista coreano e delle sue ossessioni, tra amori negati, riflessioni sessuali, tradimenti, sussurri, incomunicabilità...
tutto, però, è portato ad una ripetitività ossessiva, pedante, retorica...sembra di trovarsi di fronte la stessa storia che si ripete in due ore (tra l'altro lo stesso stralcio di musica con violini -bellissima, tra l'altro- viene messa con ossessione ogni due per tre e troncata sempre nello stesso punto), un piccolo divertissement d'autore fatto di inquadrature stupende, recitazione distante, fotografia appannata. Insomma, due ore di eterno nulla per rallegrare i piccoli intellettuali di provincia.
"The Day" è un calvario di ossessioni portate all'ossessione, prolisso, noiosissimo e al limite del coma. Una caduta di stile di un regista che comunque continua a fare ottimi film, fortunatamente è il debutto. E io, nonostante questo, continuerò ad amare Hong, concedendomi in un futuro molto vicino il promettente "Woman On The Beach"