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[CINEMA] Il regista-autore nel cinema orientale


21 risposte a questa discussione

#10 TheReal O

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Inviato 24 June 2005 - 02:09 PM

Si, il paragone è possibile. Il cinema è nato qui in occidente, questo è evidente. È qui che abbiamo dettato le regole, la dialettica, tutto. Il cinema è un'arte occidentale in tutto e per tutto. Quindi in oriente non possono esimersi dal riconoscerlo. Fin dall'inizio. Intendo dire senza Griffith, Ejsenstein, Melis etc. Kurosawa o Ozu non sarebbero stati nessuno. In fondo per citare la tua citazine di Rossellini, il cinema è cinema. Oriente o occidente, è CINEMA! Oggi le produzione non fanno più questa distinzione, Kitano gira in America (Brother), Tarantino in Cina (kill Bill), Woo in Francia (Once A Thief). Il linguaggio è universale. Le differenze ci sono come possono esserci tra un set ed un altro all'interno di Cinecittà o di Hollywood, ognuno si organizza come vuole, certe cose rimangono invariate altre no. La differenza sta naturalmente nei contenuti, nei modi di raccontare, ma di questo ce ne accorgiamo tutti in modo evidente. Ripeto, le leggi le abbiamo fatte noi occidentali, in oriente si sono "limitati" ad aggiungere e migliorare mettendo in quest'arte la loro "orientalità", ma quest'arte è nostra. Poi come tutte le arti diventa patrimonio mondiale e il resto è storia. Come sai io credo che il miglior cinema al mondo oggi come oggi sia stato ed è quello di HK, ma soltanto in virtù di un evoluzione globale e senza nazioni di quest'arte.
Per quanto riguarda il set, la produzione e il resto appresso, le differenze ci sono, alcune sostanziali altre meno, ma come ho detto non possono essere generalizzate. Non si può fare neanche per quello che riguarda il cinema Occidentale.
Era quello che intendevi o volevi chiedermi altro?

#11 monogatari

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Inviato 24 June 2005 - 03:38 PM

Sì, in parole povere sì, ma ho sempre avuto l'impressione che i registi più "Autori" in oriente, fossero anche quelli più "occidentalizzati". Insomma, che il concetto di autorialità fosse stato esportato in oriente di sana pianta (un pò come dicevi tu) e poi assimilitao giocoforza da alcuni registi (di fatto) poco o per nulla rappresentativi del cinema del loro paese.
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#12 TheReal O

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Inviato 24 June 2005 - 05:03 PM

Non è vero che quei registi a cui ti riferisci sono poco rappresentativi. Il concetto di autore occidentale, una volta accettato, diventa automaticamente universale. Non esiste differenza tra un autore occidentale e uno orientale al livello concettuale. Non è un esportazione, ma un naturale evolversi della dialettica. Le invenzione linguistiche, autoriali o stilistiche perdono il fattore autoctnono e diventano uso comune. Mi spiego, oggi un forte utilizzo di grandangolo (Love & Pop per es.) ha perso il riferimento a Wells (che è stato il primo a farne un mezzo artistico). Un lungo piano sequenza non fa ancora pensare ad Hitchcock, quando vedo una steadycam non mi viene subito in mente Shining e un montaggio alternato non mi farà pensare immediatamente a Griffith. Sono elementi ormai scontanti, che appartengono a tutti. Purtroppo oggi succede che quando si vede un scena d'azione di Yuen Wo Ping tutti pensano a Matrix e non sanno che è un gran bufala perché non si è inventato niente. Ma questo è un altro discorso...

Per quanto riguarda il discorso sui registi rappresentativi o meno del loro paese ti dico che non è un requisito per una qualsiasi autorialità. Intendo dire che non tutti gli autori sono per forza rappresentativi. Come al solito dipende da regista a regista, ma anche da film a film. Ricitando Kitano (così che possono capire tutti), ti dico che Dolls è un film molto molto Giapponese, mentre... Brothers no, ma entrambi rientrano nella categoria di film d'autore (ripeto: completa responsabilità dell'opera nelle mani del regista).
Questo è quanto! Finisco in autoreferenza citando Siwo.
In O veritas :death:

"È tempo di Relax, è tempo di O"

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#13 monogatari

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Inviato 24 June 2005 - 10:21 PM

Capisco, ma non so se sono d'accordo... Devo riflettere...
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#14 polpa

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Inviato 09 July 2005 - 06:19 PM

La Corea e il Giappone traboccano di autori (intesi all'occidentale): basta vedere che scrivono praticamente SEMPRE anche la sceneggiatura: guardiamo in _Italia: non ci sono quasi mai sceneggiature scritte (o scritte solo) dagli stessi registi, ma sempre a 4 o 6 o 8 mani (persino Fellini, Antonioni e compagnia bella!).
In più sono film che in patria vedono in pochi (Kim Ki-duk, il cui successo in patria è recente e sempre circoscritto, ma anche Lee Chang-song, Hong Sang-soo, etc.).
Il Giappone ha sempre avuto una realtà autoriale fortissima, nono stante l'enorme monopolio delle industrie: sin dagli anni Sessanta attori e registi hanno creato le loro piccole case di produzione per fare film indipendenti. Ma che siano dentro o fuori l'industria, oggi esistono registi giapponesi il cui segno è riconoscibile in modo immediato, anche all'interno dei generi.
Invece sul modo di gestione del set e i vari ruoli non so dire con esattezza, ma giudicando dai credits, non mi sembra poi dissimile da quello occidentale.

Per il resto quoto tutto (o qusi) Real O... tranne una cosa: a Bollywood fanno molto più film che a Hollywood: è la prima industria al mondo, solo che è circoscritta al mercato locale e asiatico (che cmq comprende milioni e milioni di spettatori, dato che gli stessi indiani vanno al cinema molto più di noi!!!).

#15 TheReal O

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Inviato 11 July 2005 - 02:54 PM

Non sono così ferrato sul cinama Indiano, infatti come hai letto mi sono mantenuto molto sul generico. Se mi dici che fanno pià film che ad Hollywood, beh rettifico, ache se avevo letto che era seconda da qualche parte.
Mi sento invece di correggerti quando parli dell'autorialità. L'autorialità di un film, almeno nei termini in cui è definita (sempre Troufaut e compagnia bella) non è determita dalla stesura o meno del regista della sceneggiatura stessa, o del montaggio (se così fosse allora Kitano, o Rodriguez, sarebbero più autori di tutti, visto che girano, montano, scrivono, recitano, compongono etc.) ma dal'influenza che il regista riesce ad avere su ognuno di queste fase senza necessariamente essere il fautore. Tarantino non ha mai montato di persona un suo film (ci pensa Sally Menke), ma il montaggio dei suoi film è comunque carattertico ed attribuibile alla sua persona, in fondo è lui che ha scelto il montatore (la montatrice se si può) e supervisionato il lavoro. Lo stesso vale per Fellini, Antonioni da te citati. Non puoi dire che questi siano meno autori di Kurosawa. Come ho detto però le vicende giapponesi sono un tantino complicate, in linea di massima possiamo dire che in oriente per primo il sol levante ha maturato una forte dialettica cinematografica e che oggi tra le cinematografie prese in esame ci sia un omologato equilibrio tra autorialità e industria.

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#16 polpa

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Inviato 11 July 2005 - 03:16 PM

TheReal O, il Jul 11 2005, 02:54 PM, ha scritto:

Non sono così ferrato sul cinama Indiano, infatti come hai letto mi sono mantenuto molto sul generico. Se mi dici che fanno pià film che ad Hollywood, beh rettifico, ache se avevo letto che era seconda da qualche parte.
Mi sento invece di correggerti quando parli dell'autorialità. L'autorialità di un film, almeno nei termini in cui è definita (sempre Troufaut e compagnia bella) non è determita dalla stesura o meno del regista della sceneggiatura stessa, o del montaggio (se così fosse allora Kitano, o Rodriguez, sarebbero più autori di tutti, visto che girano, montano, scrivono, recitano, compongono etc.) ma dal'influenza che il regista riesce ad avere su ognuno di queste fase senza necessariamente essere il fautore. Tarantino non ha mai montato di persona un suo film (ci pensa Sally Menke), ma il montaggio dei suoi film è comunque carattertico ed attribuibile alla sua persona, in fondo è lui che ha scelto il montatore (la montatrice se si può) e supervisionato il lavoro. Lo stesso vale per Fellini, Antonioni da te citati. Non puoi dire che questi siano meno autori di Kurosawa. Come ho detto però le vicende giapponesi sono un tantino complicate, in linea di massima possiamo dire che in oriente per primo il sol levante ha maturato una forte dialettica cinematografica e che oggi tra le cinematografie prese in esame ci sia un omologato equilibrio tra autorialità e industria.

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Lo so bene: infatti non dicevo che autorialità = scrivere le sceneggiature, era solo per dire che cmq già il fatto che in Oriente i registi si scrivono la sceneggiatura è un segno forte di autorialità (non per questo escludevo Fellini & co.,). Insomma, è ovvio che per il resto è giusta la tua di definizione :)

#17 monogatari

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Inviato 13 July 2005 - 07:00 AM

Dopo un pò di riflessione continuo la discussione con qualche spunto che mi sembra avere colto dalle vs. parole. Mi sembra sia opinione diffusa che il concetto di "autorialità" è assolutamente uguale tra oriente ed occidente e che si tratti, per la maggior parte, di registi non proprio amati nel loro paese d'origine.
Non so se questa affermazione mi convice appieno, infatti, fondamentalmente, penso che in oriente il concetto autoriale sia ben più elastico e ben mno rigido che in occidente. Come si fa a non considerare Autori registi come Stephen Chow, John Woo, o Shynia Tsukamoto? eppure non si può certo dire che loro facciano film particolarmente impegnati. Con una nota di polemica vorrei far notare come noi occidentali abbiamo quasi un pregiudizio contro il cinema di genere e soprattutto contro la commedia o il comico. Tanto da avere sviluppato, almeno subliminalmente, l'idea che l'autore deve sempre essere super complesso e impegnato. Cosa che nel cinema d'oriente s'avverte molto meno. Poi, di certo, il fatto che molti registi scrivano anche la sceneggiatura è un fatto molto positivo. Un fattore inequivocabile che indica una certa fertilità d'idee.
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#18 ZETMAN

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Inviato 13 July 2005 - 07:23 AM

E' vero che di solito quando uno pensa al "Cinema d'Autore" va ad immaginare al cinema criptato, di riflessione, silenzioso... in poche parole che ti deve fa pensare. Anche se non è sempre cosi. Gli autori da te citati tipo John Woo o Stephen Chow in occidente vengono nominati non registi d'autore ma registi di genere, ormai quando si sente parlare di John Woo non si parla di un unico suo film, ma il suo nome si porta dietro tutto il suo genere. La stessa cosa si può dire di Stepehn Chow.
Ritorno alle origini. Il vero cinema di Hong Kong.
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