43 risposte a questa discussione

[polpa]

Appena finito di vedere. Non vedevo l'ora di veder morire il protagonista!!! (non è uno spoiler: si vede già all'inizio e il film non è che un lungo flashback). Sa come farsi odiare. Non ho provato nessuna pena, nessuna comprensione per lui. Tifavo per il suo autoannichilimento.
A parte questo (o proprio per questo, proprio per non avermi voluto portare dalla sua parte, proprio per non avermi richiesto alcuna partecipazione emotiva o tendenza all'identificazione) il film è tra i migliori di Miike che ho visto finora. Con una colonna sonora jazz da urlo!
Probabilmente nella mia cinquina per il prossimo AWard.
Ma certo c'è una bella concorrenza...

[Monana]

Altro commento vecchio e stravecchio:

Ecco una voce fuori dal coro ...
Sarà anche il capolavoro di Miike ma non mi ha passato nulla, forse mi ero caricata troppo di aspettative.
L'ho trovato estremamente lento e poco originale.

[kunihiko]

Ogni tanto rispolverare qualche film meno recente fa bene.

Ho riguardato qualche sequenza per ascoltarmi la musica, e alla fine come sempre, l'ho rivisto quasi per intero.

Questo è uno dei migliori remake che a parer mio sia stato realizzato.
Miike traendo ispirazione da un film leggendario come l'originale di Fukasaku, è riuscito a creare atmosfere più consone ai tempi, senza scadere nell'emulazione. Lasciando una sua personalissima impronta, tralasciando però completamente i suoi eccessi, esclusa la parentesi dell'inabissamento di Rikuo nel proprio sangue.

Strepitoso Goro Kishitani
struggente l'accompagnamento musicale di Koji Endo che pervade la pellicola di una tristezza tragica .

P.S Ma le colonne sonore di Koji Endo non si trovano da nessuna parte?

[Mr. Noodles]

kunihiko, il Jul 5 2009, 03:17 PM, ha scritto:

P.S Ma le colonne sonore di Koji Endo non si trovano da nessuna parte?

me lo chiedo anche io...e mi chiedo soprattutto dove posso trovare la canzone che chiude "Visitor Q"

[kunihiko]

Mr. Noodles, il Jul 5 2009, 07:40 PM, ha scritto:

me lo chiedo anche io...e mi chiedo soprattutto dove posso trovare la canzone che chiude "Visitor Q"

Se è solo per una canzone, ti conviene estrapolare il brano con virtual dub e poi ripparlo con un programma apposito

Però il nome della cantante non lo conosco

[battleroyale]

Meravigliosa e lirica litania sull'autodistruzione, cammuffata da film sulla yakuza. Miike scardina un po' le convenzioni del genere senza mai troppo addentrarsi nel suo solito, disarmante estremismo, ma riesce comunque a colpire grazie a geniali trovate e ad esplosioni di violenza sempre ai confini del realismo. Siamo lontani dai fasti completamente grotteschi e surreali di un capolavoro dell'estremo come "Gozu", ma "Graveyard Of Honor" si stabilisce come un film degno di nota, d'alto valore, in grado di colpire.

Nonostante sia un remake (dell'omonimo, celebre film del geniale Kinji Fukasaku, datato 1976), Miike affascina grazie ad una regia mai così ispirata e ad un degno studio dell'immagine che barcolla tra pianosequenza illuminanti e scene con macchina a mano.
"Graveyard Of Honor" è uno di quei rari e felici casi in cui l'opera è talmente girata bene e con coinvolgimento da lasciarci entrare all'interno dell'anima dei personaggi... che non vuol dire "personificazione dell'attore", ma proprio "entrare nei panni di chi vive una cruda vicenda, provandone il dolore e la ricerca di una felicità effimera attraverso la droga". A questo, oltre che la regia di Miike e la sua maestria dietro la camera, hanno senza dubbio contribuito le straordinarie performance degli attori; In particolare parlo di Goro Kishitani, nei panni di Rikuo: freddo, ma anche disperato al punto giusto. Ma parlo anche della straordinaria Narimi Arimori, la moglie sommessa, timida e silenziosa di Rikuo, sull'orlo del collasso nervoso e alla ricerca della beata calma. Il viaggio dei due coniugi ha come destinazione la felicità, ma sono destinati ad un triste, doloroso oblìo diventato sin troppo grande per entrambi.

Poetico, vitale, crudo carillon sulla disperazione.

Meraviglioso l'immenso finale, che come in ogni film di Miike, chiude al meglio una girandola fatta di anime perdute in un mondo impazzito ed epilettico.

[Blindevil]

"Miike dirige il remake di un classico degli Yakuza movie, e realizza un film crudo, violento e disperato, la storia di un uomo senza più anima, il cui unico scopo sembra risiedere nella violenza, che non farà sconti con niente e nessuno. Nichilismo all'ennesima potenza, in questo percorso di rabbia e dolore, droga e cieca vendetta, amore estremo e fedeltà tradite. Strepitoso il protagonista Goro Kishitani, apparentemene "immobile" nel suo fisso sguardo che mostrando il nulla, contiene il tutto. Brutale."

[MisterDiPla]

Ringrazio Matrika per la recensione...

Graveyard of Honor è un film sull'autodistruzione e il nichilismo esistenziale mascherato da yakuza-movie...lo sfondo perfetto (quello della Yakuza) per far esplodere tutta l'anarchia e il talento di Miike.

Paradossalmente è stato proprio questo sfondo (e parlo a titolo personale) ad oscurare il crudo e demoniaco viaggio senza ritorno del protagonista...uno sfondo caricaturale, con splatter ematici smodati (trash puro il sangue versato a secchiate nella scena del suicidio), la finta violenza di scena (pestaggi, corpi contundenti, persone che rimangono in piedi con interi caricatori nel corpo) sin troppo evidente.

Per il resto niente da dire...un film (e parlo sempre a titolo personale) che preso senza sfondo è da capolavoro, ma se lo deve prendere nell'insieme c'è un cozzare di sensazioni positive/negative.