Woman is the future of man - TEXiO
Durante una mattina d'inverno, due amici si incontrano dopo diversi anni. Hun-joon è appena tornato dagli Stati Uniti dove ha studiato cinema, mentre Moon-ho lavora come lettore part time all'università. I due si recano in un ristorante cinese e iniziano a bere e ricordare il passato. Ore di alcol e conversazione fanno riemergere il ricordo di una donna. Una donna con la quale entrambi avevano avuto una storia e che ora gestisce un locale a Puchon. I tre vanno a cena insieme e si ritrovano poi nell’appartamento di lei, a bere fino al mattino. I ricordi del passato continuano, questa volta ai punti di vista dei due uomini si aggiunge quello di lei.
Regia: Hong Sang-soo
Sceneggiatura: Hong Sang-soo
Fotografia: Kim Hyung-ku
Montaggio: Ham Sung-won
Musica: Jung Yong-jin
Produttore: Hanna Lee, per Produzione unikorea, Miracin Korea, MK2
Corea del Sud, 2004, col, 88'
Interpreti: Yoo Ji-tae, Kim Tae-woo, Sung Hyun-ah
Tra tutti gli autori puri coreani, Hong Sang-soo è tra quelli su cui il cinema europeo ha esercitato la maggiore influenza. (…) è lo spirito del miglior Eric Rohmer (chiara l’ispirazione ai suoi racconti morali) a guidare Hong in questo interessante racconto di due amici che si ritrovano dopo diversi anni. (…) Un tocco da Rohmer è presente nei dialoghi, ma anche nella costruzione delle inquadrature, quasi sempre fisse, come a voler giustapporre tanti piccoli quadretti, e in uno stile asciutto e misurato, tranquillo nel ritmo, implacabile nella definizione delle psicologie. Lo spunto iniziale si sviluppa come se le azioni di un personaggio dessero un senso, non sempre consequenziale ai comportamenti degli altri.
Perfezionando una tecnica di narrazione che film dopo film si fa sempre più matura, Hong cerca di capire col giusto distacco cosa resta dell’amicizia dopo anni di lontananza, raccogliendo i cocci di due personalità sempre in bilico tra ipocrisia e semplice squallore.
(...) In Woman Is the Future of Man si incontra un bell’equilibrio tra forma e sostanza, entrambi forti di zone d’ombra che arricchiscono la visione di dubbi ed interrogativi. Cosa vorrebbe realmente Sun-hwa? Da dove viene la meschinità dei due uomini? Se i piani della narrazione fluiscono l’uno dentro l’altro con una precisione e una scorrevolezza invidiabile, lo stile si è affinato dai tempi della rivelazione di The Day a Pig Fell into the Well, il suo esordio girato con mezzi limitati nel 1996. La tragica constatazione di un’infelicità cronica che avveniva in quel film qui viene sostituita da uno sguardo ancor più beffardo, di un’ironia sottile e consapevole che è, per l’appunto, molto rohmeriana: il gioco dei personaggi si complica, nella misura in cui tutti si comportano in maniera imprevedibile, e non sempre le azioni portano alle conseguenze più logiche. Gioco che riesce a scomodare ogni ipocrisia intellettuale, una delle ossessioni di Hong, senza prediche e sofismi, facendo scomparire pian piano ogni senso nell’intreccio in favore di una ricerca di senso nei personaggi.
Il risultato è un film che sembra leggero e invece è di un pesante pessimismo, ma è anche un tentativo umanista e toccante di comprendere le ragioni che portano l’uomo a fuggire i confronti e a non risolvere i contrasti. E se questo comporta una inesorabile discesa nell’infelicità, non è certo colpa di Hong Sang-soo.
(Pietro Liberati, Cinemavvenire)
[ VERSIONI: TEXiO & GaMo 2CD ]
Messaggio modificato da Kiny0 il 09 March 2013 - 09:06 AM