[RECE][SUB] Girl Hell 1999 (Jigoku Shojo I...
Kankrþna 09 Apr 2010
GIRL HELL 1999
Translated by Kankrpna
(Girl.Hell.1999.Daisuke.Yamanouchi)
Recensione (by Asianfeast.org):
Probabilmente il film più poetico del regista. Ma fermi tutti, per quelli arrivati tardi ricordiamo che Daisuke Yamanouchi è uno dei registi più estremi del cinema giapponese, degno esponente del v-cinema e dei pinku, zone oscure ma non certo ridotte e minori del cinema locale. Gli intenti del regista erano palesi, "Per quel film (Girl Hell 1999) la sceneggiatura passa in secondo piano, lo scopo principale è quello di shockare la gente, di renderla malata. Volevo far vivere allo spettatore un'esperienza drammatica, spingerlo verso i propri limiti estremi al punto che non potesse più sopportare la visione". Nonostante tutto, quello che ne esce fuori è si un film altamente disturbante, ma al contempo malinconico, intervallato da inquadrature di tramonti, raggi di sole che penetrano come lame attraverso le nuvole, placidi scorci marini. E fin dall'inizio vediamo la liceale Mizuki, in riva al mare, il viso imbrattato di sangue, la malinconia solcare il suo viso, cercare qualcuno di questi raggi di luce che mai le hanno illuminato e scaldato la vita. E' lei il catalizzatore di tutti i mali del mondo, una virginea liceale, timida, altruista, carente e in cerca di affetti, passiva, totalmente inerme e priva di reazione di fronte alle numerose violenze fisiche e morali che si trova suo malgrado a subire. Il mondo non la vuole, subisce aggressioni sessuali, furti, conflitti morbosi familiari, soffre di autolesionismo e divide la sua amicizia tra una giovane liceale prostituta e la madre barbona annegata nella follia. Nell'unico momento in cui deciderà di reagire lo farà praticamente nel modo più sbagliato, in un gesto di totale climax moralmente autolesionista. La dichiarazione del regista forse non corrisponde del tutto a verità, visto che il film probabilmente non è il più estremo della propria filmografia, quello che fa la differenza è che è del tutto assente una venatura pop mentre glacialità formale permea il tutto, avvicinandolo alle atmosfere di Muzan-E, diretto però in una chiara forma cinematografica. E' infatti questo uno dei film più cinematografici del regista e nonostante la realizzazione sia in digitale e la fotografia non si faccia notare per qualità, la regia è più solida e funzionale del solito. Eliminate le visioni pop da haiku di Iridella care al regista (e che raggiungono la deriva nei due Android Girl) rimane tutto il freddo e la disperazione, che fluiscono come un gracile ruscello lungo le periferie, località asettiche, sporche e impersonali, tra complessi industriali, foreste di erbacce, casette fatiscenti, ponti. Il sangue sgorga copioso ma solo leggermente oltre i limiti della credibilità, il sesso e gli abusi sessuali come al solito sono routine, andando dai classici estremi surreali cari al regista fino a tenere sequenze disperate che possono ricordare, fatti i debiti paragoni, la dolcezza del Visitor Q di Takashi Miike.Technical Details:
Data di Uscita: 8 Ottobre 1999
Genere: Rape & Revenge
Trama: Mizuki è una liceale giapponese mal messa, succube di un padre inesemplare e del senso di colpa. Mano a mano, la sua fragile mente comincierà a degradare fino allo sfogo finale.
Durata: 65'
Paese: Giappone
Lingua: Giapponese
Cast: Yoko Satomi, Kana Sakurai, Kazuhiro Sano, Sheena Nagamori, Natsumi Harada, Toshimaru Murai, Yusuke Kimura, Yasushi Takemoto, Salmon Sakeyama, Tsuyoshi Okuno.
Regia: Daisuke Yamanouchi
Reperibilità DVD: Medio-Alta
Girl Hell 1999.srt (25.46K)
Numero di downloads: 164
Messaggio modificato da fabiojappo il 08 June 2014 - 06:42 PM
battleroyale 09 Apr 2010
Ahia! Non fatevi ingannare troppo dalle immagini...
il film è estremo, ma non è la solita porcata d'exploitation.
Il genio di Yamanouchi, infatti, trova il giusto confine tra porcata trash e cinema d'autore realizzando decisamente un'opera originale e poetica, la sua migliore con "Red Room". Ovviamente, consigliato a chi ama Yamanouchi in generale e per chi cerca nel cinema d'exploitation più chiavi di riflessione.
Altro film imprescindibile del regista: Muzan-E
Messaggio modificato da battleroyale il 09 April 2010 - 05:59 PM
il film è estremo, ma non è la solita porcata d'exploitation.
Il genio di Yamanouchi, infatti, trova il giusto confine tra porcata trash e cinema d'autore realizzando decisamente un'opera originale e poetica, la sua migliore con "Red Room". Ovviamente, consigliato a chi ama Yamanouchi in generale e per chi cerca nel cinema d'exploitation più chiavi di riflessione.
Altro film imprescindibile del regista: Muzan-E
Messaggio modificato da battleroyale il 09 April 2010 - 05:59 PM
Shimamura 11 Apr 2010
Film davvero notevole, poetico ed allo stesso tempo sconvolgente.
Eh, sì, se l'intento del regista era quello di sconvolgere, beh... Ci riesce in pieno!
il film è un pugno allo stomaco, ma merita di essere visto senza pregiudizio, anche se, trattandosi di un film di genere, o piacerà, o disgusterà, il che faceva, tutto sommato, parte degli intenti del regista!
Grazie per la traduzione.
Eh, sì, se l'intento del regista era quello di sconvolgere, beh... Ci riesce in pieno!
il film è un pugno allo stomaco, ma merita di essere visto senza pregiudizio, anche se, trattandosi di un film di genere, o piacerà, o disgusterà, il che faceva, tutto sommato, parte degli intenti del regista!
Grazie per la traduzione.
battleroyale 20 Dec 2010
Tsui Hark 20 Dec 2010
battleroyale 20 Dec 2010
Tsui Hark 20 Dec 2010
paolone_fr 10 Jan 2011
cacca secca. non merita nemmeno che ci si spenda troppo tempo a pensarci.
l'unico punto a favore è che dura un'ora e poi basta.
l'unico punto a favore è che dura un'ora e poi basta.