JFT20 – 2° giorno Kyoto – parte 2
Però si incontravano anche dei locali dove potere mangiare.
Prima di arrivare alla biglietteria d’ingresso, ho fotografato questo tabellone che riporta una ricostruzione pittorica dell’area del Ginkaku-ji. Questo tempio è anche chiamato il “Padiglione d’argento”, doveva essere una specie di contraltare del Kinkaku-ji (Padiglione d’oro), anch’esso era in origine la residenza di uno shogun. Purtroppo, a causa di una guerra, non si poté arrivare a completare la sua costruzione, rivestendolo con delle foglie d’argento. Finita la guerra, non c’erano più i soldi per completare l’opera. Però il nome gli è rimasto.
Appena si entra, si viene accolti dallo splendido giardino che in parte riprende la struttura dei giardini zen di sabbia o ghiaia.
Ecco l’edificio che doveva essere ricoperto di foglie d’argento, era sotto lavori di manutenzione e, quindi in parte con delle impalcature. Di fronte, anche se più piccolo, anche qui c’è uno stagno.
Stefania in posa accanto ad un torii.
Certe volte, nonostante ci si trovi all’interno di aree di templi buddhisti, non mancano anche degli altarini scintoisti come in questo caso. Come avrò modo di scoprire nei miei viaggi successivi, ciò dipende dal fatto che gli scintoisti rilevano che lì risieda una divinità.
Anch’io in posa accanto al torii.
Questo tronco di cono simboleggia una montagna circondata dall’oceano.
Foto del giardino.
Decorazione di porte scorrevoli di uno degli edifici.
Fine parte 2