←  Giappone

AsianWorld Forum

»

[RECE][SUB] Udon

 foto Cignoman 10 Feb 2012

Immagine inserita


Regia di Katsuyuki Motohiro




Ridere è molto più efficace nel favorire la digestione che nel curare l'acidità di stomaco.
Immanuel Kant, filosofo.


Immagine inserita


Titolo originale: Udon うどん
Nazionalità: Giappone
Anno: 2006
Durata: 134'
Genere: Commedia
Sceneggiatura: Masashi Todayama
Fotografia: Akira Sako
Montaggio: Takuya Taguchi
Musiche originali: Toshiyuki Watanabe

Immagine inserita



Interpreti principali: Yusuke Santamaria, Manami Konishi, Tortoise Matsumoto, Kyoka Suzuki, Takeshi Masu, Jin Katagiri, Jun Kaname, Fumiyo Kohinata, Katsumi Kiba, Toru Emori, Sayoko Ninomiya, Mayumi Myosei, Hiroyuki Morisaki, Hideki Nakano, Munenori Nagano



Traduzione di ReikoMorita (80%) e Cignoman (20%), revisione di Picchi,

commento e note di Cignoman


Allega file  Udon.2006.AsianWorld.zip (126.97K)
Numero di downloads: 95

[ VERSIONE SOTTOTITOLI: PyRRHA 2cd / wrd 2cd ]


Trama: Kosuke Matsui ha passato sei anni in USA tentando di sfondare nel mondo dello spettacolo, esibendosi nei cabaret come comico monologhista (stand-up comedian), inutilmente. Presa coscienza del fallimento dei suoi sogni ed essendo a corto di denaro si rassegna a tornare nel suo paese natale, Sanuki, nell'isola di Shikoku, zona famosa in Giappone come la terra dell'udon. Non a caso la sua famiglia gestisce proprio un piccolo pastificio artigianale di udon: per Kosuke quella pietanza rappresenta in qualche modo l'universo ristretto dal quale voleva fuggire e l'universo di valori di un padre che non l'ha appoggiato nella sua scelta di partire e con cui non è capace di comunicare. Kosuke, nella necissità di trovare un lavoro, metterà a frutto la sua intraprendenza e il suo entusiasmo fiutando il potenziale interesse del pubblico per i piccoli locali che servono "il cibo dell'anima giapponese" e risolleverà le sorti di una sfigatissima rivista locale, giungendo addirittura a scatenare una fiammata di interesse per l'udon di Sanuki su scala nazionale.

Immagine inserita


ATTENZIONE: IMPERDIBILE PER I VERI NIPPOFILI E I BUONGUSTAI,

PRESCINDIBILE PER I CINEFILI.

SI RACCOMANDA LA VISIONE AD UN PUBBLICO SAZIO.


Commento di Cignoman: Questo film ovviamente ha il tema dell'udon come filo conduttore, se vogliamo per molti versi è una cartolina promozionale della regione in cui è ambientato, ma l'udon è anche la metafora di una ricerca di autenticità nel Giappone periferico, provinciale. Per questo l'udon viene definito il cibo dell'anima giapponese, è un pasto semplice, quotidiano, popolare ma è gustoso, sostanzioso, il vero sapore del Giappone dunque, se vogliamo, contrapposto al sushi che culturalmente è percepito spesso (a torto) nel mondo come IL cibo giapponese, con tutti i suoi sott'intesi radical chic. Dove sta l'anima del Giappone, dunque? Questo è l'aspetto migliore del film, a mio avviso, l'idea di mettere in luce il labirinto delle periferie, delle zone rurali, con le loro mense per impiegati, le tavole calde, i pastifici artigianali, le bettole mimetizzate nel tessuto suburbano, le realtà che sanno di quotidianità vera, che si trovano solo con il passa parola, che vivono nella coesione di una micro-entità territoriale. La regia del film è molto accurata, si intuisce un budget molto consistente, ma si tratta comunque di una produzione Fuji TV che richiama fortemente nella struttura un dorama: è facile riconoscere molti attori inconfondibili (caratteristi) delle produzioni televisive giapponesi. Si intuisce un evidente omaggio al leggendario TAMPOPO del maestro Juzo Itami (il ramen in quel caso era protagonista), benché qui si viaggi su un livello diverso, assai meno originale e graffiante. Non manca però, se vogliamo, una riflessione ironica e abbastanza caustica sui meccanismi che stanno dietro l'emergere delle mode, dei fenomeni di costume e su come queste tendenze vengano cavalcate dall'editoria, dai mezzi di informazione main stream con calcolato utilitarismo: il mordi e fuggi di una fiammata di interesse che si estingue rapidamente per rincorrere sempre "la nuova tendenza" costruita a tavolino. La vicenda del protagonista è incentrata sul recupero dell'eredità morale paterna: tema classicissimo nel cinema giapponese, stereotipato come pochi altri, mi vengono subito in mente altri due film da me tradotti, Sanpei The Fisher Boy e Departures. Stucchevole, sinceramente, la prolissità dell'epilogo. Indimenticabile ed imperdibile il sogno del protagonista che sogna di trasformarsi nel supereroe Captain Udon, impegnato nello sgominare una banda di spacciatori di farina [__]. Sinceramente le interpretazioni dei due protagonisti non mi hanno dato alcun brivido, tutto molto pulito, nella media. Ora vi lascio, vado a cercarmi una scodella di udon.

Immagine inserita

NOTE:

- L'attore protagonista, Yusuke Santamaria, nella realtà è veramente un comico monologhista.
- Manami Konishi, la coprotagonista, ha recitato una parte nel film Letter from the Mountain del regista Takashi Koizumi, recentemente omaggiato da AW con una retrospettiva monografica.
- Si segnala un cameo dei protagonisti del film Summer Time Machine Blues (il film precedente diretto da Katsuyuki Motohiro) nella scena in cui Kosuke viene fulminato dall'idea che segnerà la riscossa della sfigata rivista per cui lavora.
- Il 90% delle scene sono state girate in veri ristoranti di udon e più in generale in vere location della prefettura di Kagawa.
- Il soggetto del film è tratto da una storia realmente accaduta.

Immagine inserita


PARLIAMO DELL'UDON: ----- I noodles rappresentano il fastfood giapponese per eccellenza: i più popolari sono il ramen (impasto di farina di frumento con l'aggiunta di acque minerali alcaline kansui, formato più sottile, di chiara impronta cinese), la soba (impasto di grano saraceno, formato sottile) e l'udon (impasto di farina di frumento, formato più spesso). Nella più tipica versione, l'udon è servito in brodo caldo dashi (preparato tipicamente con alghe kombu e tonno secco affumicato grattuggiato, il kezurikatsuo), salsa di soia e mirin (riso fermentato dolce da cucina). In realtà le varianti sono numerosissime, anche in base alla tradizione delle località di origine delle ricette. A volte vengono serviti asciutti, a volte il brodo è servito caldo e in altri casi freddo, ma in ogni caso i noodles vanno raffreddati in acqua fredda dopo la breve cottura così che mantengano una consistenza più gommosa. Vengono accompagnati da cibi di contorno molto vari, tra cui vari tipi di fritture tempura, scalogno a fettine, tofu fritto, uova crude, alghe wakame, carne, funghi...



La percentuale di sale nell'impasto è fondamentale per determinare quanto l'udon risulterà gommoso e consistente. L'impasto viene lavorato a lungo, anche letteralmente camminandoci sopra e viene lasciato riposare un'intera notte. In seguito viene lavorato con il mattarello e poi tagliato a strisce: la competenza del cuoco nell'ottenere il giusto spessore è fondamentale. Esistono delle varianti in cui all'impasto viene aggiunta la radice di daikon (parente del rafano) grattuggiata e ne risultano degli udon verdi, oppure viene aggiunta una certa specie di patata dolce grattuggiata e ne risultano degli udon violetti. Anche la preparazione del brodo può variare moltissimo, così come la dimensione dei noodle: ad esempio esiste una variante di udon molto larghi e corti, delle proporzioni di una scatola di fiammiferi, piegati a forma di orecchie di demone che vengono consumati in occasione del nuovo anno nella prefettura di Tochigi (dalle parti del santuario di Nikko), si crede che portino fortuna e proteggano dai malanni.

L'UDON DI SANUKI:----- Di tutte le varietà regionali di udon, quella più famosa è proprio quella di cui tratta il film, l'udon di Sanuki, cittadina della prefettura di Kagawa, assai apprezzato per la consistenza dell'impasto. La prefettura di Kagawa nell'isola di Shikoku è la più piccola di tutta la nazione, ma ha il tasso più alto di consumo di udon (quasi un milione di abitanti e ben 900 ristoranti che servono udon). La promozione turistica della zona negli anni ha usato la fama di questa pietanza per incrementare l'interesse per la località, il 2 luglio ogni anno si festeggia la giornata dell'udon. Nel 1984 venne fondata la Sanuki Udon Kenkyūkai (さぬきうどん研究会), molti membri hanno dei rapporti molto stretti con la varie aziende produttici di Udon, ma vi sono anche molti docenti universitari. Fu pubblicata una famosa raccolta di 5 libri dal 1993 intitolati Osorubeki Sanuki Udon (恐るべきさぬきうどん), si trattava di guide sull'udon di Sanuki: il film fa esplicito riferimento all'interesse suscitato da queste pubblicazioni nel creare dei veri pellegrini dell'udon, una sottocultura di buongustai. In seguito furono aperti in tutto il paese catene di ristoranti di udon di Sanuki in franchising. Tradizionalmente l'udon è sempre stato molto amato a Osaka e Kyoto, mentre a Tokyo la soba era più popolare, ma ora il vento è cambiato nella capitale e soffia 'a tutto udon', questo grazie al fenomeno di costume implementato in origine da quelle pubblicazioni. Sbarcando all'areoporto di Kanagawa si possono acquistare souvenirs a tema e si può usufruire di taxi speciali (identificabili da una tazza di udon finta sul tetto) i cui autisti hanno una licenza speciale in quanto sono certificati da un esame come esperti di udon, capaci di guidare i turisti nei diversi locali illustrando le tipicità delle varietà servite in ciascuno: per ottenere tale licenza devono anche superare un esame pratico di preparazione dell'udon. La varietà di specialità nei ristorantini che servono udon a Sanuki è, come potete immaginare, enorme, ma la maggior parte sono strutturati come tavole calde self service e i prezzi sono assai competitivi. negli ultimi anni la competizione delle farine di frumento straniere (specialmente australiane) ha messo a rischio il sapore tradizionale dell'udon di Sanuki poiché molti coltivatori hanno smesso di seminare le varietà locali, ma dal 2000 i ricercatori giapponesi sono riusciti a isolare una nuova varietà di frumento competitiva con quelle straniere selezionando e incrociando le varietà giapponesi, ottenendo così un frumento ad alta resa e di alta qualità, ma 100% giapponese.




EXCURSUS STORICO:----- In generale i noodles sono arrivati in Giappone dalla Cina probabilmente intorno all'ottavo secolo dell'era volgare, in concomitanza con i diplomatici che si spostavano tra l'arcipelago e il continente asiatico. La variante più antica di noodles ancora reperibile in Giappone è quella delle isole Goto, nella prefettura di Nagasaki, lungo la rotta seguita regolarmente dalle antiche navi cinesi: la forma dei Goto udon è più sottile e più arrotondata della versione contemporanea: infatti in questa versione l'impasto viene tagliato a spirale, poi la "corda" di impasto così ottenuta viene tirata a mano fino a divenire più lunga e sottile; successivamente viene avvolta attorno a due paletti di bambù posti orizzontalmente, formando un intreccio senza soluzione di continuità a forma di otto che viene appeso ad asciugare all'aperto. La leggenda vuole che l'udon sia stato introdotto in Giappone dal famosissimo monaco buddhista Kukai (fondatore della setta Shingon) nel nono secolo. Esistono testimonianze di udon servito nei monasteri attorno al tredicesimo secolo, ma non risulta che allora fosse un piatto popolare tra la gente comune, anche poiché le mole per la macinazione dei cereali erano strumenti piuttosto preziosi e in pochi potevano permetterseli: la maggior parte di quelle reperibili in realtà erano impiegate per polverizzare le foglie del tè verde matcha, appannaggio della classe agiata. Il turbolento periodo di guerre dei secoli successivi portarono alla costruzione di numerosi castelli fortificati e, con l'avvento dell'era Tokugawa, ristabilita la stabilità interna, molte pietre impiegate nelle fortificazioni furono riconvertite a mole da macina. Nel frattempo, poiché i tributi feudali dai contadini erano pagati in quote di riso, i contadini scoprirono di poter seminare il frumento sui campi usati per il riso dopo il raccolto di questo, visto che il frumento comunque richiede meno acqua per germinare, e ottenevano così un raccolto non soggetto a tassazione: questo strategia di sopravvivenza incrementò la coltivazione del frumento e di conseguenza mutò le abitudini alimentari delle classi popolari. L'arrivo di ristoranti di udon a Tokyo si ha a partire dall'era Edo, quindi dalla fine del diciassettesimo secolo.




Ordina il DVD su

Immagine inserita


Messaggio modificato da fabiojappo il 21 December 2016 - 06:26 PM
Rispondi

 foto ympostor 28 Feb 2012

guarda, di solito lurko e basta qui su aw, ma di fronte a questa recensione dettagliata e ricca di informazioni interessanti (l'udon) non posso far altro che dire: chapeau! e grazie.
Rispondi

 foto fabiojappo 29 Feb 2012

Grazie Reiko, grazie Cigno, grazie Picchi !
Rispondi

 foto Kiny0 29 Feb 2012

Mi è venuta una fame...! Dei tipi di "pasta" di cui si parla sopra credo però che potrei mangiare solo la soba, essendo io intollerante al glutine... :em11: Un effetto simile comunque me lo fece il film molto carino, "The Ramen Girl" con la compianta, e bellissima, Brittany Murphy. Credo proprio che guarderò anche questo.

Beh, vista l'ora, buon appetito a tutti. :em69:
Rispondi

 foto François Truffaut 29 Feb 2012

Anche a me è venuta fame: amo mangiare udon, sarà l'occasione giusta per approfondire questo ambito culinario. Grazie!
Rispondi

 foto Strabo 29 Feb 2012

Grazie!!! :-)
Rispondi

 foto DoraBora 01 Mar 2012

Buongiorno a tutti!
Sapreste dirmi dove posso reperire questo film? Mi piacerebbe molto vederlo!
Grazie mille.
Messaggio modificato da Cignoman il 01 March 2012 - 08:49 PM
Rispondi

 foto Tyto 01 Mar 2012

Grazie ragazzi. Questo è il genere di film giapponese che uso per rilassarmi. Per fortuna ho mangiato tempura udon anche tre giorni fa, così non ne sentirò troppo la mancanza...
Rispondi