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[RECE][SUB] Our School

 foto creep 19 Feb 2014

Our School

Woo-ri Hak-kyo

우리 학교

AW





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Dopo la liberazione della Corea dall'occupazione giapponese nel 1945, gli immigrati coreani residenti in Giappone di prima generazione restaurarono una vecchia fabbrica abbandonata e fondarono una scuola Chosun nella speranza di preservare il loro patrimonio culturale in una terra straniera. I protagonisti di questo documentario appartengono alla terza e quarta generazione di quegli immigrati e sono studenti delle elementari, medie e superiori dell'Istituto Coreano (Chosun) dell'isola di Hokkaido. Il regista sudcoreano Kim Myung Joon segue per 3 anni e 5 mesi le vicende degli studenti nei loro dodici anni di formazione, concludendo così un progetto avviato dalla sua defunta moglie Cho Eun Ryung, anch'ella regista di documentari, morta proprio quando si stava preparando a girare il documentario insieme al marito. Piuttosto che focalizzarsi su occasioni speciali o eventi importanti, il film descrive ciò che significa vivere da stranieri in patria, seguendo la vita quotidiana degli studenti.





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Genere
Documentario

Regia
Kim Myeong-joon

Interpreti
L'Istituto Scolastico Chosun dell'Hokkaido



Corea del Sud, 2006, 131'





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Documentario corale bellissimo, commovente e coinvolgente. Non a caso ha vinto un premio come migliore documentario al Festival di Pusan del 2007. Importante perché foriero di innumerevoli riflessioni. Viene descritta una Corea nascosta, che poi è quella vera, orgogliosa di un senso d'identità forte che viene costruito giorno per giorno e che non si trova servito su un piatto d'argento, la Chosun originale prima della divisione, dimenticata dalla Corea del Sud e avversata dal Giappone del Primo Ministro Abe, che la insulta e la minaccia, per via delle ostilità con la vicina Corea del Nord, paese a cui i nippocoreani guardano con simpatia (La Corea del Nord è l'unico paese che li ha supportati) e speranza per un'agognata riunificazione.





Sottotitoli











Our School Extra
(sottotitoli)



Competion for Arts 1

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Istruttrice di danza Son Pyeong-hwa: "Sono passati sei anni da quando sono arrivata in questa scuola e ho iniziato a insegnare danza alle studentesse. Vivo nel dormitorio insieme a loro, e cerco sempre di prendermi cura di queste ragazze."





Competion for Arts 2

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Kim Ryeon-hee, Istruttrice della banda musicale: "Dovete essere molto esigenti con voi stessi. Non accontentatevi dei vostri attuali progressi. Pensate ai punti su cui potete migliorare, aspirate ad essere perfezionisti. Spingetevi fino al limite."





Competion for Arts 3

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Competizione artistica degli studenti Chosun di Hokkaido parte 1 (Esibizioni individuali)





Competion for Arts 4

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Competizione artistica degli studenti Chosun di Hokkaido parte 2 (Sezione matricole, danza di gruppo e concerto per banda)





Competion for Arts 5







Our Stories left out from the Movie 1

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Campeggio Boy Scout





Our Stories left out from the Movie 2

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Nevicata e ore di scuola ridotte





Our Stories left out from the Movie 3

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La partita di calcio dei bambini





Our Stories left out from the Movie 4

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Le mamme di Chosun





Our Stories left out from the Movie 5

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Anpang Man e lo spettacolo dei papà





Our Stories left out from the Movie 6

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Esibizione con la fisarmonica di una receptionist del Pyongyang Hotel





Our Stories left out from the Movie 7

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La compositrice Yoon Young-ran presenta la sua canzone "Vieni a vederci" agli studenti di Hokkaido.





Our Stories left out from the Movie 8

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Un'esibizione dal vivo di Kim Hyee-sun che canta il motivo musicale del film "Vieni a vederci".





Our School and Audiences 1

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"Ero piacevolmente inebetito ogni volta che i ragazzi scherzavano davanti alla videocamera."





Our School and Audiences 2

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"Quando ho visto le notizie sul Mankyoungbong-92 (il traghetto nordcoreano), all'inizio ero sorpresa, ma alla fine ho pensato che fosse ovvio. C'era una ragione (il rapimento di cittadini giapponesi da parte del governo nordcoreano) che giustificava tali reazioni contro il popolo Chosun. Ma dopo aver visto questo film, sono stata in grado di osservare il problema dalla loro prospettiva."





Our School and Audiences 3

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Kwon Hae-hyo, Attore: "Non penso che il regista Kim Myung-jun abbia realizzato questo film solo allo scopo di farci commuovere. Né penso che la comunità Chosun abbia vissuto in Giappone tutti questi anni solo per attirare la nostra compassione. Penso che il film offra un punto di svolta, un'occasione per conoscere situazioni che hanno dominato inconsciamente i nostri pensieri, un'occasione per cambiare il nostro atteggiamento verso la comunità Chosun."





Our School and Audiences 4

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Il regista Kim Myeong-joon: "Se osservate i titoli di coda del film, noterete che il film è dedicato a Cho Eun-ryong, Ri Ho-mi e alla comunità Chosun. Cho Eun-ryong era mia moglie. È stata la prima ad uscirsene fuori con l'idea di girare questo film, e ho lavorato con lei come regista. Insieme, abbiamo visitato diverse scuole Chosun situate all'interno del Giappone. La prima questione che abbiamo preso in considerazione è stata trovare una scuola che meglio mostrasse il sistema educativo della comunità Chosun. E molte persone ci hanno suggerito di andare in scuole Chosun che avessero dei dormitori. Stavamo cercando scuole che rispettassero questi canoni, quando abbiamo sentito che c'era un'unica scuola Chosun nell'intera isola di Hokkaido, e che aveva anche un dormitorio con una lunga storia. Perciò abbiamo pressoché scelto istantaneamente di filmare quella scuola! Ma mentre stavamo visitando Hokkaido, mia moglie è morta e mi ha lasciato da solo a concludere il suo progetto. A quel tempo, non sapevo spiccicare una parola di giapponese e nemmeno sapevo tanto sulle scuole Chosun. Ma la gente di Hokkaido mi ha veramente aiutato a superare questo brutto periodo. Hanno partecipato al mio dolore e mi hanno aiutato a riprendermi dal trauma iniziale. Penso che l'ottima impressione che ho ricevuto da questa gente mi abbia spinto a scegliere la scuola a Hokkaido sulle altre scuole.
I residenti coreani (Chosun) in Giappone descrivono i recenti accadimenti (ritorsioni dei giapponesi per via dell'ostilità con la Corea del Nord) come il momento più critico di cui siano mai stati testimoni, e non posso che concordare con loro. Fino a qualche anno fa i problemi consistevano principalmente in insulti verso la comunità Chosun o in scritte sui muri delle loro case, e, occasionalmente, in alcuni più gravi atti criminali perpetrati da singoli individui. Ma adesso le ritorsioni si stanno ampliando su scala nazionale. Il regime di Abe sta criticando, attaccando e vessando la comunità Chosun. Ad esempio, c'è stato un episodio avvenuto a Gennaio, in cui la polizia di Osaka è entrata in una scuola elementare Chosun a Shiga, che è un distretto totalmente fuori dalla loro giurisdizione. È come se la polizia di Seul invadesse una scuola che si trovasse a Suwon. In quel frangente, la polizia di Osaka ha inviato 130 uomini armati nella scuola. Fino a questo punto probabilmente starete pensando che sia accaduto qualcosa di grave. Ma tutto questo dispiego di forze c'è stato solo perché uno di Chosun aveva comprato un auto con motore diesel e l'aveva registrata a nome della scuola Chosun a Shiga. Effettivamente ciò è illegale, ma in fondo bastava semplicemente multarlo. Invece hanno ingigantito il problema e hanno reagito in maniera spropositata. Hanno confiscato tutti i documenti scolastici dei bambini e quelli dei loro genitori. Poi c'è stato un altro incidente a Marzo, che ha avuto a che fare con un'intervista del comandante della polizia, che è stata pubblicata su un quotidiano di Tokyo. E in quell'intervista il comandante dichiara che, al fine di risolvere la questione del rapimento di cittadini giapponesi da parte del governo nordcoreano, è loro dovere trascinare i nordcoreani al tavolo delle trattative. E il metodo per persuaderli è vessando la comunità Chosun, che è ritenuta essere la fonte delle risorse per la Corea del Nord. Il comandante dichiara inoltre nell'intervista che devono usare le maniere forti anche per un nonnulla, al fine di incutere paura alla Corea del Nord al tavolo delle trattative. Questa è una totale scemenza, ma è stata scritta a chiare lettere sui giornali...
Vorrei che il pubblico cercasse di comprendere la comunità Chosun in Giappone. Molte persone mi sono venute vicino dopo aver visto il film e mi hanno chiesto se c'è qualcosa che possano fare per dare una mano. Ma la cosa più importante affinché migliori la vita della comunità Chosun è un cambio d'atteggiamento da parte del Giappone. E per far sì che questo cambiamento intervenga, si dovrebbe giungere a un accordo d'intesa tra Corea del Nord e Giappone, e ancor prima di questo, dovrebbero migliorare i rapporti tra Corea del Nord e Stati Uniti. Ma la destra conservatrice giapponese è contro questo cambiamento. Tutte queste complicate condizioni politiche stanno agendo da ostacoli.
Un altro importante messaggio del film è che i sudcoreani dovrebbero mostrare più interesse verso la comunità Chosun. Per il futuro, la riunificazione tra le due Coree sarebbe la soluzione migliore, ma, nel breve periodo, deve cambiare l'atteggiamento del governo sudcoreano. Dovrebbero essere più incisivi nell'aiutare la comunità Chosun in Giappone. Il nostro governo deve pronunciarsi a riguardo e presentare le proprie scuse per le sofferenze della comunità Chosun. Questo genere di iniziative da parte del governo possono essere di grande aiuto a questa gente.
Una delle cose che mi ha infastidito è stata il fatto che alcune persone l'hanno considerato solo come un problema tra coreani. In Giappone, il problema è più ampio e coinvolge tutti gli stranieri. I problemi con la comunità Chosun sono solo una piccola parte di un problema più grande che coinvolge gli stranieri nel loro complesso. Anche noi dobbiamo riflettere su come stiamo trattando gli stranieri che stanno vivendo nel nostro paese. Ci stiamo comportando con questi stranieri alla stessa stregua di come si comportano i giapponesi con la comunità Chosun? Dovremmo sicuramente riflettere su questioni di questo tipo. Per esempio, le donne giapponesi che sono venute in Corea da spose durante il periodo coloniale, stanno tutte aiutando le cosiddette "donne di conforto", nonostante tutte le grane a cui possano andare incontro. Se cominciamo ad affrontare la questione semplicemente come un problema tra coreani, potremmo cadere nella trappola dell'esclusivismo. Dobbiamo prima risolvere i problemi che coinvolgono gli stranieri all'interno del nostro paese, al fine di comprendere realmente la situazione della comunità Chosun. Questa è una cosa a cui ci terrei che il pubblico riflettesse mentre guarda questo film.
Dopo che "Our School" è stato proiettato nelle sale più importanti e ha goduto anche di altre proiezioni indipendenti, molte persone hanno visitato il blog ufficiale e hanno lasciato riflessioni e opinioni sul film. Circa un migliaio di persone visitano il nostro blog ogni giorno, e credo che circa 200 di loro siano appartenenti alla comunità Chosun. Molti della comunità Chosun mi hanno detto che sono rimasti sorpresi dai messaggi di sostegno. La maggior parte della stampa che li ha intervistati in passato ha fatto finta di provare meraviglia per il modello d'istruzione della comunità Chosun, solo per poi tradire la loro fiducia scrivendo articoli infamanti che criticano il loro modello d'istruzione considerato costrittivo e militaresco. La comunità Chosun era scioccata da tutti quegli aspri resoconti ideologici. Molta di questa gente ha la sensazione di essere ingannata... perciò si muove con circospezione quando dev'essere intervistata. Ma la stampa coreana poi descrive questa gente come chiusa e maleducata. Ma se vi capita di conoscerli e riuscite a farvi aprire i loro cuori, vi renderete conto che non esiste nessun'altra gente come loro. Hanno le stesse nostre emozioni, e addirittura piangono ogni volta che ricevono dei messaggi di sostegno dai sudcoreani. La comunità Chosun sta sopportando una situazione critica dopo l'avvento del regime di Abe. Durante il governo Koizumi la discriminazione veniva perpetrata tacitamente, ma dopo che Abe è diventato Primo Ministro, la discriminazione è diventata esplicita. Dovunque è possibile assistere a indagini pretestuose e a arresti. Spero che questo film possa essere di qualche aiuto ai nostri fratelli, la comunità Chosun.
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 foto Cignoman 19 Feb 2014

Miglior documentario al festival di Pusan, merita sicuramente attenzione!
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 foto fabiojappo 19 Feb 2014

Molto interessante, lo guarderò sicuramente. Grazie !
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 foto Woody 19 Feb 2014

Interessante! Non ne ho visti moltissimi di documentari!

Grazie :)
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 foto Qassim 20 Feb 2014

Interessante, però non ho capito bene la situazione. Soprattutto resto sconvolto dal fatto che qualcuno possa appoggiare la Nord Corea, ma com'è possibile?
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 foto creep 20 Feb 2014

Visualizza MessaggioQassim, il 20 February 2014 - 02:36 PM, ha scritto:

non ho capito bene la situazione.

Ovvero? Capisco di aver omesso alcuni dettagli. Magari, vedendo il film risulta tutto più chiaro.

Citazione

Soprattutto resto sconvolto dal fatto che qualcuno possa appoggiare la Nord Corea, ma com'è possibile?

In realtà molti di loro sono originari proprio della Corea del Nord, ma al di là di questo, anche gli originari della Corea del Sud la considerano la loro vera patria, perché è l'unico paese che li ha supportati finanziariamente dalla fine della seconda guerra mondiale, da quando è scomparsa Chosun e al suo posto si sono create due nazioni divise. Ebbene, i protagonisti del film sono e soprattutto si sentono di nazionalità Chosun, e sognano di ritornare al loro paese, che da circa 60 anni non esiste più. Ciò che interessa loro non è "appoggiare" la Corea del Nord (casomai è la Corea del Nord che appoggia loro), ma ritornare nel loro paese riunificato.
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 foto andreapulp 23 Feb 2014

Molto interessante, grazie mille!
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