[RECE][SUB] Zebraman
stevet1998 22 Aug 2005
Zebraman (2004)
[PoD]
Siamo nel 2010, in una tranquilla provincia giapponese in cui vive Shinico,maestro inetto, con una tipica famiglia "a la Miike": tradito dalla moglie, figlia impelagata in un giro di prostituzione e figlio che segue le orme paterne subendo dagli altri. Mentre gli alieni invadono la città con lo scopo di distruggere il Giappone, Shinichi continua a coltivare di notte nella sua solitudine la passione per la serie che preferiva da bambino, Zebraman, interrotta dopo soltanto sei puntate per scarso ascolto. Contemporaneamente nella vita di Shinichi arrivano un alunno paralitico e la sua giovane madre (il marito, altro perdente, si e' suicidato) e "l'uomo medio", scoperta la presenza aliena, inizia a prendere coscienza delle situazioni che lo circondano e dei poteri (umani e sovrumani) che porta dentro e senza sapere o volerlo si ritrova a combattere.
Sotto le sembianze di un plot di genere, Miike continua a (far) "parlare" un linguaggio politico alla "meddle class" nipponica, di ribellione allo status quo (i Servizi Segreti giapponesi vedono come unica soluzione l'atomica americana) e riscoperta dell'umano. Ma su tutto conferma la sua bulimia, il vomitare continuo di immagini che provengono e vanno ovunque, dalla televisione come dal cinema, "di genere" o classico. Nel continuo girare del quarantaquattrenne di Osaka, ritroviamo forme e temi di Tsukamoto, come la ribellione dell'uomo medio dopo il superamento dello stadio solamente "umano", citazioni dall'ultimo Kurosawa Kyoshi (le foche che nuotano dal mare alla citta come le meduse in Bright Future), un amore mancato degno di John Ford(!). Su tutto, e questa e' l'ennesima riprova dell'intelligenza e della coscienza di Miike, c'e' il cinema di Takeshi Kitano: Zebraman come Zatoichi proviene da una serie televisiva e del samurai cieco ha lo stesso simbolo Z; gli incroci di sguardi tra Shinichi e i due bambini rimandano a L'estate di Kikujiro, ma da Takeshi prende tanti momenti, tante invenzioni (l'improvvisa entrata di musica tecno...)... Nel suo modo apparentemente superficiale, forse manieristico, al limite della parodia, Miike gira un grande omaggio al cinema giapponese contemporaneo in cui si e' ritagliato un posto tutto suo.[ www.sentieriselvaggi.it]
DATI DEL FILM
Anno 2004
Durata 115'
Regia Takashi Miike
Sceneggiatura Kankurô Kudô
Interpreti Sho Aikawa, Kumiko Aso, Akira Emoto, Arata Furuta
COMMENTO
Super Zebra Back Kick!!
Stevet1998
Messaggio modificato da fabiojappo il 06 June 2014 - 04:07 PM
YamaArashi 22 Aug 2005
Questo film è fantastico! un delirio di buoni sentiimenti e scenografie modello sentai!
black & white Ecstasy!
Zebura ATTAAAAAAACKKKK !
black & white Ecstasy!
Zebura ATTAAAAAAACKKKK !
_Benares_ 23 Aug 2005
un film molto divertente e - miracolo! - anche intelligente. un miike in gran forma.
jonex 24 Aug 2005
_Benares_, il Aug 23 2005, 08:45 AM, ha scritto:
devo dire che mi ha divertito molto, peccato per il finale non mi è piaciuto per niente
fantAsia 16 May 2007
davvero ben fatto...(arrivo sempre in ritardo colpa di un difetto della mia macchina del tempo)
@stevet1998...mo ti frego la recensione e la posto sul mio forum ( )
@stevet1998...mo ti frego la recensione e la posto sul mio forum ( )
aniki 17 Oct 2010
visto stasera...bello bello bello!!!ora voglio il secondo:em41:
Yokai 29 Nov 2010
Blindevil 09 May 2011
"Miike riprende il filone dei kaiju eiga (film e telefilm con mostri giganti) e realizza una pellicola, al contempo omaggio e parodia, assolutamente irresistibile. Oltre a regalare risate a più non posso, Zebraman riesce anche a dipingere con perfetto equilibrio la psicologia dell'uomo medio giapponese, troppo spesso frustrato e alla ricerca di un qualcosa che possa elevare la sua esistenza. Improbabili acrobazie, effetti speciali che puntano tutto su una sfacciata ironia, lo spettacolare quanto irrealistico finale sono solo alcuni dei punti di forza di una pellicola che trascina per quasi due ore senza momenti morti. Senza contare gli "splendidi" finti trailer dello Zebraman originale, davvero di culto. Geniale."