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[RECE][SUB] Wo Hu (Operation Undercover)

 foto paolone_fr 09 Apr 2007

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Titolo originale: Ngor fu
Anno: 2006
Regia: Marco Mak, Wang Guangli
Nazione: Hong Kong
Genere: Poliziesco - Drammatico - Thriller
Cast: Eric Tsang, Francis Ng, Jordan Chan, Miu Kiu Wai, Shawn Yue, Julian Cheung,

Sonija Kwok, Na Wei, Qin Hailu, Wong Tak-bun, Nie Yuan, Lee Zuki



Il panorama dei film di genere sullo scontro tra Triadi e Polizia a Hong Kong si è fatto asfittico negli ultimi tempi, complici soprattutto l'enorme successo della serie di Infernal Affairs e la vena straordinaria di un Johnnie To davvero in stato di grazia da PTU in poi. La domanda che si pone subito è se l'accoppiata tra Marco Mak e Wong Jing sia riuscita ad aggiungere qualcosa di nuovo alla scena del noir poliziesco HKese, oppure se il blockbuster Wo Hu si presenti come un pacco regalo ben confezionato, eppure vuoto...

...la risposta fluttua nel cielo grigio di una Hong Kong piovosa e oscura, dove le identità di agenti e gangsters divengono numeri di un sistema che macina vite sogni amori, senza nemmeno la scappatoia di un oblio che nasconda un oscuro passato. Così, le carte mescolate ancora una volta, la partita ricomincia ogni giorno, ed è una sfida tra uomini tutto sommato normali, lontana dalle stilizzazioni del carattere eroe tipiche di molto cinema di genere, a partire da Howard Hawks e John Huston.
Non è tanto importante il risultato finale, quanto piuttosto lo spirito con cui la gara tra Triadi e Polizia viene vissuta nei singoli protagonisti, ed è questo che Marco Mak riesce a dipingere bene: un affresco corale, da un punto di vista macroscopico e umanista, sulle dinamiche di una guerra che risulta più grande dell'immaginazione e delle capacità dei singoli attori.

Ispirato a quello che si crede un fatto di cronaca, il film dipana la sua trama senza impegnare furibondi scontri a fuoco e sconvolgimenti interiori degli infiltrati. Dei 1000 agenti promessi solo un paio compaiono in scena, e l'intreccio non gira certo intorno alle loro vite. Marco Mak è più interessato al sottile gioco psicologico che la notizia dell'enorme numero di talpe innesca in un particolare gruppo della Triade: l'Humanity. Il gruppo, unito dai quattro luogotenenti del Boss, dovrà ingaggiare prima di tutto una lotta contro le tentazioni implosive causate dalla scoperta di talpe e da una nuova sfiducia, per approdare a nuovi assetti ed equilibri, che implicano però sacrifici e attriti.

Il cast stellare regge la trama anche nei momenti di stallo, con interpretazioni straordinarie di Francis Ng e Jordan Chan, a fianco di un Eric Tsang sui suoi soliti (ottimi) livelli e di un cattivissimo Julian Cheung. Debutto al cinema per l'ex-miss HK Sonija Kwok, giovane e ingenua vetrinista coinvolta in un'improbabile storia d'amore con il panciuto Jim (Eric Tsang).

Il regista Marco Mak (Chi-Sin Mak), già montatore d'eccezione (Once Upon a Time in China, Swordsman, Chinese Ghost Story) e direttore di talento (ricordiamo Color of the Truth, uscito anche in Italia), orchestra molto bene i personaggi in un'atmosfera rilassata, che tuttavia a tratti stempera una tensione che sarebbe d'uopo creare.
La fotografia mostra una HK notturna cui siamo stati già abituati, ma non fallisce certo il colpo, con ordine, semplicità e pulizia. La sceneggiatura - e qui ne vogliamo un pochino al vecchio Wong Jing - ha tempi morti e cali di ritmo e tensione da manuale del "Come non si dovrebbe fare un film", prime tra tutte le scene d'amore adolescenziale tra l'attempato Eric Tsang e la stordita Sonija Kwok, ma sa anche riscattarsi in momenti intensi e altri che strappano più di un sorriso.
La colonna sonora merita un discorso a parte: mai invadente o preponderante, il lavoro di Marco Wen si affianca allo scorrere del film e fluisce placido accanto al suo letto, del quale riesce ad accentuare senza offuscare le scene topiche, tra scrosci di tastiere e pizzichi di corde; forse davvero la parte più compatta e riuscita del film...

In sintesi, Wo Hu non è certo un capolavoro e mostra alcune pecche globali davvero evidenti, ma ha il grande pregio di affrontare il tema con un'ottica sicuramente non scontata, e di confezionare il prodotto con materiali di buona qualità, e per l'intrattenimento e per l'accenno a dimensioni sondabili in profondità. Il cast è straordinario e funziona alla grande; la storia ha spunti di grande interesse, ma manca di quel filo di mordente che ne avrebbe fatto un cult. Un finale aperto lascia spazio per un possibile seguito alla storia...
...staremo dunque alla finestra ad aspettare, fiduciosi che Marco Mak abbia le qualità e il talento per stupirci davvero alla grande, in futuro...









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Messaggio modificato da fabiojappo il 27 December 2014 - 06:09 PM
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 foto Dan 09 Apr 2007

Thanks :Japan:
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 foto atalante 10 Apr 2007

Ficata, grazie!!!
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 foto nickmattel 10 Apr 2007

Finalmente un bel film! Degno! :em66:


Scherzo :em41:
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 foto AsianPat 10 Apr 2007

Grazie!
Sono curioso di vederlo.

:em41:
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 foto YamaArashi 10 Apr 2007

Grandissimo Paolone!
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 foto François Truffaut 10 Apr 2007

Grande paolone! :em62:

Ottima la presentazione.
Il film me lo pappo appena posso. :em05:
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