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4 risposte a questa discussione
#1
Inviato 19 April 2010 - 03:43 PM
Mi è piaciuto uun sacco. DVD.
#3
Inviato 19 April 2010 - 06:01 PM
Blindevil, il 19 April 2010 - 05:45 PM, ha scritto:
Stupendo, Orso d'Oro meritatissimo...
Quoto!!! Ancora di più se si pensa che nessuno ci avrebbe mai creduto e che la maggior parte dei giornalisti lì presenti lo aveva snobbato al punto da non vederlo neanche!!!
Subtitles for AsianWorld:
AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
Recensioni per AsianWorld: Bakushu di Ozu Yasujiro (1951); Bashun di Ozu Yasujiro (1949); Narayama bushiko di Imamura Shohei (1983).
#4
Inviato 19 April 2010 - 06:05 PM
polpa, il 19 April 2010 - 03:43 PM, ha scritto:
Mi è piaciuto uun sacco. DVD.
Lo vidi al cine... Gran parte è come me l'aspettavo, spazi (e silenzi) mediati e ci sono andata giusto per (voglia di) quelli, disposta anche a sorbirmi pecore eventuali, litanie e cammelli. Ci ho trovato in aggiunta veicoli persi nel fieno, in panne sul bordo del nulla e un camion smagliante di blu, azzeccate facce da cinema - quelle del clan che va per due volte a proporre matrimonio per esempio -, un'insolita dichiarazione amorosa farfugliata a colpi di dinamite, il vento ed i 'lupi' (che "la mamma se li mangia"). E ok, va pur bene. Ma poi anche qualcosa che non m'aspettavo: forse il mezzo sorriso ironico nell'apparecchiarmi la tavola. Boh non so, probabilmente tra un po' forse lo dimenticherò... Comunque non è un film seduto. E' on the road: sulla strada di Tuya c'è la ragione ben rappresentata del pianto che apre e che chiude. E con essa le contraddizioni di un intero paese. Non è mica poco.
#5
Inviato 19 April 2010 - 10:52 PM
Grande stagione per il cinema indipendente cinese, quella del 2007/2008: Leone d'oro a Sill Life e Orso d'oro a Tuya. Non è un caso.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)
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