Vai al contenuto

IP.Board Style© Fisana
 

[NEWS] "Cape No.7" è il nuovo cinema made in Taiwan?

Incredibile successo al botteghino per il film low budget

9 risposte a questa discussione

#10 François Truffaut

    Wonghiano

  • Amministratore
  • 13182 Messaggi:
  • Location:Oriental Hotel
  • Sesso:

  • I prefer: cinema

Inviato 02 May 2009 - 12:23 AM

Visualizza MessaggioFei, il Oct 1 2008, 10:15 PM, ha scritto:

Hou in un'intervista pubblicata sul suo sito web, ha definito "Cape No. 7" "il miglior film taiwanese che ho mai visto da dieci anni a questa parte".

Affermazione un tantino discutibile.
Semmai andrebbe detto che è proprio vero che i film fatti di buoni sentimenti hanno facile presa sul pubblico e fanno guadagnare bene ai produttori che badano solo al proprio tornaconto con espedienti facili. Prova ne è questa commediola agrodolce edificante che passerà alla storia solo per aver staccato più biglietti al botteghino di Taiwan dopo Titanic. La formula utilizzata per raggiungere cotanto successo è simile a quella adoperata da James Cameron nel suo polpettone pluri-oscarizzato: una storia d'amore impossibile, d'altri tempi, che si riverbera nel presente. Naturalmente c'è dell'altro: la difficoltà a comunicare tra la generazione dei padri e quella dei figli, il desiderio di riconciliarsi con un passato travagliato (privato o collettivo che sia), la crisi del senso di appartenenza ad una comunità. Wei Te-sheng (ex assistente del grande Edward Yang) spinge i cuori del pubblico a palpitare per gli innamorati protagonisti (un rocker autoctono ed una impresaria giapponese in crisi) con una miscela esplosiva di romanticismo, umorismo e suspense in una confezione commerciale accattivante, e fa arrabbiare la Cina pensando ai rapporti con il Giappone in modo benevolo e un po' nostalgico. Sentimenti a buon mercato è quello che ci offre. Gli ingredienti sono quelli giusti per passare un paio d'ore di emozioni appassionanti, ma riducono il film ad una mera macchina di commozioni a comando. Si poteva (e si doveva) fare di più. Non è il cinema taiwanese che vorrei vedere.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)





1 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 1 ospiti, 0 utenti anonimi