Intimni osvetleni
(Illuminazione intima)
Regia: Ivan Passer
Sceneggiatura: Jaroslav Papousek, Ivan Passer, Václav Sasek
Fotografia: Miroslav Ondrícek, Josef Strecha.
Montaggio: Jirina Lukesová.
Scenografia: Olin Bosák.
Cast: Zdenek Bezusek (Peter), Karel Blazek (Bambas), Vera Kresadlová (Stepa), Jaroslava Stedra (Maria), Karel Uhlík (farmacista), Vlastimila Vlková (nonna), Jan Vostrcil (nonno).
Cecoslovacchia, 1965, b/n, 70’
I sottotitoli italiani di Intimní osvetlení già esistevano su Yound, qui presentiamo un'altra traduzione, fatta dal nostro amico siodmak per il suo Cineclub Fratelli Marx.
Ecco la sua rece:
"Per provare a descrivere quel piccolo capolavoro che è ILLUMINAZIONE INTIMA si può partire dal suo titolo. È un titolo che non fa riferimento alla trama del film ma esprime invece, in maniera che può sembrare presuntuosa, la sensazione che dovrebbe provare lo spettatore durante la sua visione. Entriamo quindi pericolosamente nel campo della soggettività delle percezioni e potremmo anche tirare in ballo la popperiana teoria della falsificabilità per sostenere che la tesi proposta da un tale titolo sia facilmente smentibile, ma... almeno ovviamente a giudizio personale il titolo del film è azzeccato se non addirittura riduttivo. L'ambito delle sensazioni che vengono smosse da questo film è sicuramente quello intimo e l'effetto può essere non solo quello di una illuminazione, ma piuttosto di un benessere intimo o perfino di una gioia intima.
Tutto questo grazie a un piccolo film di 70 minuti realizzato negli anni '60 nella grigia Cecoslovacchia, come è possibile?
Il regista e sceneggiatore Ivan Passer era, assieme a Milos Forman e Jaroslav Papousek, parte di quel gruppo di autori che nell'ambito della Nová Vlna realizzava film di stampo realistico, con il dichiarato obiettivo di rappresentare la 'poesia del quotidiano', nella convinzione che in ogni persona, in ogni ordinaria situazione, ci fosse qualcosa di interessante da conoscere e da raccontare. L'originalità - e chiave del successo artistico di questi film - sta nel ricorso ad attori non professionisti, attori che venivano scelti accuratamente per rappresentare al meglio i personaggi non in base alle caratteristiche somatiche ma all'aderenza della persona, del suo vissuto, al personaggio da interpretare. Perciò, visto che in ILLUMINAZIONE INTIMA tra i protagonisti ci sono quattro musicisti, sono quattro veri musicisti che hanno avuto la parte (e che suonano realmente dal vivo le musiche del film). Con questo accorgimento e con la libertà nell'interpretazione che veniva loro concessa (non si usava un copione con dialoghi e pose cui attenersi rigidamente, ma semplicemente si spiegava quale pezzo di trama doveva contenere la sequenza da girare) è stato possibile quasi sempre per questi attori non professionisti evitare gli imbarazzi e le goffaggini che spesso li caratterizzano. Lo sguardo di Passer poi, a differenza di quello corrosivo di Forman, è pienamente empatico verso i suoi personaggi, verrebbe da dire quasi amorevole.
Guardando questo film ci troviamo quindi nella piacevole posizione di un invitato a una riunione di amici, in compagnia di persone vere e non personaggi ognuna delle quali ci suscita simpatia, comprensione, tenerezza: persone insomma con cui stiamo bene, a un livello intimo.
E naturalmente perché si ottenga un tale effetto anche la messa in scena deve essere all'altezza dei presupposti: la trama è scandita da una successione di riquadri nei quali l'azione scorre con il lento e costante ritmo della vita - aderendo così in modo ideale alla scelta poetica di cui si è scritto prima - e senza mai perdere di vista i personaggi anche quando questi non sono tutti assieme: ad esempio può essere sufficiente il fragoroso russare del nonno perché esso sia presente anche se invisibile. Da questo punto di vista, ILLUMINAZIONE INTIMA è un film totale, perché pure il sonoro e il montaggio hanno una precisa funzione diegetica di sottolineatura e di determinazione degli eventi.
E per chi non è ancora convinto che stiamo parlando di un gran film, credo che possa essere decisivo il lapidario commento che il commissario addetto alla censura politica rivolse a Passer al termine della proiezione 'preventiva': "è il film più noioso che abbia mai visto".
Per altri commenti di siodmak sul film rimando al suo suo blog: Stepa, la musica, le bevute, l'amicizia.
SOTTOTITOLI
Intimni Osvetleni (Luce Intima - 1966 - Ivan Passer).zip 34.62K
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I sottotitoli sono per due diverse versioni.
Messaggio modificato da JulesJT il 17 December 2014 - 09:27 AM
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