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[RECE][SUB] Ashik Kerib

 foto Dan 19 Feb 2008

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Edizione: 916

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Numero di downloads: 238


Regia: Sergei Parajanov, Dodo Abashidze
Sceneggiatori: Gia Badridze, Mikhail Lermontov
Interpreti: Yuri Mgoyan, Sofiko Chiaureli, Ramaz Chkhikvadze, Konstantin Stepankov, Veronique Matonidze
Musiche: Dzhavanshir Kuliyev
Fotografia: Albert Yavuryan
1988, 74'




Ashik Kerib è un giovane, povero, generoso, con una voce bellissima, suona la balalaika turca (il saaza), tesse le lodi degli eroi del Turkistan, viene invitato alle feste di matrimonio. E si innamora di una bellissima ragazza, figlia di un ricco commerciante turco. A separare i due giovani sono barriere sociali, pregiudizi di corte. Così, Ashik Kerib decide di viaggiare per sette anni, e se farà fortuna potrà sposare la ragazza, altrimenti destinata, al termine di quel periodo, in sposa ad un facoltoso signore. Leggende, tradizioni, avventure si ritrovano nel cinema di Paradianov. Ashik Kerib è un nuovo "pezzo" nel mosaico tessuto dal regista, un altro sacrificio di corpi, lungo viaggio interiore/fisico, mentale/reale, folgorante con-fusione di sguardi, di manipolazione del set, del confine ci nema/teatro, di recitazione, di ossessioni ritornanti, mentre occhi ciechi tornano a vedere (la madre della ragazza), i tableaux creati da Paradianov si popolano di metafore e di contaminazioni hard (mitra finti, di plastica, teste decapitate dalle quali sgorgano foulards) e una colomba si posa nella sequenza finale su una /sulla mdp.

Giuseppe Gariazzo




Messaggio modificato da JulesJT il 21 December 2014 - 02:33 PM
Motivo della modifica: : Riordino RECE
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 foto atalante 19 Feb 2008

Hurrà un altro paradjanov!!!
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 foto polpa 19 Feb 2008

Grandissimo! Io ce l'ho in vhs. :em41:
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 foto Unai 19 Feb 2008

L'ho visto proprio Venerdì scorso su fuori orario... Hanno anche trasmesso "La leggenda della fortezza di Suram"

È un film atipico è difficile da seguire, ma davvero suggestivo.
Il regista usa uno stile di regia che lo fa somigliare molto più ad un pittore che risente dell'influenza dell'arte bizantina, irradiata da uno stile
di tarda epoca romanica e Arte pre-Gotica che lo riconduce persino ad un accostamento con i lavori di Giotto, del 1300, dalla Cappella degli Scrovegni fino al Polittico Stefaneschi.
Film ricco di elementi decorativi, uso di una prospettiva quasi intuitiva (il che per un film è davvero notevole) dove la recitazione degli attori, sembra studiata in maniera totalmente anti nauralistica, quasi a chiedere agli stessi di simulare figure bidimensionali.

Sicuramente un "colpo di genio", che merita di essere visto.
Adesso dovrò farmi sotto con il resto della sua filmografia.
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 foto polpa 19 Feb 2008

Hai inquadrato appieno l'estetica di Paradzanov. :em41:
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 foto Dan 19 Feb 2008

Visualizza MessaggioUnai, il Feb 19 2008, 02:43 PM, ha scritto:

Film ricco di elementi decorativi, uso di una prospettiva quasi intuitiva (il che per un film è davvero notevole) dove la recitazione degli attori, sembra studiata in maniera totalmente anti nauralistica, quasi a chiedere agli stessi di simulare figure bidimensionali.
Hai compreso appieno. La recitazione non sembra, ma è studiata. Tutto è peculiarmente studiato e dichiaratamente innaturale. Parajanov stesso era un regista barocco e affettato fino allo stremo. Lo paragono spesso a Sternberge Sakurov. In effetti, questa specialmente, la trovo un'opera immobile nella sua mobilità. È piuttosto racchiusa in un unico spazio dove sono racchiusi tutti i personaggi! Non è cosa da poco. Oltretutto, è davvero mesmerizzante, non credi?
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 foto Unai 19 Feb 2008

Visualizza MessaggioDan, il Feb 19 2008, 04:05 PM, ha scritto:

Hai compreso appieno. La recitazione non sembra, ma è studiata. Tutto è peculiarmente studiato e dichiaratamente innaturale. Parajanov stesso era un regista barocco e affettato fino allo stremo. Lo paragono spesso a Sternberge Sakurov. In effetti, questa specialmente, la trovo un'opera immobile nella sua mobilità. È piuttosto racchiusa in un unico spazio dove sono racchiusi tutti i personaggi! Non è cosa da poco. Oltretutto, è davvero mesmerizzante, non credi?


Infatti si nota subito che gli attori, adottano una ricercatezza dei movimenti che un po' li fa somigliare a dei mimi, un po' a delle marionette, e ricercano la totale staticità.

Più che barocco, detto in precedenza lo trovo più similare alla pittura gotica, e nei cromatismi all'arte bizantina, (al primo sguardo, mi è sembrato persino che nella ricerca dell'oro nello sfondo di alcune inquadrature, ricordasse Cimabue) anche se effettivamente l'abbondanza degli elementi decorativi che paluda nella scenografia, riporta alle esagerazioni barocche, ma queste sono sottigliezze. Forse visto che geograficamente è più vicino, dovremmo cercare paragoni con Andrej Rubliov (o Rublev?), da cui Tarkovskij trasse il film.

Il Paragone con Sokurov (Parlavi del regista di Moloch ?), ci può stare, l'ho pensato anch'io, in questo caso, l'appellativo di Barocco, casca a pennello, anche perché lo stesso Sakurov ha uno stile di regia, molto statico, che fa leva su una quantità enorme di "orpelli" visivi.

Effettivamente il film è davvero ipnotico, ho cominciato a guardarlo di malavoglia vista l'ora e mi ci sono trovato invischiato per tutta la sua durata, a volte le immagini così meticolosamente costruite e l'incessante musica di sottofondo, mi facevano perdere l'evolversi della trama, in questo hai perfettamente ragione, è anche difficile trovare termini più adeguati.

P.S Non c'entra molto, ma quel sottofondo musicale, mi ha fatto lo stesso effetto, che il sitar che accompagna il film di Ray, "lamento sul sentiero"
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 foto elgrembiulon 19 Feb 2008

grazie danielì!


ma...davvero li hai ritradotti???? si trovavano in giro da tempo immemorabile i sottotitoli italiani... :)
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 foto Dan 19 Feb 2008

Visualizza Messaggioelgrembiulon, il Feb 19 2008, 06:44 PM, ha scritto:

grazie danielì!
ma...davvero li hai ritradotti???? si trovavano in giro da tempo immemorabile i sottotitoli italiani... :)
Orribili erano.

Visualizza MessaggioUnai, il Feb 19 2008, 04:48 PM, ha scritto:

Il Paragone con Sokurov (Parlavi del regista di Moloch ?), ci può stare, l'ho pensato anch'io, in questo caso, l'appellativo di Barocco, casca a pennello, anche perché lo stesso Sakurov ha uno stile di regia, molto statico, che fa leva su una quantità enorme di "orpelli" visivi.

Effettivamente il film è davvero ipnotico, ho cominciato a guardarlo di malavoglia vista l'ora e mi ci sono trovato invischiato per tutta la sua durata, a volte le immagini così meticolosamente costruite e l'incessante musica di sottofondo, mi facevano perdere l'evolversi della trama, in questo hai perfettamente ragione, è anche difficile trovare termini più adeguati.
Siamo assai in sintonia, Unai!
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