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[RECE][SUB] Fine totally fine

 foto Oda 19 Nov 2009

FINE TOTALLY FINE
(全然大丈夫)


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Fine totally fine (CoWRY.2cd)
Regia: Fujita Yousuke
Anno: 2008
Durata: 110'


Recensione di Mark Schilling



Le commedie giapponesi d’oggi si dividono in due vaste categorie: quelle frenetiche e surreali (Maiko Haaaan!! di Kudo Kankuro) e quelle ironiche e realistiche (Linda, Linda, Linda di Yamashita Nobuhiro).
Fine, Totally Fine (Zenzen Daijobu) di Fujita Yosuke rientra decisamente nella seconda categoria, a partire dalle prime scene, che lentamente, ma con creatività presentano i suoi personaggi fuori squadra e delineano il triangolo amoroso. Inoltre, a differenza dei molti sceneggiatori comici che scrivono un primo atto deciso ma successivamente tentennano, Fujita rimane concentrato e divertente, ma rilassato, fino alla fine (il suo copione per Fine, Totally Fine ha vinto il Japan Film Angel Prize per i nuovi sceneggiatori).
La storia ruota attorno a due amici d'infanzia - Teruo, dall’aria remissiva, bloccato dal punto di vista dello sviluppo (Arakawa Yoshi Yoshi), e Hisanobu, di bell’aspetto, quasi del tutto maturo (Okada Yoshinori).
Teruo, un patito dell’horror, sogna di costruire la più grande casa dei fantasmi da parco divertimenti, ma la sua vita reale è un lavoro part-time come potatore di alberi. Hisanobu, direttore delle risorse umane presso un ospedale locale, cerca di essere Mister Simpatia con tutti, ma segretamente odia la sua vita noiosa e senza scopo - e sfoga la sua frustrazione su Teruo.
Presto, nella vita dei due si imbatte Akari (Kimura Yoshino), timida, impacciata e ingenua, ma anche graziosa, colta e dotata di senso artistico. Hisanobu assume Akari come donna delle pulizie all’ospedale, sebbene lei arrivi al colloquio con i vestiti strappati e il naso sanguinante. Lui vede qualcosa di reale e puro in lei - qualcosa di cui vuole sapere di più.
In seguito Akari entra anche nelle grazie di Teruo, che vede in lei non solo un’anima affine, ma una futura moglie. La romantica battaglia tra i due amici raggiunge livelli assurdi quando un restauratore d’arte, d’animo sensibile ma con un difetto facciale (Tanaka Naoki), varca la porta della libreria e minaccia di far perdere la testa ad Akari.

Da questa nuda descrizione, Zenzen Daijobu potrebbe sembrare più un dramma relazionale carico di tensione che una storia divertente; ma nelle mani di Fujita la trama assume una posizione secondaria rispetto all’evoluzione dei personaggi e alle gag, che sono molte - e vanno dal volgare (un collega di Teruo sbadatamente si esibisce davanti ad Akari) al bizzarro (la collezione di figure mostruose di Teruo, che ritraggono tutte la sua testa perfettamente modellata) passando per tutto ciò che sta nel mezzo.
Il nucleo comico del film, tuttavia, è Arakawa, che sembra un bambino troppo cresciuto e attira risate solo corrugando quella fronte liscia da bebè. Invece di fare affidamento solo sul suo aspetto da cartone animato, Arakawa interpreta Teruo come un essere umano reale, anche se perlopiù ridicolo - angoscia esistenziale inclusa. Non è sempre divertente, come vediamo, essere intrappolati nel corpo e nella mente di un quattordicenne quando stai per raggiungere la trentina. Un bambino può essere felice con giochi e sogni, ma un adulto alla fine deve fare in modo che diventino reali o perde il rispetto per se stesso, e in qualche modo Teruo lo sa.

A reggere il nucleo drammatico è l’Akari di Kimura, che esordisce scusandosi per la sua stessa esistenza ma che gradualmente emerge dal buio nella sua luce particolare.
Senza agitazione o fatica, Kimura ci mostra perché tre ragazzi dovrebbero competere per la mano di questa apparentemente timida secchiona/sfigata - e perché lei sceglie quello che sceglie.
Il titolo inglese, Fine, Totally Fine, non solo descrive l’atmosfera di questo film quietamente brillante ma suona come una recensione in tre parole. È molto più che "bello" - è totemo, totemo subarashii. Veramente, veramente meraviglioso.

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Commento personale


Il film è stato ampiamente apprezzato alla decima edizione del Far East Film Festival di Udine (2008), posizionandosi sul podio (secondo e terzo) di entrambe le classifiche del festival (audience award e blackdragon award). Una piccola riflessione (in sala eravamo davvero pochi, anche per colpa dell'assurdo orario di proiezione per un film di questo spessore : 9.30 di mattina, dopo la proiezione di “Crows Zero” a mezzanotte del giorno prima, se la memoria non mi tradisce) mi porta a dire “E se fosse stato proiettato in prima serata?”, 90 su 100 avrebbe vinto il Festival, surclassando il vincitore “Gatchi Boy”. Ma questa è storia.

Esordio (qui lo dico e qui non lo nego) “folgorante” alla regia di Fujita Yosuku, al suo primo lungometraggio da regista. “Fine totally fine” è sicuramente una delle più belle commedie “bittersweet” degli ultimi 10 anni uscite in Giappone. Senza ombra di dubbio.
Frizzante, divertente, mai noioso, mai ovvio. Situazioni paradossali (ma anche no), gag che entrano prepotentemente nella storia degli ultimi anni del cinema nipponico ma anche riflessioni sui piccoli e grandi eventi di ogni giorno, sul futuro, sui temi universali quali l'amore, l'amicizia e la felicità e perché no, sulla vita che non è sempre facile e non sempre ci fa dire “I'm fine, totally fine”.

Un ultima nota sul cast del film. Per la prima volta vediamo Arakawa YoshiYoshi (Survive Style +1, Tsukiji uogashi sandaime, Akihabara@deep, Ping Pong e miliardi di spot tv alle spalle) interpretare il ruolo del protagonista assoluto (condiviso con altri due attori, ma la storia ruota praticamente intorno a lui). Il buon YoshiYoshi sforna un interpretazione stupenda e il personaggio del bonaccione ed eterno “Peter Pan” Teruo gli calza a pennello. Difficilmente qualcun altro sarebbe riuscito a dare questo spessore (e soprattutto viso e corpo) al personaggio da lui interpretato.
Assieme ad Arakawa, troviamo l'altrettanto bravo Okada Yoshinori (Kamikaze girls, The taste of tea, Otonari e il bel drama storico con Aoi Miyazaki, “Atsuhime”), che gli tiene testa (interpretando un personaggio che è l'esatto opposto di quello di Arakawa) per tutto il film.
Menzione speciale per la dolcissima e bella Kimura Yoshino (Nezu no ban, Sakuran, Sukiyaki western Django), l'involontaria “femme fatale” che fa perdere la testa ai protagonisti della storia. Anche lei con la sua interpretazione, riesce a dar vita ad un personaggio incredibilmente impacciato e maldestro tanto da risultare inverosimile, ma allo stesso tempo tragicamente reale.

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Ultime note


Anche qui ho tradotto direttamente tutto dal giapponese, anche perché come ormai capita sempre più spesso, le traduzioni in inglese si discostano anche in maniera significativa dal senso originale.
Per dovere di informazione ho liberamente tradotto la parola “Chikuwa”, che sarebbe una specie di involtino – ma non solo - fatto praticamente con un impasto di pesce, come “pasta di pesce” e non ho tradotto letteralmente le solite, intraducibili espressioni come “Otsukaresama desu”.

Un sentito ringraziamento a Fei per la preziosa collaborazione e revisione dei sottotitoli.

QUI è presente un interessante intervista in italiano al regista.







E dopo questo papiro (che spero leggiate almeno dopo la visione del film,) fatevi un favore e scaricatevi i subs qui sotto. Ne varrà sicuramente la pena.




Allega file  Fine.Totally.Fine.italiansubs.by.Oda.rar (24.46K)
Numero di downloads: 157





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Messaggio modificato da Kiny0 il 05 September 2012 - 12:32 PM
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 foto rainCrimes 19 Nov 2009

ho adorato questo film al far east!
:em41: un grazie gigantesco per i subbi!
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 foto paulus35 19 Nov 2009

E un po' che ce l'ho lì, adesso che ci sono i sub italiani non ho più scuse...

GRAZIE! :em41:
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 foto battleroyale 19 Nov 2009

Bello!

Grazie :em41: :em41:
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 foto Kta 19 Nov 2009

Oda il tuo post mi ha incuriosito, penso che lo vedrò. Grazie per i sub.
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 foto paolone_fr 19 Nov 2009

perso al feff, ma recuperato poi. bella commedia agrodolce come piace a me, senza roba poser tipo silenzi e inquadrature poetiche con suoni melodiosi e personaggi misteriosi a caso. una storia appassionante e divertente. e sincera.
applausi!

e bravo Oda. :em41:
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 foto Oda 19 Nov 2009

Visualizza Messaggiopaolone_fr, il 19 November 2009 - 12:25 PM, ha scritto:

perso al feff, ma recuperato poi. bella commedia agrodolce come piace a me, senza roba poser tipo silenzi e inquadrature poetiche con suoni melodiosi e personaggi misteriosi a caso. una storia appassionante e divertente. e sincera.
applausi!

e bravo Oda. :em41:

azz..l'avevi già recuperato? :em41:
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 foto ronnydaca 19 Nov 2009

preso pure io. thanks :)
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