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[RECE][SUB] Supermarket Woman

 foto Cignoman 29 Jan 2011

SUPERMARKET WOMAN



di Itami Juzo


Titolo originale: Sûpâ no onna
Anno: 1996
Durata: 127'
Nazione: Giappone
Produzione: Itami Productions, Toho Compan
Genere: - Commedia -


Traduzione e recensione di Tyto, revisione di Cignoman.


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Cast artistico: Miyamoto Nobuko (Inoue Hanako), Tsugawa Masahiko (Kobayashi Goro), Ito Shiro (signor Mujina), Kaneda Ryunosuke (Ichirô, fratello di Goro), Yano Sen (Vice direttore), Musata Naomasa (Capo reparto carne), Takahashi Choei (Capo reparto pesce), Miyake Yuji (Capo reparto verdure), Takejo Aki (Capo reparto confezionamento), Matsumoto Akiko (Cassiera 1), Yamada Sumiyo (Cassiera 2), Kosakai Kazuki (ragioniere), Yanagisawa Shingo (addetto reparto carne), Kin Manpuku (addetto reparto carne) , Ijuin Hikaru (addetto reparto pesce), Tsukui Keita (addetto reparto verdure).

Cast tecnico:
Regia, soggetto e sceneggiatura: Itami Juzo
Musiche originali: Honda Toshiyuki
Fotografia: Maeda Yonezo
Montaggio: Suzuki Akira
Sonoro: Saito Masatoshi

Nominato per sei “Japanese Academy Awards” nel 1997, tra cui miglior film, miglior regista e attrice. Nessun premio vinto.


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Trama:
“L’onesto Goro”, un piccolo supermercato di quartiere, viene improvvisamente minacciato dall’apertura di un nuovo supermarket chiamato “Affari a iosa!”, che attua una concorrenza fatta di prezzi stracciati e svendite truffaldine. Il proprietario de “l’onesto Goro” (che si chiama appunto Goro ed è interpretato da Tsugawa Masahiko), mentre spia la concorrenza, incontra Hanako (Miyamoto Nobuko), una vecchia compagna di scuola che non vede da anni. Goro scopre in Hanako una profonda conoscitrice dei segreti e dei meccanismi dei supermercati: una conoscenza, come dice lei, che le deriva dal fatto di essere una casalinga. Dopo averla portata a vedere il proprio supermercato per avere un giudizio, Goro le chiede di aiutarlo a rimettere in sesto la propria attività. Hanako, dopo un primo momento di incertezza, accetta e, con la grande energia che la contraddistingue, da una scossa a “l’onesto Goro”, con l’obiettivo di farlo diventare un supermercato che punta sulla qualità dei prodotti e su di un rapporto onesto con i clienti.
Le trovate di Hanako in realtà sono vere e proprie tecniche avanzate di marketing , gli stessi clienti vengono coinvolti al fine di comprenderne le necessità e rendere il supermercato “amico di chi fa la spesa”. Così i primi successi iniziano ad arrivare, e molti dipendenti del supermercato si uniformano volentieri al rinnovamento. Ma la piccola Hanako deve fare i conti con le gelosie dei “professionisti” che gestiscono i vari reparti del supermercato e con una parte della dirigenza a lei ostile (in particolare il direttore corrotto dalla concorrenza [interpretato da Yano Sen]).
Intanto Goro, oltre a sostenere la propria amica, le fa la corte, riuscendo anche a portarla in un motel, dove però le sue velleità si scontrano con la schiettezza di Hanako, che lo manda in bianco. I due consolidano comunque il loro rapporto nel ricordo dei propri coniugi, entrambi morti di cancro, trovandosi così ancora più determinati nello sforzo di far decollare il supermercato.
Il proprietario di “Affari a iosa!” , il signor Mujina (Ito Shiro), inizia a giocare sporco e tenta, prima di convincere la famiglia del proprietario a cedere “l’onesto Goro” e, poi, di corrompere i lavoranti per farli passare nel proprio supermercato. Ma Hanako, grazie al proprio carisma, convince la maggioranza dei colleghi a restare: insieme dovranno dimostrare il valore de “l’onesto Goro” alla proprietà (che ha indicato proprio nelle vendite di fine anno, l’ultima prova utile per evitare la chiusura).
In un finale scoppiettante, con tanto di inseguimenti tra camion e colpi di scena, “L’onesto Goro” sbaraglierà la concorrenza grazie ad un’inedita vendita di pesce fresco nel primo giorno dell’anno.

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Recensione:
Supermarket woman è il penultimo film di Itami Juzo, uno dei migliori registi giapponesi degli anni ‘80/’90, purtroppo poco conosciuto dalle nostre parti.
Lo stile di Itami è quello di una narrazione vivace e mai noiosa, fatto di atmosfere leggere e spesso allegre. Si capisce anche da quelle “musichette” spumeggianti e spensierate, che di frequente accompagnano i suoi film, quasi a voler mantenere un tono scherzoso nel racconto.
Le sue pellicole non sono comunque semplici storie divertenti, ma rappresentano vere e proprie denunce, anche se velate, rivolte alla società giapponese moderna. Uno dei pregi di questo regista è dunque proprio quello di saper criticare certe istituzioni, organizzazioni o atteggiamenti sociali, attraverso racconti divertenti e poco impegnativi.
La scelta poi dell’attrice protagonista, la bravissima Myiamoto Nobuko, rappresenta una sorta di “marchio di fabbrica” di Itami. Questa attrice, sempre presente nei suoi film (è stata anche la compagna di vita di Itami, ma sarebbe difficile parlare di favoritismi dopo aver visto le sue interpretazioni!), incarna alla perfezione i personaggi pensati dal regista, con il suo modo di fare buffo e dimesso. La Miyamoto sotto al proprio atteggiamento allegro e a quei movimenti goffi, nasconde tuttavia una forte determinatezza ed un grande senso di onestà, che sfodera nei momenti cruciali. E in questi connotati della Miyamoto si ritrova il vero carattere dei film di Itami: commedie vivaci e davvero godibili, ma non prive di un messaggio critico serio, che viene lasciato affiorare naturalmente dalle vicissitudini del film, evitando così di opprimere troppo lo spettatore. Lo stile di Itami è dunque quello di un maestro della critica ironica, portata con eleganza e leggerezza, come è del resto tipico della sobria società giapponese.
Supermarket woman non si discosta da questo “stile Itami” e pertanto ci regala proprio quello che ci si aspetta: un racconto divertente e mai noioso, che nasconde una critica sottile della società moderna. Il tema in questo caso è la gestione di un supermercato, la Miyamoto veste i panni di una vice direttrice e lotta, a colpi di trovate geniali, contro la concorrenza furbetta e contro alcuni colleghi corrotti.
Si tratta di un argomento che riguarda la quotidianità di ognuno di noi e, anche se siamo nel “lontano” Giappone, l’organizzazione del supermercato e le strategie di vendita dei prodotti, sono del tutto eguali a quelle che potremmo trovare in Italia. Le idee di marketing della protagonista Hanako, poi, sono attuali e veramente valide (anche se poi bisognerebbe vedere cosa comportano in termini di prezzo finale!). Tutto questo rende i contenuti del film realmente interessanti per lo spettatore, facendolo subito scivolare nei panni di un cliente.
Il film scorre via veloce e divertente e Itami, anche se muove la sua critica a certi supermercati ed alle truffe che organizzano per rubarsi i clienti, ci da anche un esempio positivo di come si possa organizzare in modo redditizio ma onesto, la società dei consumi. Le idee di Hanako sono parenti strette di quell’approccio alla produzione tipico dei giapponesi, da cui è scaturita la cosiddetta “qualità totale”. Le nostre industrie ormai da qualche decennio l’hanno copiata proprio da loro e, magari, sarebbe bello se anche i nostri supermercati prendessero spunto da “L’onesto Goro” (alcuni ci provano già da tempo, ma in Italia si tratta spesso di slogan pubblicitari e basta).
Se vi è piaciuto questo “Supa no onna” , vi consiglio sinceramente di vedere anche gli altri splendidi lavori di Itami Juzo, come “Tampopo”, “Ososhiki” (Il funerale), “Marusa no onna” (Taxing woman) o “Mimbo no onna” (La donna contro il racket dell'estorsione).

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Nota di Cignoman: vorrei ringraziare Tyto per l'ottimo lavoro come traduttore e recensore; questa è la sua prima traduzione per Asian World e spero che resterà con noi a lungo e ci regalerà altre traduzioni. Al momento sta lavorando a "Daibyonin" a.k.a. "The Last Dance" di Itami Juzo (1993) e siccome sono anche io un fan del regista (Tampopo è stato uno dei primi film giapponesi che ho visto da bambino) non posso che appoggiarlo completamente e gioire :South_Korea: .

Allega file  Supermarket.Woman(Supa.no.onna).AsianWorld.zip (42.4K)
Numero di downloads: 64

VERSIONE 1,17



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Messaggio modificato da Cignoman il 29 January 2011 - 12:53 PM
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 foto Tsui Hark 29 Jan 2011

Citazione

Vorrei ringraziare Tyto per l'ottimo lavoro come traduttore e recensore; questa è la sua prima traduzione per Asian World e spero che resterà con noi a lungo e ci regalerà altre traduzioni.

Applauso di incoraggiamento clap: :South_Korea: Bravo!
Non è il mio genere di film però. Sorry
Messaggio modificato da Tsui Hark il 29 January 2011 - 01:13 PM
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 foto _Benares_ 29 Jan 2011

Divertentissima commedia tutta giapponese sui tic e le manie dei giapponesi al supermercato con una sempre ottima Myiamoto Nobuko.
Ottima scelta!
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 foto battleroyale 29 Jan 2011

Grazissime!

Itami è un genio! Me lo vedo più che volentieri! :South_Korea: :South_Korea: :Japan:

Ps: Bisogna correggere l'anno in home :China:
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 foto Shimamura 29 Jan 2011

Grazie mille!
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 foto Picchi 29 Jan 2011

Grazie Tyto, grazie Cigno! Non conosco il regista ma sembra un film molto carino. :South_Korea:

La trama non l'ho voluta leggere tutta per non rovinarmi la visione del film :South_Korea:
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 foto Cignoman 29 Jan 2011

Visualizza MessaggioPicchi, il 29 January 2011 - 02:14 PM, ha scritto:

Non conosco il regista


QUESTA È UNA LACUNA DA COLMARE ! ! ! Io comincerei da "Tampopo" e "The Funeral"! Riconoscerai un attore di "Departures".
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 foto battleroyale 29 Jan 2011

Che bello "Tampopo"! :South_Korea: :South_Korea:
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 foto Nosferatu 29 Jan 2011

Ho adorato Tampopo alla follia, troppo bello!
Sono contentissimo di questa traduzione, quindi ringrazio molto calorosamente!
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