Per chi non si è perso un documentario sulla Shoah, questo è un film imprescindibile perché ben poco si è visto sul genocidio in Cambogia da parte dei Khmer rossi (io ho visto il terribile museo a Phnom Penh), e si capisce che esistano anche ben pochi filmati. Rithy Panh rimedia con plastici e pupazzi: che se sulle prima risultano stridenti, ma alla fine regalano il senso del film: coniugare Storia e politica con un senso più intimo della propria dolorosa (e toccante) vicenda personale. Grazie mille per questa preziosa traduzione.
0
9 risposte a questa discussione
1 utente(i) stanno leggendo questa discussione
0 utenti, 1 ospiti, 0 utenti anonimi