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[CINEMA] Film asiatici visionati di recente

 foto JulesJT 17 Feb 2016

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Sarusuberi: Miss Hokusai, di Keiichi Hara (GIAPPONE, 2015)

La storia della figlia del celebre pittore nipponico ma - più in generale - della sua famiglia.

Davvero una gradevolissima sorpresa. Lungometraggio pressoché convincente sotto tutti i punti di vista (comparto musicale a parte che - personalmente - ho trovato un filino anacronistico visto il periodo storico nel quale il film stesso è ambientato).
Character design meno ricercato (forse volutamente) ma tutto il resto è da bavetta istantanea.
Ben curato l'aspetto psicologico ed emotivo dei personaggi principali. Pellicola delicata, poetica e ricca di simbolismi.
Insomma, promosso a pieni voti. :Japan:
Messaggio modificato da JulesJT il 17 February 2016 - 09:54 AM
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 foto AsianPat 10 Jul 2016

My Beloved Bodyguard (2016) di Sammo Hung
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Sammo Hung torna dietro la macchina da presa a quasi vent'anni di distanza dalla sua ultima regia (Once Upon a time in China and America).
Com'è? Spiazzante. Ci si aspetta un film d'azione, ed invece è un film leggermente melò. Un film sulla vecchiaia. Ci si rende conto che gli anni sono passati anche per lui e che gli anni hanno un peso e riscuotono un tributo. Ci sono solo due scene d'azione, ma spaccano (letteralmente) di brutto. Rispondono alla domanda "ma se Po di Kung Fu Panda si incazzasse sul serio?? ". Qui potete vedere la risposta :em16: :em16:
Mi è piaciuto ma niente di eclatante.
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 foto Dan 03 Jun 2019

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Bokuto kitan (1960)
Prima riduzione del romanzo omonimo di Nagai Kafu dal criptico titolo traducibile come "Una storia insolita ad est del fiume Sumida", è un'interessante variante sul tema delle mondane giappe e sugli akasen (quartieri a luci rosse). In particolare, narra dell'avvicinamento tra O-yuki e Taneda. Quest'ultimo tenta di scrivere libri senza riuscirci, anche se si viene a conoscenza di un probabile passato da insegnante e di un'attuale situazione matrimoniale problematica. L'uomo finisce per passare più tempo con Yukiko che a casa... Le parti più riuscite sono quelle che in cui la
descrizione dell'ambiente e della relazione si tramuta in ritratti interiori senza patetismi, anzi molto sinceri, che riguarda non solo i protagonisti... Purtroppo, la side-story della madre ammalata non viene sviluppata (la scena della visita ormai inutile di lei è dilettantesca) e la recitazione sopra le righe della Yamamoto nel pre-finale è patetica; sono punti a sfavore che comunque non inficiano troppo due ore di film ben costruito e spesso ironico, con dei tratti da commedia. Un buon Toyoda. 7
Messaggio modificato da Dan il 03 June 2019 - 06:15 PM
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 foto fabiojappo 04 Jun 2019

Visualizza MessaggioDan, il 03 June 2019 - 06:13 PM, ha scritto:

Bokuto kitan (1960)
Grazie della segnalazione e di aver rivitalizzato il topic. Fa piacere rileggerti da queste parti.
Questo film lo voglio recuperare da quando vidi "Bokuto kitan" di Kaneto Shindo (del 1992)
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 foto Dan 11 Aug 2019

Preso agli ultimi saldi Eureka il set Early Hou Hsiao-Hsien, che raggruppa Cute Girl (1980), The Green, Green Grass of Home (1982) e The Boys from Fengkuei (1983), tutti da recenti restauri. Avevo già visto gli ultimi due, mentre mi mancava l'esordio dell'80. Come prevedibile, fa parte del periodo commerciale di Hou, una storiella d'amore flebile con canzoncine ridicole, doppiato male, etc. L'unico lato positivo sono un paio di situazioni da commedia riuscite e la campagna taiwanese in formato super panoramico, affascinante. 3
The Green, Green Grass non l'ho voluto rivedere, ché come matrice è molto simile, anche se un paio di punti sopra a Cute Girl. Il set vale comunque l'acquisto anche solo per Fengkuei, il primo capolavoro (o quasi) di Hou.

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Messaggio modificato da Dan il 11 August 2019 - 12:33 PM
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 foto JulesJT 28 Aug 2019

Visualizza MessaggioDan, il 11 August 2019 - 12:33 PM, ha scritto:

The Boys from Fengkuei (1983)

L'unico che meriti davvero l'acquisto... :em89:

Visualizza MessaggioDan, il 11 August 2019 - 12:33 PM, ha scritto:

Il set vale comunque l'acquisto anche solo per Fengkuei, il primo capolavoro (o quasi) di Hou.

Nuff said. :em66:
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 foto AsianPat 18 Mar 2020

God save Amazon Prime!
Non so se dietro alla scelta dei titoli che offre Prime ci sia una scelta oculata o un semplice caso nel recupero delle proposte, ma per l'amante del cinema orientale (o del sano Italiano anni 70/80, tra poliziotteschi e Bud & Terence...) è una vera manna di titoli di ogni genere.
Bisognerà aprire un thread apposito.
Conclusi i convenevoli, che film asiatici ho visionato di recente, per tornare al topic stesso?

Ho voluto dare un'opportunità ad un cinema a me sconosciuto: quello indiano.
Cresciuto a pane e action HongKong-chesi, con merende a base di chambara giapponesi, confesso di aver sempre avuto l'impressione del cinema indiano come di un qualcosa di molto alieno ai miei gusti, magari povero o ingenuo.
E quindi?
il caso vuole che partendo dalla ricerca di film di Hong Kong vengo incuriosito da alcune locandine di film indiani con protagonista un'attrice, di nome Rani Mukerji.
"Doh?!? Ci sono anche film indiani su Prime? Mai visto nulla di Bollywood... chissà com'è..."

Come si sa, la curiosità uccise il proverbiale gatto...

Hichki (2018)

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Trama:
Una ragazza con un fastidioso handicap neurologico, ma un cuore immenso, vuole disperatamente diventare insegnante inseguendo un sogno che ha fin da bambina.
L'unica scuola che le da un'opportunità gli affida una classe problematica da gestire...

Intendiamoci. La formula è quella dell'attimo fuggente (e anche un po' quella di GTO se vogliamo...), quindi professore che diventa un faro per gli studenti, ma la storia scorre molto, molto bene.
L'attrice ha una forte presenza scenica e trasmette attraverso lo schermo una vasta gamma emozionale che cattura fin da subito.

Dal racconto emergono diversi temi sociali, quali la suddivisione in caste e l'orgoglio, sia personale che di casta.

Ok, non sarà originale, ma cosa lo è al giorno d'oggi? Mi ha sorpreso e mi è piaciuto! Bello.

Chissà cosa altro ha fatto questa attrice...

MARDAANI (2014)
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Un poliziesco indiano?
Sì, un thriller poliziesco indiano.
Qui le cose si fanno dure.
Inconsciamente ho Chow Yun Fat con il canne mozze, lo stecchino e lo spolverino che aspetta dietro l'angolo ricordandomi che nulla può reggere il confronto con lui...

Trama:
Shivani, un ufficiale a capo dell'anti crimine, si trova ad indagare un traffico di minorenni dopo che l'amica di una sua nipotina è scomparsa dall'orfanotrofio...
L'indagine porterà la poliziotta a smascherare un importante traffico di droga e prostituzione minorile che coinvolge anche personaggi importanti.

Chow Yun Fat si mette tranquillo, in quanto qui siamo in un contesto molto lontano dall'heroic bloodshed.
Maurizio Merli mi guarda dritto negli occhi e si accende una siga, scuotendo la testa con aria sconsolata...

Questo poliziottesco indiano non è poi così male.
Sì, c'è un qualcosa del poliziesco all'italiana anni 70, con tutori della legge che prendono la giustizia nelle loro mani, e una cattiveria generale sottintesa di sottofondo nella storia che non ti lascia mai.
Ma è solo un accenno in quella direzione. Non ha il coraggio di prendere fino in fondo questa strada.
Dovrebbe esserci una sensazione di ansia per le sofferenze degli innocenti, un senso di disperazione e impotenza della protagonista, ma questo non viene a mio avviso trasmesso bene.
Questo perché a mio avviso il personaggio dipinto per la protagonista è sbilanciato verso un'eccessiva "perfezione". Fa praticamente sempre tutto giusto. Viene difficile empatizzare con il suo personaggio.
Nel finale si intravede il discorso del karma, e della punizione meritata. Un pestaggio catartico esemplifica benissimo questo tema.

Chiudendo, ha comunque un buon ritmo. Belle le poche scene d'azione ma la sensazione generale che mi ha lasciato è di un qualcosa di embrionale...

ma dai?! han fatto il 2?
eh sì...

MARDAANI 2 (2019)
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Trama:
Shivani viene spostata di regione e stavolta avrà a che fare con un sadico serial killer che rapisce e stupra giovani studentesse universitarie, che prenderà di mira anche lei.

Qui le cose si fanno decisamente diverse.
Chow Yun Fat accende una siga a Maurizio Merli e un ghigno soddisfatto compare sui loro volti.

Il film ha un tono decisamente più cattivo e sanguigno.
Il cattivo diventa un vero e proprio Joker per il batman rappresentato da Shivani.
La narrazione si fa più serrata e più cupa. Le vicende iniziano ad appassionare, come se avessero strappato un velo metaforico che le separavano dallo spettatore.
La sensazione generale è quella di un film più adulto e completo, che osa di più.
Le scene del crimine sono efferate e gli scontri tra i personaggi, sia verbali che fisici, sono esplosivi.
Tornano i temi sociali. Viene affrontato il tema della donna sottoposta nella società indù e viene lanciato un forte messaggio nel film sia nella figura di Shivani sia dalla figura di Shivani.

Mi è piaciuto molto più del primo.

Conclusioni finali...
Il mio approccio (confesso ignorante) al cinema indiano è stato positivo.
Su quel genere di cinema a me più congeniale, si è difeso bene per il momento.
E' vero che se non fosse stato per l'amore a prima vista verso l'attrice, forse non avrei concesso il beneficio del dubbio, ma tutto sommato mi sono molto divertito, soprattuto con Hichki che è stata una piacevolissima sorpresa.

Qualcuno che segue questo cinema ha qualche titolo da consigliare?

P.S: scordavo di segnalare che i titoli visionati erano in lingua originale con sottotitoli in inglese...
Messaggio modificato da AsianPat il 18 March 2020 - 07:58 PM
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 foto Kiny0 10 May 2020

Grazie alla pagina Instagram del River to River Florence Film Festival ho scoperto per caso un film indiano molto interessante, presente nel catalogo di Netflix (in v.o.s.).

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Badla di Sujoy Ghosh (India, 2019, thriller). Basato sul film "Contratiempo" (The Invisible Guest, Spagna, 2016) scritto e diretto da Oriol Paulo.

Una giovane imprenditrice si trova in una stanza d'albergo chiusa a chiave accanto al corpo esanime del suo amante. Nella speranza di trovare delle risposte, la donna ingaggia un prestigioso avvocato.

Thriller riuscito: ben strutturato, ti lascia sulle spine fino all'ultimo secondo. Tanti i colpi di scena e buone le prove attoriali.
Messaggio modificato da Kiny0 il 10 May 2020 - 10:38 PM
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 foto Kiny0 22 Dec 2021

Sir - Cenerentola a Mumbai (di Rohena Gera, con Tillotama Shome, Vivek Gomber, Geetanjali Kulkarni, Ahmareen Anjum, Rahul Vohra) India, 2018, Drammatico, 95'.

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Ratna lavora come domestica per Ashwin, erede di una ricca famiglia di Mumbai. Lui possiede tutto, ma è disilluso sul futuro; lei invece non possiede nulla ma è piena di speranza e lotta per i suoi sogni. I loro due mondi così distanti si avvicineranno, facendo emergere sentimenti inaspettati ma le barriere tra di loro sembrano insormontabili.

Disponibile in esclusiva su RaiPlay.
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