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Referendum del 12 e 13 giugno


92 risposte a questa discussione

#1 asturianito

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Inviato 03 June 2011 - 06:53 PM

Come probabilmente saprete, tra una decina di giorni in Italia si terranno dei referendum (il plurale forse è referenda) abrogativi sui temi dell'acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento, o così almeno si dice nell'uso comune quando ci si riferisce a questi referendum.
Riportare qui i quesiti mi sembra un po' inutile, primo perché si trovano anche su wikipedia, secondo perché per capirli bisognerebbe leggere anche decreti articoli commi di cui sono infarciti.

Confesso di avere le idee tutt'altro che chiare. Per quanto cerchi di leggere e informarmi (non che lo faccia 24 ore su 24) alla fine mi mancano molte conoscenze di base per capire bene i problemi oggetto del contendere; non solo, sembra quasi impossibile capire cosa succede votando sì o votando no, perché tutta la campagna pro o contro è affidata a slogan sensazionalistici che "uccidono" le ragioni: ad esempio, si dice che bisogna votare sì perché l'acqua resti un bene pubblico, ma l'acqua è già un bene pubblico e la parte del Decreto Ronchi che regolamenta la gestione dei servizi idrici, e che i pro-referendum vorrebbero cancellare, lo riafferma una volta di più. Quindi la ragione del sì qual è?


Voi ci avete capito qualcosa? :em62:
Fino adesso sono abbastanza sicuro che ai primi due quesiti (acqua) metterò un no;
sul terzo (nucleare) sarei portato a mettere un sì, ma se con l'abrogazione oltre alle centrali viene segata pure la ricerca sull'energia nucleare, allora sono di parere opposto;
il quarto è quello del legittimo impedimento e boh... mi pare una cosa di strettissima attualità e di lotte per il potere abbastanza miserevoli.

:em41:
Non si possono prendere quattro gol contro aversari
che passano tre volte nostra metà campo. (V. Boskov)


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#2 ziadada

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Inviato 04 June 2011 - 10:55 AM

Provo a raccontarti quello che so sulla questione dell'acqua:
attualmente la gestione del servizio idrico integrato (acquedotti/fognatura/depurazione) è gestita sulla base di ambiti territoriali omogenei (ATO) che hanno affidato o devono affidare il servizio ad un gestore unico. La norma che il primo quesito prevede di abrogare dice che il servizio (qualificato tra i servizi pubblici economici, cioè potenzialmente remunerativi) può essere affidato a soggetti completamente privati, o a società pubblico-private, ma non a soggetti interamente pubblici. Il secondo quesito propone l'abrogazione della norma per cui la tariffa pagata per il servizio deve remunerare gli investimenti del gestore. Questo vuol dire ad esempio che in territori difficili, l'implementazione delle reti idriche, se si fa, rende la tariffa dell'acqua carissima, oppure non si fa perché è antieconomica: il gestore delle reti (privato o pubblico-privato) vende il suo servizio e deve fare profitto. Se abiti in un nucleo isolato l'acqua non te la porto perché non rientro nell'investimento.
Anticamente (quando ziadada era piccola, per dire) quelli che ora si chiamano "servizi pubblici locali di rilevanza economica", nettezza urbana, trasporti pubblici, acquedotto, fognatura, ecc. erano usualmente affidati ad aziende municipalizzate, cioè interamente pubbliche, la cui vocazione era prestare un servizio, non fare profitti. Per dire, a Genova tutti gli studenti della scuola dell'obbligo avevano la tessera dell'autobus gratis. L'onere economico era a carico della collettività, così per l'acqua, la spazzatura ecc. Poi si è dato corso alle privatizzazioni. La cosa curiosa è che la comunità europea sta cominciando a pensare che le municipalizzate erano meglio...
"So you believe in ghosts, do you sergeant?"
"I believe in God the Father, God the Son and the sidhe ridin' the wind."

#3 Nataku

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Inviato 04 June 2011 - 01:47 PM

vota si a tutto e nn sbagli sicuro
ammesso che tu nn voglia far guadagnare gente che ti da un bene vitale come l'acqua, che tu nn voglia cche sia un privato a decidere quel che fare con la NOSTRA acqua, che tu nn voglia che suddetta acqua sia inquinata da acqua pesante, xche c'è una centrale nucleare che fa casino (e questo è il male minore); ed infine se nn vuoi che il beneamato nanerottolo faccia cio che cazzo lo pare (piu di quello che sta gia facendo)

il tutto riassumibile in: se nn vuoi che ci tolgano la liberta si vivere sani fisicamente e mentalmente.
Il mio blog
Il brāhmana Dona vide il Buddha seduto sotto un albero e fu tanto colpito dall'aura consapevole e serena che emanava, nonché dallo splendore del suo aspetto, che gli chiese:
– Sei per caso un dio?
– No, brāhmana, non sono un dio.
– Allora sei un angelo?
– No davvero, brāhmana.
– Allora sei uno spirito?
– No, non sono uno spirito.
– Allora sei un essere umano?
– No, brahmana, io non sono un essere umano [...]
– [...] E allora, che cosa sei? [...]
– [...] Io sono sveglio. »[/size]

Cos'è dunque questo nulla? Come si può descriverlo se è indicibile? Il buddhismo ricorre alla metafora dell'onda. Un'onda non cade dall'acqua dall'esterno, ma proviene dall'acqua senza separarsene. Scompare e torna all'acqua da cui ha tratto origine e non lascia nell'acqua la minima traccia di sé. Come onda si solleva dall'acqua e torna all'acqua. Come acqua esso è il movimento dell'acqua. Come onda l'acqua sorge e tramonta, e come acqua non sorge e non tramonta. Così l'acqua forma mille e diecimila onde e tuttavia resta in sé costante e immutata.

Così rispose ad un tale che sosteneva che non esistesse il movimento: si alzò e si mise a camminare" (Diogene)
Antico proverbio cinese:
"quando torni a casa picchia tua moglie, lei sa perchè".

#4 Cignoman

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Inviato 04 June 2011 - 02:00 PM

Nataku, farò come dici.

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#5 Nataku

    L'Estinto

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Inviato 04 June 2011 - 02:10 PM

tra l'altro, se nn dovesse andare in porto il referendum( e tanto sara visto che siamo italiani e facciamo discretamente schifo come popolo)
gia immagino la societa privata di acqua che fa tangenti per far passare acque nn controllate ecc...
(xche finche la cosa è pubblica, puo darsi che qualche impiegato si impunti ecc ecc... ma quando è tutto privato, basta pagare il dirigente del laboratorio di analisi, lui mette la firma sul certificato e via...da precisare che io posso cmq farmi un analisi privata, ma saprebbero farmi tacere)

ma come ho detto parole sprecate.. tanto la gente preferira andare al mare; mi spiace per me (superegoista e me ne vanto, e poi manco tanto mi spiace ho un osmotizzatore che fa l'acqua come dico io...) quelli che vanno al mare invece che a votare, possono anche morire col batterio killer costruito artificialmente e fatto piovere volutamente....
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– No, brahmana, io non sono un essere umano [...]
– [...] E allora, che cosa sei? [...]
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#6 Shimamura

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Inviato 04 June 2011 - 02:47 PM

Nataku ha ragione sull'acqua...
come si può votare no?
Passi il primo dei due, dove una concezione liberista potrebbe anche giustificarlo, ma il secondo? :em41:
il secondo dice che se tu hai in concessione un servizio, ma lo gestisci a cazzo di cane e offri un servizio quindi di merda, non devi comunque preoccuparti perché tanto avrai un 7% di guadagno assicurato, indipendentemente dalla qualità del tuo operato!!!!
Cioè trattasi di furto autorizzato sulle spalle di chi paga la bolletta, che quel 7% dovrà rimetterecelo anche senza avere in cambio un buon servizio!!!

Suol nucleare meglio rinviare le centrali ad un futuro migliore, quando davvero si sarà capaci di gestirle, ed investire piuttosto in altri settori di energia rinnovabile (sole e vento)

Il terzo non ha senso in un paese liberaldemocratico come il nostro, dato che tali forme di immunità esistono solo nei paesi dove vige la dittatura e non altrove (non esistono di certo in USA, UK, Francia, Germania, né in Giappone...)
Bene ha fatto Napolitano a chiedere che la propria carica non venisse inclusa tra quelle che beneficiano di 'sta porcata!

Messaggio modificato da Shimamura81 il 04 June 2011 - 03:16 PM

Hear Me Talkin' to Ya




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AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
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#7 fabiojappo

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Inviato 04 June 2011 - 03:11 PM

Visualizza MessaggioNataku, il 04 June 2011 - 01:47 PM, ha scritto:

vota si a tutto e nn sbagli sicuro
Sì !

#8 asturianito

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Inviato 04 June 2011 - 04:35 PM

Visualizza Messaggioziadada, il 04 June 2011 - 10:55 AM, ha scritto:

Il secondo quesito propone l'abrogazione della norma per cui la tariffa pagata per il servizio deve remunerare gli investimenti del gestore. Questo vuol dire ad esempio che in territori difficili, l'implementazione delle reti idriche, se si fa, rende la tariffa dell'acqua carissima, oppure non si fa perché è antieconomica: il gestore delle reti (privato o pubblico-privato) vende il suo servizio e deve fare profitto. Se abiti in un nucleo isolato l'acqua non te la porto perché non rientro nell'investimento.
No, un attimo. L'ente pubblico (ATO o consorzio di bonifica) è proprietario dell'acquedotto e lo rimane. Questo pubblico è obbligato a chiamare come gestore un privato, che può diventare gestore per una quota compresa fra il 100% o il 40%. Il privato viene scelto tramite una gara: la falla più grossa del Decreto Ronchi è che non fissa i termini della gara, si presume appalto, comunque non licitazione privata, cioè non è che io pubblico posso chiamare un mio amico privato e dirgli "fai come vuoi". Insomma il concetto, da come ho capito io, è che pubblico e privato devono stipulare un accordo con delle regole ben precise (che però, cribbio, bisognava scrivere nel decreto, che legge è se non ci sono le regole!), il privato si fa i suoi conti, se gli conviene bene, se no lascia perdere, non può dopo qualche anno rifiutarsi di adempiere agli impegni presi. L'ipotesi che hai fatto alla fine dovrebbe essere un illecito e come tale punibile.

Citazione

quelli che ora si chiamano "servizi pubblici locali di rilevanza economica", nettezza urbana, trasporti pubblici, acquedotto, fognatura, ecc. erano usualmente affidati ad aziende municipalizzate, cioè interamente pubbliche, la cui vocazione era prestare un servizio, non fare profitti.
Questo è un concetto sacrosanto, che però in Italia ha assunto delle forme a dir poco perverse.



@Nataku: okay, voglio pensare che tutte le catastrofi che hai scritto siano possibili; ma allora sono già possibili, perché anche se vince il sì, nulla vieta a un sindaco o a una provincia di affidare la gestione dell'acqua al privato. Era possibile prima come è possibile adesso. Infatti i referendum non chiedono se vuoi l'acqua pubblica o privata, anche se i promotori del referendum cercano di far passare questo messaggio. Fasullo. Almeno questo credo di averlo capito.



Visualizza MessaggioShimamura81, il 04 June 2011 - 02:47 PM, ha scritto:

il secondo dice che se tu hai in concessione un servizio, ma lo gestisci a cazzo di cane e offri un servizio quindi di merda, non devi comunque preoccuparti perché tanto avrai un 7% di guadagno assicurato, indipendentemente dalla qualità del tuo operato!!!!
Ottima obiezione. Però a quel punto il proprietario della rete interviene. No? Sarò ingenuo...
Il 7% è tanto, veramente tanto, è una cifra che ho già letto anche altrove ma non capisco da dove salta fuori. Rimane tanto.
Comunque funziona già da più parti come hai descritto.

Mi dici, se lo sai, in USA e Germania come funziona? Non ho ancora trovato risposte soddisfacenti.
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#9 Nataku

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Inviato 04 June 2011 - 07:21 PM

nulla lo vieta, ma nemmeno lo tutela...
nn so se ti è chiaro il concetto...
cmq spero che se è come ho detto, il nostro avvocato possa confermarlo....
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– No, non sono uno spirito.
– Allora sei un essere umano?
– No, brahmana, io non sono un essere umano [...]
– [...] E allora, che cosa sei? [...]
– [...] Io sono sveglio. »[/size]

Cos'è dunque questo nulla? Come si può descriverlo se è indicibile? Il buddhismo ricorre alla metafora dell'onda. Un'onda non cade dall'acqua dall'esterno, ma proviene dall'acqua senza separarsene. Scompare e torna all'acqua da cui ha tratto origine e non lascia nell'acqua la minima traccia di sé. Come onda si solleva dall'acqua e torna all'acqua. Come acqua esso è il movimento dell'acqua. Come onda l'acqua sorge e tramonta, e come acqua non sorge e non tramonta. Così l'acqua forma mille e diecimila onde e tuttavia resta in sé costante e immutata.

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