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[RECE] Beyond the years

 foto lordevol 29 Mar 2008

BEYOND THE YEARS – Al Di Là Degli Anni

Immagine inserita

Corea, 2007

Regista / Director IM KWON-TAEK
Sceneggiatore / Screenwriter Lee Cheong-joon
Fotografia / Photography Jung Il-sung
Interpreti / Cast Yang Bang-ean, Cho Jae-hyun, Oh Jeong-hae,Ryu Seung-ryong, Oh Seung-eun, Im Jin-taek, Jang Min-hoIm Jin-taek, Jang Min-ho


Sinossi
Dong-ho è in cerca della sorellastra cieca e cantante di pansori Song-hwa. Il suo sogno è quello di ritrovarla per poter finalmente vivere con lei l'amore che il patrigno prima e le difficoltà economiche poi hanno reso impossibile per anni. Nella sua ricerca si reca in una taverna nei pressi del villaggio di Seonhak. Qui incontra un suo vecchio rivale, Yong-taek, col quale si lascia andare al flusso dei ricordi, ripercorrendo le tappe del suo amore frustrato dal 1956 al 1982.


Presentazione critica - di Alessandro Baratti

Imprevedibilmente nel 1993 "Seopyeonje" (novantatreesimo film di Im Kwon-taek, presentato nella passata edizione del Samsung Korea Film Festival) riscuote uno strabiliante successo di pubblico, richiamando in sala – per la prima volta nella storia del cinema coreano – più di un milione di spettatori. A sorprendere non è soltanto l'affluenza "hollywoodiana", ma soprattutto la peculiarità che, nonostante non ci siano attori di richiamo e la tematica (l'arte tradizionale del pansori) sia apparentemente lontana dalla modernità, moltissimi giovani affollano le sale in cui si proietta la pellicola, testimoniando forte interesse per le radici culturali locali. Quattordici anni dopo, al suo centesimo film, il settantunenne Im ci riprova con "Beyond the Years".

Nel frattempo le sue opere sono state invitate ("Chunhyang") e premiate ("Chihwaseon") a Cannes e il suo status di Maestro è stato ufficialmente riconosciuto in patria e all'estero, creando attorno alla sua figura un alone di venerazione. È difatti innegabile che, nel corso degli anni, Im sia riuscito a portare sullo schermo la cultura coreana nelle sfaccettature più nascoste e nella dimensione più viscerale (emblematico in questo senso il respiro naturalistico dei suoi film). Ed è altrettanto indubbio che, a partire dagli anni Settanta (la produzione precedente è da ascrivere sostanzialmente al cinema d'intrattenimento), Im abbia saputo elaborare uno stile cinematografico sorvegliato e ultrapersonale, tutto giocato sulle asprezze formali, sull'iscrizione delle figure umane nei paesaggi e su una temporalità brusca e spiazzante.

"Beyond the Years", si diceva, è una sorta di sequel di "Seopyeonje", anche se Im, nel proposito di salvaguardare l'integrità spettacolare del suo ultimo film, lo ha ripetutamente smentito, affermando trattarsi di due pellicole completamente differenti. In realtà non è così: i due film dialogano continuamente, persino contraddicendosi, e tra i numerosi motivi di interesse va annoverata anche questa discrepanza che conferisce sapore "rashomoneggiante" al dittico, proiettando il ricordo in una dimensione soggettivamente manipolatoria. Anche la fonte letteraria è più o meno la stessa: se "Seopyeonje" era tratto dai due romanzi brevi ("Sopyonje" e "The Light of Pansori") di Lee Cheong-Joon, "Beyond the Years" è tratto dal terzo e ultimo racconto sul pansori dello stesso Lee, "The Wanderer of Seonhak-Dong", considerato da Im il più difficile da portare sullo schermo. A cambiare profondamente è invece la prospettiva memoriale: a differenza di "Seopyeonje", "Chun nyun hack" si concentra sull'amore impossibile dei due fratellastri Dong-ho (Jo Jae-hyun) e Song-hwa (Oh Jeong-hae, la stessa interprete di "Seopyeonje"), sottoposti a vessazioni di ogni genere dal padrino Yoo-bong (Im Jin-taek) per progredire nell'arte del pansori. Finché un giorno Dong-ho, esasperato ed umiliato, fugge via per vivere la sua vita, lasciando l'amata Song-hwa tra le grinfie del sempre più incarognito Yoo-bong. Se nel film precedente ad essere analizzato era il dissidio arte-vita, con tutte le rinunce e i sacrifici del caso, in "Beyond the Years" sono le strazianti risonanze sentimentali ad emergere, illuminando la materia già trattata da un altro punto di vista, quello dell'amore mortificato.

Il meccanismo narrativo è pressappoco il medesimo: alla ricerca di Song-hwa, Dong-ho si reca in una taverna vicina al villaggio di Seonhak, dove alcuni anni prima aveva soggiornato insieme al patrigno e alla sorellastra. Il paesaggio è irrimediabilmente deturpato, la taverna è in rovina e il pino secolare su cui le gru si posavano nei giorni di sole sta morendo, ma il suo antico rivale Yong-taek (anch'egli infatuato di Song-hwa) è ancora lì. L'incontro con questi è l'occasione per scatenare un vortice di ricordi in cui ciascuno dei due, scavando nella memoria, svela all'altro particolari toccanti e dolorosi. La loro rivalità si converte involontariamente in intimità e, sovrapposte e confuse, le loro reminiscenze rievocano la figura dell'amata in un finale di irrealistica musicalità.

Im al cento per cento, insomma: nessuna concessione alla linearità, prepotenti e maestosi squarci paesistici e performance di pansori in quantità ortodosse. Piano sequenza umanamente impossibile da dimenticare: un'inquadratura di quasi tre minuti in cui Song-hwa, circondata da un paesaggio brullo e biancheggiante, canta la disperazione della separazione a Dong-ho che sta per trasferirsi in Medio Oriente per lavoro. La macchina da presa, lentissima, si avvicina ai due innamorati seduti sull'erba, ruotando loro attorno e avvolgendoli in uno struggente abbraccio visivo. Presentato Fuori Concorso alla 64ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

http://www.koreafilm...kwon_teak&l=ita

Grazie a mizu76 per aver fatto la revisione e per aver chiamato l'autore dell'articolo per chiedere il permesso di usarlo qui su AW.
Alessandro Baratti, scrive per Gli Spietati, ed è stato uno dei curatori del catalogo del Korea Film Fest di Firenze 2008 insieme a Paolo Bertolin e Andrea Bellavita.


P.S. Avendo prestato il DVD, non ho i sottotitoli da dare ai modertori, chiedo al prince o al mizu di spedirli se loro li avessero conservati. O altrimenti, fatevi la bocca con questa bellissima presentazione e a breve provvederò a spedire i subs.

Ore!





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Wangsimni
Genealogy
Mismatched Nose
Mandala
Village of Haze
Kilsodeum
Ticket
Surrogate Mother
Sopyonje
The Tae Baek Mountains
Festival
Chunhyang
Raging Years
Hanji









Sottotitoli





ATTENZIONE
Questo titolo è ora reperibile nei migliori negozi e store-on line.
Asian World si prefigge la promozione e la diffusione della cultura cinematografica asiatica.
Per questo motivo i sottotitoli relativi a questo film sono stati ritirati.
Supporta anche tu il cinema asiatico, acquistando questa pellicola in dvd.

Beyond The Years - Al Di La' Del Tempo


Messaggio modificato da creep il 04 December 2014 - 12:01 PM
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 foto paolone_fr 29 Mar 2008

...grandissimi tutti e quattro: un urrà per il prince, il lord, la vestale e il mizu. Onore al emrito per averlo portato qua, dopo che al Korea Film Festival!!!
:em15:

...il film lo vidi a Venezia e me lo ricordo come uno di quelli che mi sono piaciuti di più. QUI il mio vecchio commento, ancora valido...
:em66:
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 foto princerick 29 Mar 2008

Ottimo film che ho apprezzato maggiormente durante la traduzione dei sub
Debbo dire che la scelta di Im Kwon-Taek di fare un film del genere avendo gia' un predecessore cosi' pesante alle spalle e' stata coraggiosa
Indubbiamente sono due film assolutamente collegati, che ne dica il regista
Tecnicamente e' veramente un gran film, dei piani sequenza bellissimi, una regia molto classica ma veramente elegante, fotografia semplice ma efficace, grandissimo ritratto di una Corea che sembrerebbe impermeabile al progresso
Pero' e' un film piu' interessante che emozionante, se con seopyeonje il pansori era un canto pieno di dolore, carico di sentimenti, in beyond the years ha piu' un valore di contorno nella trama
E' proprio l'anima del film ad essere piu' fredda rispetto al primo pansori
Rimangono due ottimi film, ma senza dubbio Seopyeonje trae forza da un finale struggente (una delle scene piu' indimenticabili del cinema coreano) che lo rende un gradino superiore a beyond the years

per i sub, credo dovete aspettare un paio di giorni forse, abbiamo qualche problema tecnico
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 foto lordevol 29 Mar 2008

Visualizza Messaggioprincerick, il Mar 29 2008, 04:55 PM, ha scritto:

Ottimo film che ho apprezzato maggiormente durante la traduzione dei sub
Oh, si!
L'avevo visto alla mostra del cinema di Venezia e non mi aveva detto proprio niente.
Poi, studiando approfonditamente i difficilissimi sottotitoli, mi ha commosso.
Proprio non riesco più a leggere quelle ultime tre battute :em66:

Secondo me rende di più sulla carta che non sul video.

Rimane comunque un film degno, forte.

E' un peccato il non aver potuto parlare direttamente col regista di ogni mia curiosità stile "feticcio", inerente alle problematiche e la volontà di girare un remake che non è un remake, un seguito che non è un seguito.
Insomma - visto come ha risposto ai giornalisti alle domande dirette sull'argomento - io lo prenderei a randellate finchè non sputa veramente il rospo!

Decisamente, dopo il precedente pansori, era impossibile arrivare a quegli stessi livelli di intimità e sorpresa. Ma restano davvero alti.
Una conferma.

Ma il dubbio rimane: meglio vedere questo o rivedere “Seopyeonje”?
Messaggio modificato da lordevol il 29 March 2008 - 05:27 PM
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 foto paulus35 29 Mar 2008

Imperdibile!
GRAZIE :em21:
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 foto François Truffaut 29 Mar 2008

Film splendido, già commentato nel topic dedicato alla Mostra.
Lo rivedrò con immenso piacere. :em06:
Un grazie a tutti e quattro. :em21:
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 foto _Benares_ 29 Mar 2008

Grazie a tutto il team!
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 foto elgrembiulon 30 Mar 2008

sapete quanto apprezzo...grazie!!!!!!!!!!!!! :em21: :em06: :China:
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 foto shinji80 30 Mar 2008

seppur non l' ho visto, la presentazione/recensione di lord mi ha fatto venire i brividi, grazie per le emozioni che mi date :em66: :(
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