hammer quinlan, il 18 July 2013 - 09:45 PM, ha scritto:
Mbah, uno dei film più belli che abbia visto negli ultimi tempi. Capolavoro grosso, e come qualcuno dice è difficile spiegare a parole il perchè questo film è così pregno di tutto. Ma poi quali parole? Il film stesso non si serve delle parole, semi-muto, piuttosto di suoni e immagini. Cinema vero, fango, pioggia, nebbia e pioggia.
Ho alcune curiosità da soddisfare, sperando che qualcuno abbia voglia di parlarne:
- la luce: in vari punti della pellicola si vede come certe luci siano fortemente luminose (ad esempio nella sequenza dell'interrogatorio all'ambulante o sul finale quando la mdp sale lentamente verso il volto dell'uomo). Ecco, questo effetto della luce è voluto dal regista o è solo un effetto collaterale di materiale cinematografico scadente?
- il finale, non ho ben capito. La macchina dell'assassino si è schiantata contro un albero? Ma quando è avvenuto ciò? Il poliziotto dice "non molto tempo fa" che è molto vago. E dice che stava guidando come se fosse inseguito... ma da chi?
- nei credits alla fine compare "Konsultant: Tarr Bela". Beh, non mi stupisce certo il suo nome in questo film, ma Konsultant in ungherese cosa significa? cioè a che ruolo corrisponde il suo operato per questo film?
p.s. un grazie che trascende la realtà a bowman per: 1. avermi fatto scoprire questo capolavoro; 2. averlo tradotto. ma lui lo sa che gli devo tanto e non faccio altro che ringraziarlo!
Be', se nessuno si deciderà a pubblicare il film in DVD al primo punto sarà difficile rispondere (qui c'è una petizione per la sua pubblicazione
http://www.petitions...ns/szurkuletDVD) per quello che riguarda Bela Tarr sicuramente si riferisce a una
consulenza, ma quale sia non è dato saperlo.
Sul finale, be' credo che
BadGuy parlando di
sconfitta (personale ed universale insieme) abbia catturato l'essenza del film; macchina, porcospini, disegni... sono solo oggetti buoni a mettere in luce (questa sì visibile a prescindere dalla qualità video) l'impossibilità di trovare un colpevole nella metamorfosi continua dei personaggi - la sequenza della bambina e del cioccolato è di un'ambivalenza devastante e una delle scene di maggiore violenza che mi sia capitato di vedere - in un disfacimento quasi kafkiano
"Con una luce fortissima si può dissolvere il mondo. Davanti a occhi deboli si solidifica, davanti a occhi ancora più deboli ha i pugni, davanti a occhi ancora più deboli diventa pudico e sfracella colui che osa guardarlo."
Grazie a te per avermi fatto venir voglia di rivederlo!