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Paju

BeFRee/1cd

Titolo originale: 파주 (Paju)

Regia: Park Chan-ok

Nazione: Corea del Sud
Anno: 2009
Genere: Drammatico
Durata: 111'

Interpreti: Lee Seon-gyoon, Seo Woo, Sim I-yeong, Kim Ye-ri, Son Kang-gook, Kim Ja-yeong, Lee Kyeong-yeong, Kim Bo-kyeong, Lee Bong-gyoo

Trama: Braccato dalla polizia, il giovane militante di sinistra, Kim Joong-sik, si rifugia da un'amica che è stata anche il suo primo amore. Mentre i due si lasciano travolgere dalla passione, il bimbo della donna, lasciato temporaneamente incustodito, è vittima di un terribile incidente.
A causa di questo triste avvenimento, Joong-sik deve lasciare la casa e Seoul e si trasferisce in un paese di campagna, a pochi chilometri dalla capitale, chiamato Paju...

Commento: Paju è una piccola città a nord-ovest di Seoul a un tiro di schioppo dalla Corea del Nord. Oggi è stata trasformata in una sorta di comunità di artisti con l'amministrazione che cerca di attirare editori et similia. Il film Paju, però, si svolge qualche anno prima, tra il 1995 e il 2003. La città che vediamo è in un momento di passaggio, non più zona rurale ma non ancora trasformata in area urbana, in cui il piano di sviluppo attira speculatori, malavitosi e stravolge la vita dei residenti...

...Paju racconta la complicata relazione fra una ragazza e suo cognato, una relazione che non è semplicemente una storia d'amore. Le vite di queste due persone vengono sconvolte da strani incidenti. L'uomo, Joong-shik (Lee Seon-gyun), è oppresso dal senso di colpa per un tragico evento accaduto a casa della sua amante nel 1995. Qualche mese dopo si trasferisce a Paju dove sposa una donna del posto, Eun-su (Shim I-young). La sorella della donna, Eun-mo (Seo-woo), che vive con loro, è però istintivamente diffidente nei confronti del loro nuovo cognato. Poco tempo dopo un altro incidente affligge la vita della famiglia innescando una reazione a catena fatta di traumi, sensi di colpa, confusione e alla fine, sospetto.

Ci sono voluti sette anni a Park Chan-ok per completare la sua seconda fatica, dopo il pregevole debutto con Jealousy Is My Middle Name (2002), anche quello un film sul tormentato universo emotivo di personaggi dilaniati da sentimenti contrastanti. La firma della regista è immediatamente riconoscibile anche in Paju, ma quest'ultimo ha un respiro più ampio, una maggiore complessità e, secondo me, una maggiore maturità artistica. È, senza alcun dubbio, uno dei migliori film coreani del 2009.

Uno dei suoi punti di forza è certamente l'intenzionale oscurità della struttura narrativa. Quest'ultima infatti è composta da un susseguirsi continuo di salti temporali che replicano il modo disordinato con cui la mente organizza i ricordi dolorosi. Dare un senso a questo disegno è una sforzo mentale che viene ampiamente ripagato dalla qualità della pellicola...
...Questo è un film dove nessun personaggio possiede una visione globale e una conoscenza completa di quello che è successo; ogni evento viene interpretato sotto una luce diversa, creando un interessante intreccio e una stimolante complessità nei rapporti sentimentali dei protagonisti...

...L'altro punto di forza di Paju è sicuramente il puro piacere cinematografico che si prova nel guardarlo...
...Il merito è certamente del direttore della fotografia, Kim Woo-hyung, che, in passato, ha collaborato con registi del calibro di Im Sang-soo e Jang Sun-woo.
Da rilevare anche l'ottima perfomance degli attori, in particolare della giovanissima Seo-woo. Anche se non è proprio una debuttante, aveva infatti già ricevuto un paio di premi per il suo ruolo in Crush And Blush, questo film rappresenterà sicuramente il suo trampolino di lancio per il successo...

Darcy Paquet da Koreanfilm.org

Filmografia del regista: (con eventuali rimandi alle release di Asian World)

Jealousy Is My Middle Name (2002)

Paju (2009)

 Paju.ITA.AW.zip (38.84K)
Numero di downloads: 157

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Messaggio modificato da mizushima76 il 14 February 2013 - 12:43 PM

Potenziale filmone!
uno dei coreani che più attendevo!
Grazie!

Grande. Lo aspettavo con ansia. Grazie per i sub ultraveloci. Lo prendo e poi voto. Speriamo in un bel finale

Si trascina avanti stanco e sofferente come i suoi personaggi. Bella la fotografia, però mi è parso uno di quei lavori in cui c'è più attenzione per la forma che per la sostanza. Non è il mio genere

Comunque grazie Mizu per le proposte interessanti

Bellissimo e di impatto, ma come spesso accade a certo cinema coreano, prolisso. Il finale, comunque, ristabilita le cose e strugge e le case diroccate ricordano "Still Life".

@millenia: Spero che il film ti piaccia

@Dr. Fiemost: Di niente Mi dispiace che sia Die Bad che questo non ti siano piaciuti molto ma ti ringrazio infinitamente per avermi dato fiducia, vedendoli . Anche se non va a mio vantaggio , devo confessare che 'Die Bad' l'ho tradotto proprio per scelta personale, mentre Paju, visto il successo di critica che ha avuto, mi è sembrato doveroso tradurlo più che altro per completezza dell'archivio del nostro beneamato sito .

@battleroyale: Un grazie anche a te per il commento nel 3d; io non l'ho trovato particolarmente prolisso ma forse è l'effetto catartico della visione di Seo-woo

Beh, i miei gusti sono difficili ma senza dubbio meritava la traduzione, così come Die Bad. Non si può accontentare tutti

Paju è davvero un bel film, tuttavia non privo di qualche lacuna...
Non poso che dare ragione al Dottore quando dice che il regista tende spesso a perdersi in una ricerca formale che, purtroppo, finisce per rendere la visione del film a tratti stancante.
Tuttavia resta un buon lavoro, da vedere!

Grazie per i sub, mizu!

Shimamura81, il 18 May 2010 - 02:27 PM, ha scritto:

Quoto e straquoto, ma comunque non dimentichiamo che, sebbene questa sia una pecca presente in più o meno tutta la durata del film, il regista non è ancora un veterano e di strada da fare ne ha molta. E proprio per questo bisogna lodare "Paju", un film che nonostante le grosse ambizioni, punta al cuore in modo diretto e crudo, senza puntare ai facili sentimentalismi di molto altro cinema coreano.
Guardandolo mi è sembrato che il regista si sia ispirato a Lee Chang-Dong e Jia Zhang-Ke. Una mia impressione?