[RECE][SUB] Kiki's Delivery Service
Elle82 24 Mar 2015
Il MIST Fansub presenta
Kiki's Delivery Service
★ INFO ★
■ Titolo: Majo no Takkyubin (魔女の宅急便)
■ Genere: Fantasy
■ Durata: 108 min.
■ Uscita: 1 marzo 2014
■ Sceneggiatura: Kadono Eiko (racconto), Okudera Satoko, Shimizu Takashi
■ Regia: Shimizu Takashi
★ CAST ★
■ Koshiba Fuka: Kiki
■ Ono Machiko: Osono
■ Yamamoto Hiroshi: Fukuo
■ Miyazawa Rie: Kokiri, mamma di Kiki
■ Tsutsui Michitaka: Okino, papà di Kiki
■ Hirota Ryohei: Tombo
■ Arai Hirofumi: Nazuru
■ Asano Tadanobu: prof. Ishi
■ Kotobuki Minako: gatto nero Jiji (voce)
★ TRAMA ★
Kiki è una ragazzina costretta ad abbandonare la sua casa per un anno poiché deve iniziare l'addestramento da strega. Dopo aver salutato amici e parenti, Kiki parte in sella alla sua scopa in compagnia del suo amato gatto Jiji.
★ CURIOSITÀ ★
■ Il film è tratto dall'omonimo racconto fantasy per bambini di Kadono Eiko (pubblicato per la prima volta il 25 gennaio 1985 dalla Fukuinkan Shoten).
■ Le riprese sono iniziate il 25 maggio 2013 allo studio Toei di Tokyo.
■ Già nel 1989 lo Studio Ghibli aveva realizzato una meravigliosa una trasposizione animata del racconto.
★ TRAILER ★
★ CREDITS ★
Traduzione: Exenia
Revisione: Giabonip
QC: Exenia
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Messaggio modificato da Kiny0 il 25 March 2015 - 01:39 PM
Meiko Kaji 24 Mar 2015
Nella versione live, il riferimento alla forza del cuore mi sembra molto più esplicito che nell'anime (il che può far storcere il naso), c'è un passaggio che trovo commovente sebbene magari fine a se stesso: Tonbo non è così amico di Kiki come nella versione animata, e le chiede di fare una consegna, - ingannandola, perchè la consegna è solo una scusa per vederla volare - chiedendole poi con insistenza dove stia il trucco. Arriva perfino a buttarla a terra con una spinta, e devo dire che la giovane attrice Fûka Koshiba mi convince quando si rialza, esterefatta di tale gesto, e dichiara, fissando Tonbo, senza paura di mostrare la sua fragilità, "forse è meglio se me ne vado". Veramente questa scena mostra il candore perfetto della piccola strega, non rancorosa, ma stupefatta di essere stata buttata a terra, e rimpiango che entrambe le versioni non si mantengano su questi registri a me più congeniali. In quegli occhi che guardano Tonbo increduli, spettatori per la prima volta della durezza del mondo, scorgo la vera statura di Kiki, perchè non risponde all'azione violenta dell'"avversario", e non cambia il suo atteggiamento verso il mondo. Continua a credere nelle sue idee, all'insegnamento della madre ("ricorda di non abbandonare mai il sorriso, qualsiasi cosa accada"): sembra un personaggio compassionevole senza saperlo, non risponde all'atto di violenza (piccolo piccolo, ma significativo). È un momento definitivo nella vita, specie in un anno di noviziato. Così descrive un momento importante della sua vita Castaneda, quando riesce a ricordarsi del "bambino col naso a patata":
Mi seguiva sempre e manteneva perfino il segreto sul fatto che ero io il responsabile di qualche marachella ai danni del preside. Eppure continuavo a fargli i dispetti. Un giorno feci cadere apposta una pesante lavagna che lo colpì; il banco a cui sedeva attutì l'urto, ma il colpo fu così forte che gli ruppe la clavicola; cadde a terra, io lo aiutai ad alzarsi e vidi nei suoi occhi il dolore e la paura mentre mi guardava e si afferrava a me. Vederlo soffrire con un braccio storpiato, fu per me un colpo maggiore di quanto potessi tollerare. Per anni avevo combattuto aspramente contro i miei cugini, e avevo vinto; avevo sconfitto i miei nemici; mi ero sentito buono e potente fino al momento in cui la vista del bambino col naso a patata che piangeva aveva demolito le mie vittorie. Abbandonai immediatamente la battaglia.
È stata questa scena che mi ha fatto, se non amare, perlomeno voler un po' di bene a questo film.
Poi l'attrice la trovo perfetta, capace di mantenere un'aura di ingenuità nonostante sia molto bella.
Come gusto personale, direi che la prima metà del film si mantenga su ottimi livelli per il suo genere, mentre nella seconda mi pare ci sia qualche caduta nel sentimentalistico. Soprattutto, non mi piace la canzone che accompagna e restituisce la forza d'animo a Kiki, ed è un elemento troppo importante nell'economia del film per poter soprassedere sulla sua qualità. Capisco che i gusti dei ragazzini possano essere questi, che la gente impazzisca per delle canzoni alla Whitney Houston, ma concedere troppo al gusto del pubblico lo trovo imperdonabile.
Comunque, riassumendo, il buono mi pare maggiore del cattivo, ed il film, sebbene soprattutto per merito della giovane attrice, mi ha piuttosto divertito.
Grazie per i sottotitoli!
Îshta 24 Mar 2015
Condivido ciò che ha detto Meiko Kaji. E' molto ben fatta la prima parte, che riesce a racchiudere tutti i valori dell'anime e della storia originale; un po' meno riuscita la seconda. Nel complesso è una piacevolissima visione.
Molto bella l'attrice protagonista.
Grazie per i subs!
JulesJT 25 Mar 2015
Tuttavia la curiosità ha iniziato a farsi sentire e un'occhiata non può certo guastare. Magari riuscirò ad andare oltre la mia intransigenza da irriducibile ghibliano.
fabiojappo 25 Mar 2015
Anche io sono, diciamo, prevenuto da fedele evanghiblista. Ma proverò a guardarlo con occhi non velati dal pregiudizio
Kiny0 25 Mar 2015
@Jules: il fatto è che anche il film della Ghibli (del 1989) non è originale perché tratto dal romanzo (del 1985) che, tra le altre cose, ho avuto tra le mani parecchie volte senza mai comprarlo...
Meiko Kaji 07 May 2015
(dall'alto, la seconda e la prima edizione, io ho la seconda)
e Kiki's Delivery Service - I nuovi incantesimi di Kiki (1993),
entrambi editi da K edizioni. Mi sono parsi entrambi ben più che dignitosi, a tratti interessanti e divertenti (due capitoli del secondo sono perfino commoventi ed hanno davvero una loro piccola magia). Comunque, il live action si basa su entrambi, l'apprendistato di Kiki e l'arrivo a Koriko sono presi ovviamente dal primo, la storia dell'ippopotamo e della lettera dal secondo volume (Capitolo 2, Kiki consegna un ippopotamo e capitolo 8, Kiki consegna una lettera nera). Non c'è traccia della storia della cantante rimasta senza voce, forse sarà stato un modo per pubblicizzare qualche canzone di moda?
Ovviamente c'è qualche variazione, l'ippopotamo nel romanzo viene portato da un dottore alle prese già con un elefante e vari altri animali, ed anche la lettera che porta maledizioni ha qualche differenza.
Così, tanto perchè volevo sapere come erano state sviluppate le idee originali del romanzo (ovviamente il secondo non era ancora apparso all'epoca della versione animata). Mi piace vedere in quale modo un regista, uno sceneggiatore facciano delle variazioni su una idea ispiratrice.
Sono rimasto "sconvolto" dalla lettura di "Quel treno per Yuma" di Elmore Leonard, da cui è stato tratto il bellissimo film omonimo (1957) di Delmer Daves: comincia oltre metà film! Tutta l'introduzione fu evidentemente opera di sceneggiatore e regista, tutte le implicazioni appartengono più ai film makers che allo scrittore.
Messaggio modificato da Meiko Kaji il 07 May 2015 - 07:08 AM