8 risposte a questa discussione

[Gacchan]

WHEN I TURNED NINE

[XviD-CiPiU 1cd oppure AC3.MoNG 2cd]

Anche se ha solo 9 anni, Yeo-min è un bambino molto maturo,
vive in un piccolo villaggio circondato dalle montagne,
con i genitori e la sorellina.
Yeo-min difende i suoi amici anche da bambini più grandi,
e svolge svariati lavori per comprare degli occhiali da sole per
la madre che è cieca da un occhio...
Un giorno però, il villaggio viene messo sottosopra dall'arrivo
di una bella bambina di città di nome Who-rim.....

Commento del regista (giffoniff.it)

"Ho fatto un film come WHEN I TURNED NINE per ragioni molto personali. Mi sono chiesto: "Perché fare film solo per il pubblico?". Sono davvero felice facendo un film che soddisfa solo il pubblico? Allora ho deciso di fare un film che mi piacesse e mi rendesse felice. Ed è nato WHEN I TURNED NINE. Durante le riprese, mi sono divertito molto con i ragazzi ed è stato naturale per me includere nel film i ricordi della mia infanzia. Mi sono chiesto, inoltre, se un film che mi rendesse felice potesse piacere anche al pubblico. Ora sono veramente soddisfatto del risultato e ancora più contento della reazione del pubblico. La mia unica speranza è che i ragazzi di WHEN I TURNED NINE possano crescere felici e pieni di sogni".

Titolo originale: Ah Hob Sal In Saeng
Anno : 2004
Durata : 105 Min
Nazione : Corea del sud
Genere : Commedia/Drammatico
Regia : Yun In Ho
Cast : Kim Seok (BAEK Yeo Min)
Lee Se Yeong (JANG Who Rim)
JUNG Sun-kyung (Madre di Yeo-min)
NA Ah-hyeon (OH Keum-bok)

Sottotitoli

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Messaggio modificato da fabiojappo il 21 December 2016 - 06:25 PM

[polpa]

Vecchio commento:

Uah! Che botto!
Commoventissimo: sti bambini ti strappano l'anima! Ma che diavolo ha combinato il regista per farli piangere in quel modo? Voglio dire, Vittorio De Sica, per far piangere il bambino nel finale di Il ladro di biciclette non so cosa gli ha detto...
Due mini-critiche: la parte degli adulti (a parte la madre del protagonista) è del tutto inutile: chissenefrega dello sfigato innamorato della maestra di piano: storia inutile, superflua eoltretutto per niente approfondita. Fa durare troppo il film che invece doveva concentrarsi interamente sui bambini, la cui storia che non aveva bisogno di nessun altro "sostegno".
Seconda critica: la canzone finale
...ma chiccazz'è, il Claudio Villa coreano?!?
A parte ciò, bellizzimo e tenerissimo e... Gianlu, ottima traduzione, grazie!

[creep]

E l'award si avvicina

[Monana]

creep, il Aug 20 2005, 12:48 PM, ha scritto:

E l'award si avvicina

Effettivamente questo film meriterebbe un posticino nell'award
E' dolcissimo

» Clicca per leggere lo Spoiler - clicca di nuovo per nasconderlo... «

La scena degli occhiali la ricorderò anche a 90 anni

Messaggio modificato da Monana il 20 August 2005 - 02:25 PM

[polpa]

ahahahahh! Creep, il tuo avatar è bellissimo!
XDDDDDDDDD

scusate l'ot...

[Cignoman]

Ma com'è che mi era sfuggito questo film??? Ah, ecco perché! Non mi ero ancora iscritto al forum! Beh, ho recuparato la lacuna, suggerisco a chi l'avesse perduto di seguire il mio esempio ! ! ! Davvero notevole! ! !

[JulesJT]

Film carinissimo!
Sicuramente il migliore sfornato dal regista.

[Cignoman]

Infatti, quoto, chi non l'avesse mai visto se lo segni!

[MisterDiPla]

Ringrazio Gacchan per la recensione e Gianlu per la traduzione...

Una piccola sorpresa del cinema coreano degli inizi del 2000...sullo sfondo di un piccolo villaggio rurale coreano del 1970 si intrecciano le storie dei bambini che ci risiedono.

Un film che parla d'amore a tutto tondo, l'amore genitoriale, l'amore per le amicizie, l'innamoramento fra due bambini (diciamo anche tre, visto che ci sono due bambine a cui piace lo stesso ragazzino).

Lavorare e scrivere una sceneggiatura e dei copioni con un cast di soli bambini non deve essere facile...ma a parte qualche scena 'costruita' (tipo il dialogo finale della bambina di città, che francamente non pare un discorso di una di nove anni) per il resto ci s'immerge nel piccolo mondo dei bambini, la scuola, la ricreazione, le litigate, i giochi, le prime cotte.

Concordo con Polpa sulla critica di questa storia d'amore travagliata di due adulti che irrompe nella trama...ma molto probabilmente il regista Yun In-ho (peccato che questo sia stato il suo unico film di rilievo) voleva comparare l'amore adulti/bambini e dare degli spunti al bambino Yeo-min per comprendere un po' di più il suo sentimento nei confronti di Who-rim...anche se lo fa in modo superficiale.

La scena più bella è questo bacio d'addio rubato...un bacetto sulla guancia e una corsa sfrenata (un po' rallentata dal regista) per l'imbarazzo e la perdita imminente...di una tenerezza davvero di nota.

Di nota anche l'interpretazione della bambina del villaggio Na Ah-hyun (credo si chiami l'attrice) innamorata e gelosa di Yeo-min.

Bel film...consigliato.