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[RECE][SUB] Four Sisters


1 risposta a questa discussione

#1 fabiojappo

    Regista

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Inviato 03 June 2021 - 12:57 PM

Four Sisters

Shimaizaka


Immagine inserita

Anno: 1985
Durata: 100 min.
Genere: Drammatico

Regia: Nobuhiko Obayashi

Cast:
Yasuko Sawaguchi, Misako Konno, Atsuko Asano
Yasuko Tomita, Toshinori Omi, Ichirota Miyakawa



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Presentazione e sottotitoli a cura di MarcoMx

Nobuhiko Obayashi ritorna nel mondo delle idol, adattando per la Toho un popolare manga shojo. Four Sisters (Shimaizaka) è incentrato su quattro ragazze orfane il cui passato (e in effetti anche il loro futuro) si rivela essere diverso da ciò che pensavano. La idol Yasuko Sawaguchi, la protagonista della storia, interpreta la terza sorella, Anzu, che sta affrontando un dilemma adolescenziale molto comune: due ragazzi, Yuzuki (Ichirota Miyakawa) e Oba (Toshinori Omi), migliori amici, sono entrambi interessati a lei, ma la giovane donna non riesce a decidere se le piacciono entrambi, uno solo o nessuno dei due. Alla fine, la scelta ricadrà su Yuzuki che tuttavia, provenendo da una famiglia importante, è già stato promesso in matrimonio a una cugina, così la madre del ragazzo fa delle ricerche e scopre più cose su Anzu di quante lei stessa ne sapesse. Si scopre dunque che le quattro sorelle non sono in realtà legate da vincoli di sangue, poiché solo una è la figlia biologica della coppia che le ha cresciute. Sfortunatamente, i genitori adottivi sono morti in un incidente stradale lasciando la loro figlia naturale, Aya (Misako Konno), a ricoprire il ruolo di figura materna per Akane (Atsuko Asano), Anzu e Ai (Yasuko Tomita). La scoperta della verità mette a dura prova le ragazze (soprattutto le due più giovani) e il loro rapporto.

Ambientato ancora una volta in una tranquilla cittadina di campagna, Four Sisters rivisita molte delle tematiche care a Obayashi, come la memoria, la verità smarrita e la necessità di fare i conti con il passato per continuare a vivere nel presente. Le quattro giovani donne sono molto diverse tra loro, ma strettamente legate dalle esperienze comuni. Obayashi inizia il film con un fotogramma in stile polaroid in cui i due ragazzi dichiarano la loro intenzione di duellare per l'affetto di Anzu. Durante la pellicola, Obayshi tornerà a ricorrere a questo escamotage, in particolare per dare continuità alle varie stagioni in cui si svolge il film. Anche se non in modo così radicale come in altri suoi lavori, Obayashi usa ancora una volta il filtraggio del colore come strumento di evidenziazione, il che è più evidente verso la fine, quando i bordi dello schermo cominciano a sfocarsi, oscurando tutto ciò che non sono le nostre protagoniste. Altre sequenze invece si svolgono in un ambiente notevolmente espressionista con sfondi dai colori estremamente contrastati e cieli stellati, che si alternano con ottimo equilibrio a elementi naturali della scenografia.

Four Sisters si può tranquillamente considerare un dramma familiare, anche se visto attraverso uno specchio leggermente distorto. Le quattro ragazze sono un'unità che inevitabilmente dovrà dividersi ma il legame tra loro è talmente forte da resistere alla pressione che viene loro imposta, permettendo alle sorelle di andare avanti con le loro vite individuali pur rimanendo unite. Obayashi delinea un'atmosfera delicatamente malinconica e nostalgica, creando nello spettatore un senso di perdita e rimpianto ma anche di speranza per il futuro. Splendidamente girato, Four Sisters potrebbe non essere tra le fatiche più sperimentali del regista, ma fornisce un caldo racconto dell'amore perso e ottenuto nelle vite di quattro donne comuni.



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SOTTOTITOLI
(versione: bluray)


Speciale Nobuhiko Obayashi



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Messaggio modificato da fabiojappo il 03 June 2021 - 06:59 PM


#2 fabiojappo

    Regista

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  • I prefer: cinema

Inviato 03 June 2021 - 07:02 PM

Riprende il viaggio nel cinema di Obayashi curato da MarcoMx.

Personalmente non conoscevo così bene il grande regista giapponese e questo percorso nella sua filmografia mi sta coinvolgendo sempre più. Pur con qualche forzatura nella storia, bello anche questo lavoro.





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