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17 risposte a questa discussione

#10 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 03 December 2015 - 01:46 PM

ATTENZIONE, SPOILER!

Come dice battle, è un film meno scemo di quello che sembra ed è perfettamente calato nella dimensione sionsonista, cioè un cinema anarchico, caotico, feticista che smonta e rimonta continuamente i suoi pezzi (come l'identità della protagonista) per costruire, alla fine, un mosaico impazzito con continui richiami ai lavori precedenti del regista giapponese.
S.S. è un genio pur piegandosi in parte alla moda dei film cervellotici che giocano sulle realtà alternative, pezzo forte del cinema giapponese da Battleroyale a As the Gods Will di Takashi Miike: si è fatto dare i soldi da tre major (Universal, Shochiku, Asmik Ace) e ha preso con sé idol più o meno note con una scarsa capacità recitativa ma dotate di indubbio fascino, facendo finta di girare una specie di horror usa e getta per adolescenti cui serve una sala al buio per andare a pomiciare il sabato sera, invece dietro la patina da teen splatter che unisce al sangue l'attrazione per i corpi femminili (classico binomio da horror anni '70) ha costruito l'ennesima parabola sulla ribellione a una realtà vissuta come una gabbia esistenziale (discorso che S.S. porta avanti da I am Keiko). Non è un caso che i tre momenti topici della storia (la scuola con gli insegnanti che sono l'autorità travestiti da killer da cui fuggire per non essere uccisi, il matrimonio tomba dell'amore con lo sposo travestito da maiale sull'altare, la competizione sportiva come competizione nella vita) siano oggetto delle scene risolutive che portano la storia al suo tragico compimento attraverso l'annullamento di se stessi, come se non ci fosse alcuna speranza.

Non mi ha convinto un certo citazionismo postmoderno che va da The Walking Dead a Matrix a Lynch - ma questo è uno degli aspetti che mi convincono di meno dell'ultimo Sion Sono - e qualche dialogo troppo didascalico, segno che il cinema del regista sta perdendo un po' di forza narrativa.
Per il resto, però, Tag è un film godibile per i sionsonisti devoti e fedeli ma anche per chi cerca una serata all'insegna dell'horror puro, con dinamiche credibili di causa ed effetto che non sembrano partorite dalla mente di un bambino di cinque anni come purtroppo molto spesso ci ha abituato certo cinema orrorifico a stelle e strisce.

P.S. Ottima traduzione Jules, ora aspetto i prossimi. :em16:

Messaggio modificato da François Truffaut il 03 December 2015 - 01:49 PM

Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#11 andreapulp

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Inviato 05 December 2015 - 01:14 AM

Un altro Sono, da vedere e recuperare! Grazie mille Jules!

#12 Arms

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Inviato 06 December 2015 - 09:12 PM

Grazie Jules! Riguardo le citazioni di cui parlava Francois non vi sembra che l'inquadratura iniziale omaggi l'incipit di shining?! (magari invece è una coincidenza ahaahha ma il bosco di abeti e la musica cupa, con ripresa dall'elicottero...!)
Comunque l'ho visto oggi pomeriggio. Per un giudizio più a freddo dovro' rivederlo tra qualche anno. Questo il mio commento:

Forse e' puro genio visionario estetico? Non saprei, certo si respira una rabbia contro la gabbia della societa' subumana nella quale gli uomini sono schiavi come incoscienti personaggi di un gioco al massacro. Da vedere e poi magari subito dopo: OneonOne

Capisco bene il giudizio di JulesJT e di chi critica questa pellicola, perchè effettivamente forse è tutto un gioco accattivante il film stesso, e sul finale non mi pronuncio... In ogni caso il regista ha mostrato e confermato tutta la vitalità creativa che lo contraddistingue e che ci da' la speranza di poter vedere senz'altro altre opere estremamente interessanti. Vedremo un po'.
(Scena che ho trovato molto espressiva: quando escono fuori dalla scuola...)
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#13 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 07 December 2015 - 11:31 AM

Visualizza MessaggioArms, il 06 December 2015 - 09:12 PM, ha scritto:

Grazie Jules! Riguardo le citazioni di cui parlava Francois non vi sembra che l'inquadratura iniziale omaggi l'incipit di shining?! (magari invece è una coincidenza ahaahha ma il bosco di abeti e la musica cupa, con ripresa dall'elicottero...!)

Non ti nascondo che il dubbio mi è venuto... ;)
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#14 fabiojappo

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Inviato 07 December 2015 - 08:40 PM

Vedo che ha alimentato un'interessante discussione, considerando anche i commenti nei voti.
Io sono più dalle parti (critiche) espresse da Jules nella presentazione. Mi ha anche abbastanza annoiato, salvo qualche genialata sparsa qua e là. Devo dire che in generale non ci vado poi tanto-sempre d'accordo con Sion Sono. A volte non mi convince, come in questo caso, altre mi piace anche molto come nel caso di The Whispering Star (altro film del 2015 che speriamo di proporre quando possibile su aw). Per cose connotate con un lato splatter preferisco il divertimento folle di Why Don't You Play in Hell? a quello pseudo-filosofico di questo Tag

Messaggio modificato da fabiojappo il 07 December 2015 - 08:41 PM


#15 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 09 December 2015 - 10:25 AM

Visualizza Messaggiofabiojappo, il 07 December 2015 - 08:40 PM, ha scritto:

A volte non mi convince, come in questo caso, altre mi piace anche molto come nel caso di The Whispering Star (altro film del 2015 che speriamo di proporre quando possibile su aw).

Purtroppo vedremo sempre meno film come The Whispering Star: tempo che per guadagnarsi i soldi necessari, Sono sia costretto a fare 5-6 film pseudo-commerciali.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#16 firvulag

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Inviato 01 January 2016 - 03:38 PM

Sono mi piace e quindi vado a scatola chiusa anche se non mi pare un capolavoro ma spero di sbagliarmi

Grazie per i sub e per aver usato una buona versione :)

Messaggio modificato da François Truffaut il 02 January 2016 - 05:20 PM
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#17 YìdàlìRén

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Inviato 15 February 2016 - 11:16 PM

Devo dire che è un film veramente "strambo".
All'inizio ti acchiappa perché cerchi di capire cosa diamine stia succedendo; poi si passa alla fase "cosa capperonzola sto guardando?" per terminare con un "cosa diamine si è fumato per fare un film del genere?".
Detto così può sembrare negativo, ma non lo è. È un film di difficile valutazione...non so se un domani lo rivedrò, però difficilmente riuscirò a dimenticarlo.

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#18 MisterDiPla

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Inviato 29 December 2016 - 07:20 PM

Ringrazio JulesJT per la recensione e la traduzione...

Tag e questo Sono mi hanno lasciato davvero basito...ma non in positivo.

Un genio come Sono non fa mai film banali, insensati e fini a se stessi...anche in Tag ha voluto dire qualcosa...alla sua maniera come sempre...ma per arrivare al senso del film bisogna filtrarlo e si fa davvero fatica ad accettarlo anche una volta capito.
Si fa fatica perché Tag è davvero un minestrone pesante da digerire (spesso nonsense e squilibrato)...un horror??? (l'unica cosa che mi ha fatto 'paura' sono le gambe di Reina Triendl...sembravano dei bastoncini di Mikado con dei piedoni simil bruschettoni...pavura pvura)...grottesco, splatter/comico, fantascientifico/virtuale...leggero e piacevole da guardare mica tanto.

Sono parla dell'universo femminile Giapponese e non solo aggiungerei (l'unico uomo del film è forse Dio?..gli uomini che spesso detengono il potere?...un semplice individuo di sesso maschile?)...attraverso una singola donna Mitsuko...scaraventata nella società come 'carne fresca' seguendo il solito tragitto verso la 'mattanza'...le regole e gli equilibri nel percorso scolastico, il matrimonio, il mondo maschile spesso perverso e sessualmente unidirezionale...la morte come rinascita...vivere significa trovare la forza di 'uccidere' questi status o semplicemente non vi è alcuna speranza e forse la morte è l'unica possibilità di uscire dal gioco al massacro che è la vita.

Detto questo...alcune, poche...scene del film sono davvero ottime (su tutte l'autobus tagliato a metà)...altre, molte...mi hanno fatto cadere le braccia (il coccodrillo che squarta l'amica prendendola in mezzo alla gambe!?!)...e poi c'era sempre la musichetta dei titoli iniziali di 'The Walking Dead'...che detesto...bello invece il tema nelle fasi finali.

Il marchio di Sono c'è...ma questa volta sottotono, pasticciato nella mescolanza di cosi tanti generi e poi quest'aria banalotta che si respira in superficie non mi va giù, anche se molti generi riportati in Tag non sono proprio i miei preferiti.

Messaggio modificato da MisterDiPla il 29 December 2016 - 07:30 PM






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