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[RECE][SUB] Spring In A Small Town

 foto Dan 04 Aug 2007

Spring in a Small Town
(Xiao cheng zhi chun)



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REGIA: Mu Fei
Sceneggiatura: Tianji Li
Cast: Chaoming Cui, Wei Li, Yu Shi, Wei Wei
Colonna musicale: Yijun Huang
Fotografia: Shengwei Li
Durata: 85
B/N
Anno: 1948




uwen vive col ricco e malato marito, con la di lui sorellina e con il fedele maggiordomo in una fatiscente villa nella Cina del post-seconda guerra mondiale; il marito è una sorta di ipocondriaco, malaticcio e stanco di vivere, consapevole del fatto che la bella moglie non lo ama tanto quanto lui ama lei; Yuwen si trascina stancamente giorno per giorno in una stanca apatia e monotonia indotta dalla condizione del marito, in una sorta di circolo vizioso. Un giorno, come una sorta di napalm ben sistemato, arriva a porre fine a questa situazione di stallo il migliore amico del marito ed ex amante di Yuwen all’insaputa di tutti, un medico impegnato sul sociale che per tutta la guerra ha girato la Cina aiutando chi ne avesse bisogno. Rivedendo la vecchia fiamma il dottorino si accorge di esserne ancora innamorato; idem per Yuwen che si risveglia dal torpore in cui ha vissuto fin da quando fu abbandonata proprio dal dottore; allo stesso modo il marito si risveglia dall’apatia, felice per la visita gradita, e la sorellina di lui piano piano si innamora del dottore. Insomma il nuovo arrivato è la molla che incrina tutti gli addormentati equilibri precedenti, mettendo in moto un catena di azioni e reazioni potenzialmente distruttive.

In questo tetragono amoroso, tutto finirà per restare com’era; ma come succede nelle reazioni chimiche il risultato contiene gli elementi di partenza pur se in forma quasi totalmente diversa. I protagonisti di questa reazione dopo la visita del dottore sono cambiati, più consapevoli, più vitali e forse più felici.

Fei Mu, insieme a Cai Chusheng, è certamente uno dei maestri storici del cinema cinese. Questo film ne è la prova: poetico, profondo quanto semplice, mai banale; descrive questa situazione con fine sensibilità. Una curiosità: nella prima parte del film i personaggi sono apatici, stanchi di vivere; ciò viene riflesso nelle uniche due ambientazioni esterne: le mura in rovina della città e il fatiscente e cadente giardino della villa. Inoltre, sempre nella prima parte della pellicola e durante lo svolgimento del plot gli ambienti chiusi della villa sono asfissianti, sembrano più piccoli ed opprimenti di quanto siano in realtà, riflettendo forse l’asfissia che attanaglia i cuori e le vite dei protagonisti. Piccolezze che ci danno un’idea della grandezza di questo maestro.

Nicola Cupperi


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Questo dovete vederlo assolutamente tutti.



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Messaggio modificato da fabiojappo il 21 December 2014 - 07:30 PM
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 foto atalante 04 Aug 2007

Grazie Dan, bellissima scelta!!!!!!!!!
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 foto paolone_fr 04 Aug 2007

...questo è un film lieve e delicato, quasi una fiaba dipinta in punta di pennello; una storia di vite ai margini (della guerra, della città, della società), un racconto di smarrimento poetico ed esistenziale fatto con i toni del fratello maggiore, da Fei Mu allo spettatore. A me questa pellicola ha comunicato un senso di familiarità, di consuetudine con i volti dei protagonisti, di sconvolgimenti superficiali e tranquillità profonde, che mi fanno raccomandare davvero a chiunque abbia la pazienza di fare i conti con la qualità video davvero scadente (mannaggia a noi che siamo abituati bene...) la visione di questa piccola pietra angolare del cinema cinese.

...il mio voto è 8,5, ed è tutto per la poesia che si respira in Spring in a Small Town (anhe il titolo inglese mi gusta proprio)...


P.S.: ...come sempre, un grosso grazie a Dan !
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 foto François Truffaut 04 Aug 2007

Un capo d'opera candido, con una tecnica ed una narrazione modernissime per raccontare il tema dell'amore frustrato.
Fei Mu, abile intagliatore di aperture al passaggio di uno spazio (il continuo alternarsi di esterni ed interni) o di un tempo (dal fuoricampo al campo, e viceversa: il passato che ritorna nel presente per decidere il futuro), realizza un film-cerniera che segna un sommovimento nel cinema cinese (e non solo); un'opera che sembra una lenta dissolvenza; un miracolo di bellezza cinematografica (post)classica che non illumina il visibile, ma capta gli interstizi di una superficie sotto la quale esistono tanti tumulti interiori.
E' il film che ha ispirato Wong Kar Wai per In the Mood for Love (il tratto comune è lo struggimento pudico). E Wei Wei è una delle dive del vecchio cinema cinese amatissime dal regista hongkonghese. (Voto: 9)

Da non perdere. :em07:
Messaggio modificato da François Truffaut il 04 August 2007 - 03:26 PM
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 foto Dan 04 Aug 2007

Ma... che bei commenti! Grazie della prontezza!



Francois vota in home! :em07:
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 foto Magse 04 Aug 2007

eccolo! °Q°
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 foto _Benares_ 05 Aug 2007

Eccolo qui.
Questo è quello che aspettavo di più tra i tre di questa settimana di cinema cinese delle origini. *____*
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 foto feder84 28 Jun 2008

Bello. Anche se con questo caldo, ho avuto un pò di difficoltà a guardarlo...
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