The Haunted Apartments
Titolo : The Haunted Apartments
Titolo Originale: Yurei Manshon
Titoli Alternativi: Tales Of Terror: The Haunted Apartments, Kaidan Shin Mimibukuro: Yurei Manshon
Regia: Akio Yoshida
Interpreti : Mei Kurokawa, Mitsuru Fukikoshi, Yuta Sone, Masashi Arifuku, Ryoko Takizawa, Isao Yatsu, Akihiro Shimizu, Eimi Hiraoka, Sumie Sasaki, Kazumasa Adachi, Yuka Hanabusa, Kazuhiro Nakahara
Produzione: Giappone, 2005
Genere: Horror
Durata: 94'
imdb: 6.3/10 (114 voti) http://www.imdb.com/title/tt0808332/
Versione compatibile: 698
Traduzione: battleroyale
Revisione: Cignoman
Dopo la morte della madre, la diciassettenne Ai e suo padre si trasferiscono in un nuovo condominio. L'appartamento costa poco ed è accogliente, i vicini del residence strambi e adorabili. Ma c'è qualcosa di inquietante in quel condominio: una regola ferrea. E' assolutamente vietato, infatti, di tornare a casa dopo la mezzanotte. Pena? La morte. Ovviamente Ai lo viene a scoprire solo dopo che suo padre ha comprato l'appartamento e, ora, decide di trovare l'origine della strana regola, scoprendo che il condominio è maledetto...
Horror giapponese di taglio classico, influenzato dall'allora new-wave del j-horror post "Ring", "Haunted Apartments" è un film che, comunque, ha una certa dignità e riesce nell'arduo compito di coinvolgere, avvincere e fornire una storia che, seppur ricalcando i clichè del genere, parte dall'eccellente spunto del coprifuoco della morte".
Se poi consideriamo che "Haunted Apartments" è un film realizzato appositamente per la televisione e solo successivamente distribuito in homevideo, allora possiamo ammettere che è un horror convincente.
Yoshida, tenendo conto delle limitate libertà del piccolo schermo, evita schock e gore, preferendo il clima ovattato di un horror gotico affascinante e oscuro del classico "Ringu". Nonostante la natura televisiva, Yoshida riesce a confezionare brividi e tensione, evitando il facile espediente dello spavento improvviso, e basando tutto sulla sola tensione.
Ma c'è un altro elemento veramente azzeccato di questo film che, con una sceneggiatura diversa e mantenendo lo stesso spunto, sarebbe potuto essere una scialba copia del capolavoro di Nakata, ed è la bizzarria adoperata nella descrizione psicologica dei personaggi. Nella descrizione dei suoi personaggi Yoshida mette in mostra una realtà grottesca sì, ma profetica (la crisi economica impersonata dai due coniugi che, per mancanza di soldi, si cibano del loro stesso sangue, in contrasto con i soldi che i vicini di casa spendono al pachinko e in discoteca) e riesce ad incutere inquietudine anche nel semplice incorniciare questi piccoli quadretti horror legati tra loro dal filo del destino.
Aimi, la protagonista e l'eroina del film, è impersonata dalla popstar e idol Mei Kurokawa, ma - diversamente da molte altre colleghe- interpreta il suo personaggio con convinzione e, pur non essendo un'attrice da premio a Cannes, riesce nell'intento di fare una buona performance.
Veramente efficace l'inquietnte srotolarsi della storia negli ultimi venti minuti, penalizzata solamente da un colpo di scena finale sì imprevedibile e spiazzante, ma abbastanza campato per aria.
Insomma, un j-horror ben fatto: simpatico, coinvolgente, ricco di piccoli schock e con un ottimo spunto di partenza. Lo consiglio, soprattutto ai fans del genere.
BUONA VISIONE
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Messaggio modificato da fabiojappo il 10 June 2014 - 05:47 PM