196 risposte a questa discussione

[nickmattel]

François Truffaut, il Feb 9 2006, 11:43 PM, ha scritto:

Prego!

Ragazzi non si deve essere troppo pregiudiziali...Anch'io nutro forti dubbi verso questo tipo di "naturalizzazioni", ma è anche vero che nel caso di Kar-wai iniziava a profilarsi una ripetitività di temi e stilemi che non avrebbe portato da nessuna parte. Non possiamo pretendere altri cloni di In the mood for love e 2046, a volte bisogna saper accettare che un regista esca dal proprio seminato. Quindi che ben venga il film su Katrina, ma che sia bello!
Il vero nocciolo della questione è se Wong Kar-wai sarà in grado di mantenere, in una produzione americana, l'indipendenza artistica di cui finora ha goduto (pensiamo ai tempi biblici di lavorazione dei suoi film, alle sedute di montaggio eterne etc.).

Quoto e per affezione al regista aggiungo che personalmente serberò molta fiducia al mitico Wong che è fino ad oggi si è tenuto assai lontano da qualsiasi predisposizione o istinto a fare film di botteghino, cosa che, invece, appariva plausibile nella natura di altri registi che sono stati fagocitati poi, dalle produzioni americane. Già in "the hire: the follow", wong ha dato prova di sè riuscendo a gestire risorse "pericolose" in maniera eccellente. Incrociamo le dita

Messaggio modificato da nickmattel il 10 February 2006 - 12:33 AM

[creep]

Anch'io mi trovo in linea con gli ultimi due post. Preferisco che rischi (anche un flop) con qualcosa di diverso, piuttosto che girare sempre lo stesso film. Certo, sarebbe da sperare più un film sul post-Katrina che un blockbusterone catastrofista alla twister, ma non ce lo vedo un regista prettamente cinese che gira un film di denuncia sulla politica interna statunitense. Boh, stiamo a vedere.

[Bambino delle Stelle]

Mah...Mah...Mah.

[polpa]

Sì però si sottovaluta il potere invasivo di Hollywood. Sarà anche presto per parlarne, ma qui non si tratta di avere pre-giudizi, ma post-giudizi: lo sappiamo bene come funziona Hollywood. John Woo e Hideo Nakata sono solo due tristi esempi di come è andato a finire il cinema asiatico in America (Ang Lee non conta perché è sempre stato - intimamente - un regista hollywoodiano, e vive a New York sin da ragazzo...).
Perciò, non è tanto il film su Katrina che mi preoccupa, ma il fatto che abbia firmato un contratto per 3 film con la Universal. Il che significa, in sostanza, girare quello che gli dicono loro.
A me andavva benissimo che WKW continuasse a girare "lo stesso film", cosa che, per me, non ha mai fatto.

[venerabilejorge]

è vero che john woo e hideo nakata si sono sputtanati, ma è anche vero che questi due non sono che dei mestieranti più o meno in gamba (john woo sicuramente di più). Kar-Wai è il prototipo dell'autore per eccellenza, di quelli che vanno avanti per la loro strada a prescindere da qualsivoglia interferenza. e poi, ricordiamo che nei secoliscorsi i più grandi artisti erano sempre finanziati dalle 'major' del tempo (i famosi mecenati) e il loro lavoro non è mai stato inficiato dalle intromissioni di questi.
PS: spero cambi idea su Adrien Brody. è un attore che non vale niente e poi quando si fa crescere la barba somiglia a Andy Luotto.

[Siwolae]

Io su questo tema non posso non quotare il polpa.

Mi ripeterò, anche in altri topic s'è parlato di questo fenomeno attrattivo asian-hollywoodiano che io definieri "cannibalistico".
Sono perplesso, di più, sono scettico, quasi pessimista...

[sonoro]

non so chi quotare... avete tutti ragione.
Il mio punto di vista è praticamente un sunto di quanto detto da tutti voi.
Spero che questa mossa lo porti a cambiare strada e non rimanere fossilizzato sui temi che sta tritando da 3 film a questa parte.
E' anche vero che spaventa la sua entrata in scena ad Hollywood.
quindi, come Magse: speriamo bene!

[Bambino delle Stelle]

Ragazzi,diciamola tutta,questo progetto di Kar-Wai sembra una vera marchetta.Kar-Wai poteva tranquillamente continuare a girare i suoi film altrove,senza che i copioni glieli scrivessero gli americani,non è uno che ha bisogno di grossi finanziamenti statunitensi per creare qualcosa di bello,fino ad ora lo ha fatto a casa sua e benissimo.I motivi mi pare che possano essere solo due,denaro o voglia di aumentare la sua popolarità entrando nel grosso giro.

[polpa]

Beh, non so se riuscirei mai a paragonare Hollywood con i mecenati del Rinascimento. A Hollywood non interessa far sbocciare la cultura (cinematografica), ma omologarla sempre più e consolidare il proprio monopolio distributivo in ogni parte del globo e su questo credo ci sia poco da discutere.