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[CINEMA] I film in sala (2016 - 2017)

 foto BadGuy 12 Jun 2013

Visualizza MessaggioTanaka, il 12 June 2013 - 11:02 AM, ha scritto:

The Bay di Barry Levinson


OP: Pronto, Villa felice?
Centralinista: Sì, chi parla?
...

Davvero strepitoso questo tu modo di piantar paletti. :em69:
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 foto Shimamura 12 Jun 2013

Quoto Badguy :D
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 foto polpa 02 Sep 2013

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In Trance (Danny Boyle, 2013)

La locandina inglese è bellissima. Il film no. Non per me, almeno.
Il motivo per cui dico "no" è lo stesso per cui lo dissi anche di Inception o Shutter Island - che rispetto a questo sono comunque dei signori film.
Perché non mi piacciono i film che parlano del funzionamento della mente come se fosse un parco giochi. Mentre assistevo allo "show", mi sembrava di vedere gli sceneggiatori con gli occhi che gli si illuminavano, lì seduti ai rispettivi computer a darsi manate sulle spalle e ad esaltarsi per ogni grande trovata/svolta/colpo di scena con cui sorprendere lo spettatore. E mi facevano incazzare non poco, distraendomi per tutto il film - tranne ovviamente nel momento culminante e Sacro del film, quello del nudo frontale di Rosario Dawson post-depilazione: quel momento vale tutto il film, e credo che gli sceneggiatori lo sapessero perfettamente. Era un po' il loro piano B.
Il problema dei film sulla mente è proprio questo: che non li puoi scrivere a tavolino come fossero dei teoremi, i cui ritmi e le svolte impreviste sono decise da manuali di sceneggiatura hollywoodiana.
I film sulla mente, quelli veri, non si sperticano per stupire, ti avviluppano e non ti lasciano più, e soprattutto non risolvono nulla, così come quando ti svegli da un sogno ti accorgi che le due logiche - quella onirica e quella della veglia, non si conciliano per quanti sforzi tu faccia. Come hanno ben mostrato i visionari veri, come - per restare in epoca relativamente recente - David Lynch, le sceneggiature di Charlie Kaufman, il David Cronenberg di Spider, i Coen di Barton Fink, o Shinya Tsukamoto (quello da Gemini in poi) e pochissimi altri.
Messaggio modificato da polpa il 02 September 2013 - 02:11 PM
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 foto JulesJT 02 Sep 2013

Visualizza Messaggiopolpa, il 02 September 2013 - 02:10 PM, ha scritto:

......per restare in epoca relativamente recente.....

Aggiungerei anche il riuscitissimo "Eternal Sunshine of the Spotless Mind" di Michel Gondry..... però io sono di parte perché adoro la Winslet..... :em28: (trovo che sia migliorata in modo esponenziale soprattutto nell'ultimo decennio).
Messaggio modificato da JulesJT il 02 September 2013 - 04:44 PM
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 foto polpa 02 Sep 2013

Visualizza MessaggioJulesJT, il 02 September 2013 - 04:44 PM, ha scritto:

Aggiungerei anche il riuscitissimo "Eternal Sunshine of the Spotless Mind" di Michel Gondry..... però io sono di parte perché adoro la Winslet..... :em28: (trovo che sia migliorata in modo esponenziale soprattutto nell'ultimo decennio).

Era compreso nella dicitura "sceneggiature di Charlie Kaufman". By the way, I love Kate too :)
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 foto JulesJT 02 Sep 2013

Visualizza Messaggiopolpa, il 02 September 2013 - 09:04 PM, ha scritto:

Era compreso nella dicitura "sceneggiature di Charlie Kaufman".

:em15:

Il mio brutto viziaccio di leggere soltanto le parole in grassetto quando so' troppo pigro.....
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 foto AsianPat 08 Sep 2013

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Elysium

Il regista di District 9 (che a questo punto devo recuperare) ci mostra un (molto) probabile futuro in cui i ricchi si possono permettere di vivere una lunga vita su una paradisiaca stazione orbitale, dove qualunque malattia viene curata in pochi secondi da un raggio magico, parlano tutti francese e lingue mediorentali e gozzovigliano sulle spalle dei terrestri poveri, oppressi da un polizia robotica, decimati dalle malattie e sfruttati in maniera disumana in fabbriche dove si costruiscono i loro oppressori robotici.

La complessità sociale viene praticamente azzerata in buoni (poveracci) e cattivi (ricchi) senza molti approfondimenti e il punto di vista è ovviamente quello del poveraccio, che come nella migliore tradizione americana viene dipinto come l'eroe riluttante che alla fine abbraccerà il proprio fato dopo aver lottato contro il proprio destino avverso per un bene superiore.

Ho trovato molte citazioni dell'ultimo remake di Total Recall e del manga Battle Angel Alita. Il film ha un buon ritmo e alterna azione e denuncia sociale, forse in maniera un po' troppo prevedibile e politically correct.

Film di fantascienza molto godibile ma virato al blockbuster un pochino impegnato più che al cinema di autore e contenuti.
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 foto fabiojappo 17 Sep 2013

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Una fragile armonia (titolo originale: A Late Quartet) di Yaron Zilberman
Con: Philip Seymour Hoffman, Christopher Walken, Catherine Keener, Mark Ivanir

TRAMA. Dopo aver suonato insieme per più di venti anni, un famoso quartetto d'archi è costretto a fare i conti con l'addio di uno dei membri, colpito dal morbo di Parkinson.

Vedere all'opera insieme due grandissimi attori (tra i miei preferiti) come Philip Seymour Hoffman e Christopher Walken è sicuramente motivo valido per scegliere il film. Non è eccezionale nel complesso, certi incastri di sceneggiatura sono poco convincenti, ma pur nella sua fragilità risulta gradevole e scorre così bene che non si guarda mai l'orologio. In fondo non è poco.

Curiosità personale: a un certo punto Philip Seymour Hoffman lancia un "sit down", in un primo momento l'ho scambiato per un "shut up" che mi ha riportato alla mente la scena culto di Punch Drunk Love :) :em16:
Messaggio modificato da fabiojappo il 17 September 2013 - 11:15 AM
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 foto fabiojappo 29 Sep 2013

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Bling Ring (The Bling Ring) di Sofia Coppola
Con Katie Chang, Israel Broussard, Emma Watson

Basato su un evento realmente accaduto. L'ossessione per la vita delle star porta un gruppo di ragazzi a rintracciare online gli indirizzi di molte celebrità, tra cui Paris Hilton e Lindsay Lohan, e a sottrarre dalle loro abitazioni circa 3 milioni di dollari in beni di lusso.

Poche parole. Sono un fan (o almeno un quasi-fan) di Sofia Coppola. Ho visto tantissime volte Lost in Translation, mi piace molto anche il vituperato Somewhere, un po' meno Il giardino delle vergini suicide e Marie Antoinette che comunque ho apprezzato. Questo è davvero molto piatto. Non arriva a diventare irritante, quindi secondo me si lascia vedere, ma non lascia il segno. Per nulla.
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