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[NEWS] Una questione di stile: il meglio di Wong Kar Wai torna in sala


7 risposte a questa discussione

#1 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 01 June 2021 - 05:15 PM

UNA QUESTIONE DI STILE
IL CINEMA DI WONG KAR WAI IN VERSIONE RESTAURATA


Immagine inserita


Dopo il successo di In The Mood For Love al box office, Tucker Film porta in sala tutti i successi di Wong Kar Wai in versione restaurata in una rassegna unica.


In oltre 20 città tornano sul grande schermo 6 capolavori: Hong Kong Express, Happy Together, Angeli perduti, Days of Being Wild, fino a risalire al film d’esordio,
As Tears Go By


UDINE - Dopo il successo in sala di IN THE MOOD FOR LOVE in versione restaurata che, in sole due settimane, ha superato i 120.000 euro di incasso al botteghino mantenendosi sempre tra le prime tre posizioni come migliore media copia, Tucker Film porta in sala gli altri grandi successi di uno dei più grandi autori contemporanei, 6 titoli che hanno fatto la storia del cinema, veri e propri manifesti della nouvelle vague hongkonghese di fine anni Novanta: HONG KONG EXPRESS, HAPPY TOGETHER, ANGELI PERDUTI, DAYS OF BEING WILD, AS TEARS GO BY.

UNA QUESTIONE DI STILE - IL CINEMA DI WONG KAR WAI IN VERSIONE RESTAURATA, questo il titolo della rassegna, diventa anche e soprattutto l'occasione per celebrare il cinema al cinema (tutti i titoli sono stati restaurati grazie a un lavoro meticoloso curato dallo stesso regista) e per far conoscere Wong Kar Wai alle nuove generazioni.
La rassegna coinvolge già una ventina di città e proseguirà per tutta l'estate in sala e nelle arene. Per un aggiornamento in tempo reale della programmazione (città e sale): www.facebook.com/TuckerFilm

“Ricordate quell’aforisma: nessun uomo cammina due volte nello stesso fiume, perché il fiume non è lo stesso fiume e lui non è lo stesso uomo?
Dall’inizio alla fine dei restauri, queste parole mi hanno aiutato a vedere l’intero progetto come l’opportunità di trasformare il lavoro del passato in un lavoro nuovo. E adesso vorrei invitare il pubblico a vivere questa esperienza assieme a me, ripartendo da zero, perché questi non sono più gli stessi film e noi non siamo più lo stesso pubblico.”

Wong Kar Wai

"Rivedere sul grande schermo i film di Wong Kar Wai era un sogno che avevamo da sempre. Come spettatori innamorati, prima ancora che come professionisti. Così, quando abbiamo saputo del sontuoso progetto di restauro che il regista aveva in mente, abbiamo subito iniziato a credere che il sogno potesse avverarsi! Essere i distributori di questi capolavori senza età, in un formato che li protegge dalle ferite del tempo, restituisce ancora più significato al nostro mestiere. E aver raggiunto il pubblico nelle sale appena riaperte, dopo mesi buio, è qualcosa che rimarrà per sempre nella storia della Tucker Film.”
Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche - Tucker Film

I titoli della rassegna “Una questione di stile - Il cinema di Wong Kar Wai in versione restaurata” e le date di uscita al cinema:

HONG KONG EXPRESS - DAL 24 E DAL 27 MAGGIO AL CINEMA
Con Brigitte Lin, Tony Leung, Faye Wong, Takeshi Kaneshiro.
Hong Kong, 1994, 102' - Restaurato 4K
Quelli che, nell’anno d’oro dei Soliti sospetti e di Seven, si sono innamorati di un film caduto giù da Marte. Quelli che lo hanno visto al cinema, quelli che lo hanno “ereditato” dal fratello maggiore, quelli che, ancora più tardi, lo hanno trovato in una piccola videoteca. Insomma: quelli che il cinema asiatico sarà (per sempre) una parrucca bionda, un paio di occhiali scuri e molti barattoli di ananas! Ecco Hong Kong Express. Un capolavoro. Un cult. Un’indimenticabile avventura metropolitana scandita dalle note di California Dreamin’.

HAPPY TOGETHER - A SEGUIRE
con Leslie Cheung e Tony Leung
Hong Kong, 1997, 96' - Restaurato 4K
Po-wing e Yiu-fai sono una coppia. Una coppia gay che decide di spostarsi da Hong Hong all’Argentina in cerca di futuro. Po-wing e Yiu-fai non potrebbero essere più diversi, nonostante il fortissimo legame, e sui loro tormenti, sulle loro distanze, Wong Kar Wai costruisce splendidamente Happy Together: la cronaca di un amore tanto desiderato quanto impervio, doloroso, con la celebre canzone dei Turtles chiamata a giocare di contrappunto. La coppia reggerà agli urti della nuova vita o la celebre scena del tango sarà solo il presagio di un inevitabile addio?

ANGELI PERDUTI - A SEGUIRE
con Takeshi Kaneshiro, Leon Lai e Michelle Reis
Hong Kong, 1995, 99' - Restaurato 4K
Due piccole storie tagliate fuori da Hong Kong Express (dovevano dare vita al terzo episodio) che crescono e, quasi per magia, diventano un altro capolavoro. Due piccole storie di angeli caduti, non perduti come vorrebbe il titolo italiano, che crescono e disegnano due grandi ritratti di solitudini metropolitane. Fallen Angels ci svela il lato
pop e postmoderno di Wong Kar Wai, capace di sensualità e di aggressività, capace di cambiare sguardo e stile, con la macchina da presa che viaggia dentro il buio di una città deserta e dentro il buio delle sue anime. Non meno deserte.

DAYS OF BEING WILD - A SEGUIRE
con Leslie Cheung, Maggie Cheung e Andy Lau
Hong Kong, 1990, 100'
As Tears Go By fa una promessa, promette che Wong Kar Wai “diventerà” Wong Kar Wai, e Days of Being Wild la mantiene. Opera seconda e (appunto) già perfettamente a fuoco, anche questa inedita in Italia, Days of Being Wild è un’intensa riflessione sul Tempo e sull’Amore. Due temi che troveranno pieno compimento con In the Mood for Love e 2046. Wong Kar Wai si rivolge ancora alla musa Maggie Cheung e al divo Andy Lau, affiancando loro il grande Leslie Cheung e, in un cameo, il futuro signor Chow: Tony Leung Chiu-Wai. Maggie e Tony, la divina coppia di In the Mood for Love. Dieci anni prima.

AS TEARS GO BY- A SEGUIRE
con Maggie Cheung e Andy Lau
Hong Kong, 1988, 102’
C’è sempre una prima volta. E questa è la prima (folgorante) volta di Wong Kar Wai, rimasta finora inedita per il grande schermo italiano. Un’opera di genere che, sebbene figlia commerciale degli anni Ottanta, oltrepassa e riscrive il genere, mettendo in circolo la linfa di quello che diventerà (semplicemente, definitivamente) “il cinema di Wong Kar Wai”! As Tears Go By, una gangster-story dominata dalle geometrie del desiderio e del destino, vede brillare le stelle di Maggie Cheung, Andy Lau, Jacky Cheung. E tutto funziona. È il film che avrebbe girato Scorsese, da giovane, se fosse nato a Hong Kong.

IN THE MOOD FOR LOVE - AL CINEMA
con Maggie Cheung e Tony Leung
Hong Kong, 2000, 98' - Restaurato 4K
Hong Kong, primi anni Sessanta. Un uomo e una donna. Due dirimpettai che si trovano a vivere un amore casto e segreto. Due attori meravigliosi che spalancano le porte dell’Occidente alla bellezza del nuovo cinema asiatico (Tony Chiu-Wai Leung, ricordiamo, è stato incoronato al Festival di Cannes). Un melodramma intenso e raffinatissimo che, non occorre dilungarsi oltre, ha davvero fatto storia... Pochi sanno raccontare i sentimenti come li racconta Wong Kar Wai, traducendoli in pura essenzialità, e In the Mood for Love rimane ancora oggi un modello. Inimitabile.
Per un aggiornamento in tempo reale della rassegna (città e sale):
Facebook: www.facebook.com/TuckerFilm
Instagram: www.instagram.com/tuckerfilmofficial

(Comunicato stampa)
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#2 Mr. Noodles

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Inviato 02 June 2021 - 02:28 PM

già visti "In the mood for love", "Hong Kong Express" e "Happy Together". bellissima l'esperienza della sala, soprattutto rivedere i primi due capolavori è stato magico. ho qualche dubbio sul restauro*, anzi, più di qualche dubbio.


* non sul restauro in quanto tale, ma sulla color correction

#3 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 03 June 2021 - 05:28 PM

Temo che come tutti i restauri riproposti in digitale (anziché su pellicola, supporto originale con cui era stato concepito e distribuito il film) si perda molto in termini cromatici, difatti non da poco è in corso una sorta di diatriba tra chi pensa che questo tipo di restauri non riporti veramente in vita l'opera originale e chi invece ne esalta i vantaggi economici e di durevolezza (una volta restaurati, i film non deperiscono ogni tot anni).
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#4 AsianPat

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Inviato 04 June 2021 - 08:03 PM

Io sarei per il recupero in termini di nitidezza e risoluzione dell'immagine, ma lasciare i colori originali della fotografia per mantenere l'appeal dell'epoca della pellicola.

Trovo che la rimasterizzazione abbia senso nel momento in cui hai un supporto nato per il piccolo media (vedi il percorso VHS->DVD->BD->4K) e vuoi adeguarlo alle tv sopra i 40 pollici di oggi (una vhs su un 65", per quanto puoi avere un ottima VHS e un ottima circuiteria sulla TV, fa sanguinare gli occhi...)

La pellicola cinematografica a mio avviso ha solo bisogno di essere ripulita. Mi sarebbe piaciuto vedere l'effetto del restauro delle pellicole di Sergio Leone al cinema su grande schermo per esempio.
Inclinazione Orientale -> HK:50%; JP:45%; KR:5%
Vantaggi ad essere smemorati: ti rivedi un bel film e te lo gusti (quasi) come la prima volta :)
AW subs: Tsubaki Sanjuro, My Young Auntie, Invincible Shaolin (\w Tiz)
AW rece: Martial Club, The Lady Hermit, The Five Venoms, Shaolin Mantis, The Avenging Eagle, Yes Madam, A Chinese Odyssey, Force of The Dragon, In the Line of Duty 4, On The Run
AW DVD: Il Buono, il matto, il cattivo, A Hero Never Dies, The Beast Stalker, The Longest Nite, Detective Dee, La congiura della pietra nera, One Nite in Mongkok, Fire of Conscience, Bullets Over Summer, Castaway On The Moon, The Man From Nowhere

Maestro dello stile multiplo del TORNEO di KUNG FU di AsianWorld

Tutti sono fan di Jackie Chan, solo che alcuni ancora non lo sanno...
intellettualità e cazzeggio, in complementarietà e non in opposizione, sono il pane delle community. (cit. Magse)

#5 Mr. Noodles

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Inviato 05 June 2021 - 08:51 AM

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il 03 June 2021 - 05:28 PM, ha scritto:

Temo che come tutti i restauri riproposti in digitale (anziché su pellicola, supporto originale con cui era stato concepito e distribuito il film) si perda molto in termini cromatici, difatti non da poco è in corso una sorta di diatriba tra chi pensa che questo tipo di restauri non riporti veramente in vita l'opera originale e chi invece ne esalta i vantaggi economici e di durevolezza (una volta restaurati, i film non deperiscono ogni tot anni).

però puoi fare un restauro digitale senza le variazioni della colorimetria presenti in questi film di WKW e nella gran parte dei restauri della cineteca dove è onnipresente il filtro verde

#6 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 05 June 2021 - 01:01 PM

Hai perfettamente ragione su certe "distorsioni" nella colorimetria. Il restauro è però stato fatto dalla Cineteca sotto una lunga supervisione di Wong Kar Wai e soprattutto di Christopher Doyle, il che dovrebbe farci pensare che meglio di così non si potesse fare. Ho avuto la fortuna di vedere su pellicola al cinema quattro dei film di Wong ora riproposti (IMFR, Hong Kong Express, Angeli Perduti e Happy Together) e devo dire che tutto sommato il limite dei restauri è intrinseco al supporto digitale. Da quello che ho capito in questo caso come in altri alcune correzioni, se così possiamo definirle, sono dovute al fatto di dover adattare i film nati su pellicola al formato digitale, per evitare di ottenere una colorimetria troppo fredda, "artefatta", "digitale", soprattutto con le luci. La cosa ideale sarebbe restaurare le pellicole sul loro supporto originale e riproporle in "analogico", ma purtroppo c'è un discorso di costi non indifferente, per non parlare poi della gran parte dei cinema che ormai hanno buttato dalla finestra i vecchi proiettori. :(
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#7 Mr. Noodles

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Inviato 05 June 2021 - 03:36 PM

non so Francois, ma allora perché i restauri in 4K della maggior parte delle cose di Lynch sono fedeli all'originale? il pressbook onestamente non me lo bevo, che io sappia il solo Wong ha dato l'approvazione. e approvazione non vuol dire supervisione (che è quello che fa Coppola quando rimette mano ai suoi film). a me pare che semplicemente la Cineteca sia un brand ormai intoccabile e nessuno osi muovere critiche. le differenze sono palesi (es. basico in "In the mood for love" tutte le pareti sono verde acqua, ma nel master Criterion pre-restauro sono normalmente bianche) e non ci credo non si potesse fare altrimenti. ma poi ripeto, quella del filtro verde è ormai una firma della Cineteca che non solo ha poco senso, ma è pure nocivo, visto che viene usato su film di epoche e stili lontanissimi.

#8 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 05 June 2021 - 07:33 PM

Figurati, siamo tutti vaccinati da certa "propaganda" dei pressbook (anche se la Tucker, e non lo dico per fare una marchetta, non si presta a certi giochetti commerciali, sappiamo bene come lavorano), quello che so però è che Wong ha lavorato a lungo a questo restauro, non si è limitato a dare il suo consenso. Se può essere utile, qui trovi alcune sue dichiarazioni che avevo letto dopo l'annuncio dell'iniziativa della Criterion (da cui è partita quella della Tucker): https://www.indiewir...ons-1234625897/
Ricordiamoci però cosa è successo con Ashes of Time Redux (per me una bruttissima rivisitazione, più che un restauro-rimontaggio, del film originale): Wong è uno a cui piace mettere mano in continuazione alle sue opere, lo sappiamo bene, spesso anche modificandole profondamente, sia in corso d'opera in fase di montaggio che dopo anni magari quando arriva il momento di un'edizione speciale per l'home video. Ecco forse certe scelte scellerate di questi restauri sono in parte volute non solo per motivi tecnici ma anche per una precisa volontà del regista.
Non a caso Wong presenta i restauri con queste parole: "Ricordate quell’aforisma: nessun uomo cammina due volte nello stesso fiume, perché il fiume non è lo stesso fiume e lui non è lo stesso uomo? Dall’inizio alla fine dei restauri, queste parole mi hanno aiutato a vedere l’intero progetto come l’opportunità di trasformare il lavoro del passato in un lavoro nuovo. E adesso vorrei invitare il pubblico a vivere questa esperienza assieme a me, ripartendo da zero, perché questi non sono più gli stessi film e noi non siamo più lo stesso pubblico."

Comunque, morale della favola, meglio conservare gelosamente le vecchie versioni DVD dei film (pur con tutti i limiti di qualità video). :em89:
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