scusate il ritardo...
resiklo è una grande opera sul riciclaggio, sul riciclaggio delle materie (il lato ecologico), sul riciclaggio cinematografico (il lato artistico), sul riciclaggio dei valori (il lato etico), sul riciclaggio delle civiltà (il lato etnico/culturale). resiklo è il riscatto della colonia, della vittima dell'imperialismo (di qualsiasi fatta esso sia), di un paese che è un groviglio quasi inestricabile di portati storico-culturali eterogenei: si faccia anche solo caso alla lingua, a quel tagalog che ha sapori inglesi, spagnoli, asiatici e oltre. seè vero che l'identità di un popola sta tanto nel veicolo in cui comunica le proprie idee, ecco che già si dovrebbe guardare a resiklo (come apoteosi giustificata del cinema filippino, e non solo) con altri occhi che quelli dello spettatore sodomizzato da una vita di canone cinematografico hollywoodiano.
oltretutto, il riscatto filippino di resiklo è molto più credibile di quello messo in scena dalla solita fantascienza americocentrica, per la quale, che ne so, ad esempio la federazione di star trek coincide con la NASA. in resiklo è ben chiaro che, oltre le superpotenze citate in Cina, Europa e America (nell'ordine, e non in modo casuale), esiste altro sulla Terra: e un luogo sono le filippine, tra gli altri.
...dicevo di riciclaggio di valori: parlo di ritorno alla famiglia, alla comunità, al sorriso gratuito, a fare le cose con le proprie mani. parlo del dualismo tra civiltà cacciatrice (i Balang), e della salvezza che viene dalla sedentarietà di una civiltà di nuovo basata sulle produzioni primarie (agricoltura e allevamento). per uscire dal problema futuro si guarda di nuovo (si ricicla) il passato: un ritorno al neolitico cjhe si unisce al coraggio delle armi per sgominare il nemico (e c'è chi vorrebbe starsene tranquillo, senza combattere - perché chi nasce schiavo non ha l'idea della libertà - e un passato coloniale sta là a monito nazionale).
...parlavo dei motano, esseri umani convertiti al nemico, il lato oscuro dell'umanità - quello che non può vedere il sole - ma che lo stesso hanno sentimenti e la possibilità di rivivere (perchè la redenzione non si nega a nessuno): come anche il traditore si può riscattare (Jerson). c'è sempre un dualismo sottotraccia negli eventi del film, con il sangue dei balang che è sia veleno che veicolo di guarigione, o anche portatore di capacità sovrannaturali che salvano la natura, con la storia di bianca che per seguire il suo sogno passa dall'altra parte, con i robottoni che si muovono disarticolati come tiramolla, ma vengono lodati per la loro resistenza e flessibilità...
...questo doppio binario porta in meta la trama senza far perdere il ritmo delle scene. perché resiklo è soprattutto una collezione di scene, di idee, com'era il cinema migliore del mondo ai suoi bellissimi tempi dorati: quello di hong kong. e allora largo alle bombole che decollano, alla capoeira de fero, alla cassandra con le lenti a cantatto e le scarpe da ginnastica, a una dottoressa che si vede da lontano sarebbe più dotata come pornostar, alle braccia mozzate in acciaio 18/10 massiccio, ai bandieroni delle filippine, ai "bad boys", alle bmx, alla colonna sonora della battaglia campale, allo "spirito del natale", al discorso-comizio di crisval, che farebbe impallidire bruce willis e bill clinton insieme, e tanto altro.
...una cosa la metto in nota a parte, perché non va dimenticata: resiklo contiene il combattimento finale tra l'eroe (che non si può negare che sia ciccio e forse un po' buliccio) e il grande nemico balang che è le scontro decisivo più breve della storua del cinema d'azione e fantascienza - 48 secondi netti. questo dà la cifra esatta di quella che è l'idea di regia di reyes: nulla fronzoli, tanto ritmo e idee. lo ripeto ancora per l'ennesima volta: un uomo con due palle così!
...qualche citazione meritevole:
[dos a angelo]: non finiamo la battaglia così, chiusi dentro a due robot. scendi e combatti con me, corpo a corpo! [e angelo scende!]
[crisval]perché ci avete messo tanto?
[angelo]i nemici erano molti.
[john mcclane mi fa una pippa]
[crisval all'avversario sconfitto] happy new year!
[idem come sopra, con una personalissima reinterpretazione del rosselliano "domaani è un altro giorno"]