Messaggio modificato da François Truffaut il 27 February 2012 - 07:28 PM
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[RECE][SUB] Honor de cavalleria
Iniziato da LL ©, Jul 13 2010 07:39 PM
14 risposte a questa discussione
#10
Inviato 23 February 2012 - 08:31 PM
Non riesco a trovare la copia in edicola che coincide con i sottotitoli, qualcuno sa aiutarmi?
#11
Inviato 27 February 2012 - 11:30 AM
LeleVDC, il 23 February 2012 - 08:31 PM, ha scritto:
Non riesco a trovare la copia in edicola che coincide con i sottotitoli, qualcuno sa aiutarmi?
SOTTOTITOLI TRADOTTI
🇯🇵 Tomato kecchappu kôtei / Shūji Terayama / 1970 ◦ 🇪🇸 Honor de cavallería / Albert Serra / 2006 ◦ 🇫🇷 Un chapeau de paille d'Italie / René Clair / 1927 ◦ 🇮🇹 Thaïs (versione francese) / Anton Giulio Bragaglia / 1916
"Le cinéma est une invention sans avenir" (Louis Lumière)
Decorato al petto di rarissima medaglia di Uomo Tette™ dal Reverendo lordevol in data 08/07/2013
🇯🇵 Tomato kecchappu kôtei / Shūji Terayama / 1970 ◦ 🇪🇸 Honor de cavallería / Albert Serra / 2006 ◦ 🇫🇷 Un chapeau de paille d'Italie / René Clair / 1927 ◦ 🇮🇹 Thaïs (versione francese) / Anton Giulio Bragaglia / 1916
"Le cinéma est une invention sans avenir" (Louis Lumière)
Decorato al petto di rarissima medaglia di Uomo Tette™ dal Reverendo lordevol in data 08/07/2013
#12
Inviato 24 June 2012 - 09:41 AM
Devi seguire il mio cammino, anche se non lo capisci.
L'Opera no, non c'è, o meglio: non ci sono giganti, castelli, eserciti e via dicendo, bensì il folle trasognato Chisciotte e il remissivo Sancho, la loro anima fanciulla, uguale e diversa al tempo stesso, e, forte, il commovente rapporto tra i due, più figlio/padre che maestro/allievo. Serra piglia i due personaggi di Cervantes - destrieri compresi - e li catapulta in una campagna assolata e ventosa, mai ostile: i due vagano tra fratte, radure e ruscelli, immersi in quella fisicità bucolica che risuona di grilli, mosche e cicale, illuminati da sole, luna e notte al nero.
E' la seconda volta che lo vedo, a distanza di qualche mese, perché è un film che rimane, a cui si ripensa e se vi dicono che è lento non credeteci: non lo è. Perché incede pacato per vivere il momento che rappresenta, si piglia gli attimi - il tempo! - e se li vive tutti, ché di questo ha bisogno: segue il ritmo del giorno e della notte e va assecondato.
Bello, riuscito, commovente. Quasi un poema agreste ed epico con un lirismo forte che viene fuori dalle cose, dai gesti, dall'acqua e dal vento - la natura è splendida e mai ostentata -, dal corpo (!) dei protagonisti, dai loro silenzi e dalle loro parole; Chisciotte è più loquace di Sancho, che spesso annuisce soltanto, con gli occhi bassi, ma a un viandante che gli chiede insistente delle avventure dell'hidalgo, alla domanda "Perché viaggi con lui?" risponde semplicemente: Perché ci sto bene. E dice tutto.
Serra, così facendo, fottendosene della gabbia stretta della storia del testo a monte, ne prende, invece, in pieno lo spirito. L'addio di Chisciotte al mondo, la sua presa di coscienza che l'avventura è finita, il suo testamento insomma, è intenso, tenero e struggente... Hai visto Sancho? La cavalleria è la civilizzazione. Premia quelli che dicono la verità e castiga quelli che dicono il falso. La cavalleria è il ragionamento dell'azione.
Assolutamente strepitosi e stupefacenti i due attori non professionisti, tanto che pensavo che forse... ecco sì, forse sì, me li sono sempre immaginati esattamente così. Ed è cosa rara, ché di solito avviene il contrario: si resta comunque ancorati all'immagine interiore che ci si è costruita leggendo.
Boh... io non ce le ho viste proprio la dilatazione spazio- temporale e la dimensione onirica.
Grazie dei sub (è bellissimo, qui più che mai, ascoltare come l'interprete di Chisciotte pronuncia le parole).
L'Opera no, non c'è, o meglio: non ci sono giganti, castelli, eserciti e via dicendo, bensì il folle trasognato Chisciotte e il remissivo Sancho, la loro anima fanciulla, uguale e diversa al tempo stesso, e, forte, il commovente rapporto tra i due, più figlio/padre che maestro/allievo. Serra piglia i due personaggi di Cervantes - destrieri compresi - e li catapulta in una campagna assolata e ventosa, mai ostile: i due vagano tra fratte, radure e ruscelli, immersi in quella fisicità bucolica che risuona di grilli, mosche e cicale, illuminati da sole, luna e notte al nero.
E' la seconda volta che lo vedo, a distanza di qualche mese, perché è un film che rimane, a cui si ripensa e se vi dicono che è lento non credeteci: non lo è. Perché incede pacato per vivere il momento che rappresenta, si piglia gli attimi - il tempo! - e se li vive tutti, ché di questo ha bisogno: segue il ritmo del giorno e della notte e va assecondato.
Bello, riuscito, commovente. Quasi un poema agreste ed epico con un lirismo forte che viene fuori dalle cose, dai gesti, dall'acqua e dal vento - la natura è splendida e mai ostentata -, dal corpo (!) dei protagonisti, dai loro silenzi e dalle loro parole; Chisciotte è più loquace di Sancho, che spesso annuisce soltanto, con gli occhi bassi, ma a un viandante che gli chiede insistente delle avventure dell'hidalgo, alla domanda "Perché viaggi con lui?" risponde semplicemente: Perché ci sto bene. E dice tutto.
Serra, così facendo, fottendosene della gabbia stretta della storia del testo a monte, ne prende, invece, in pieno lo spirito. L'addio di Chisciotte al mondo, la sua presa di coscienza che l'avventura è finita, il suo testamento insomma, è intenso, tenero e struggente... Hai visto Sancho? La cavalleria è la civilizzazione. Premia quelli che dicono la verità e castiga quelli che dicono il falso. La cavalleria è il ragionamento dell'azione.
Assolutamente strepitosi e stupefacenti i due attori non professionisti, tanto che pensavo che forse... ecco sì, forse sì, me li sono sempre immaginati esattamente così. Ed è cosa rara, ché di solito avviene il contrario: si resta comunque ancorati all'immagine interiore che ci si è costruita leggendo.
LL ©, il 13 July 2010 - 07:39 PM, ha scritto:
Qui, infatti, l'opera del Cervantes viene come svuotata, asciugata, arrivando a tratti a creare un effetto ipnotico, dove tempo e spazio vengono dilatati fino all'estremo, fino a raggiungere una dimensione quasi completamente onirica.
Boh... io non ce le ho viste proprio la dilatazione spazio- temporale e la dimensione onirica.
Grazie dei sub (è bellissimo, qui più che mai, ascoltare come l'interprete di Chisciotte pronuncia le parole).
Messaggio modificato da BadGuy il 24 June 2012 - 09:44 AM
#13
Inviato 07 July 2012 - 03:18 PM
BadGuy, il 24 June 2012 - 09:41 AM, ha scritto:
Boh... io non ce le ho viste proprio la dilatazione spazio- temporale e la dimensione onirica.
Ognuno ha la sua percezione delle cose.. forse mi ingannano i suoni della calda campagna, i suoni dei grilli e delle cicale, che da quando sono nato fanno da colonna sonora alle miei notti d'estate, in effetti questa sensazione di onirico potrebbe essere dovuta semplicemente alla mia posizione spazio temporale.. o forse è solo colpa della faccia del "trasognato" Chisciotte? Non so, ma razionalizzando il tutto, e quindi andando di fatto contro lo spirito del film, mi sento in grado di poter affermare che la colpa di questa dilatazione spazio temporale da me subìta è del canto delle mie care amate cicale.
BadGuy, il 24 June 2012 - 09:41 AM, ha scritto:
Grazie dei sub (è bellissimo, qui più che mai, ascoltare come l'interprete di Chisciotte pronuncia le parole).
Prego, è un vero piacere condividere qualcosa con chi dimostra di avere un così raro senso critico. Il tuo commento al film è ineccepibile.
'
SOTTOTITOLI TRADOTTI
🇯🇵 Tomato kecchappu kôtei / Shūji Terayama / 1970 ◦ 🇪🇸 Honor de cavallería / Albert Serra / 2006 ◦ 🇫🇷 Un chapeau de paille d'Italie / René Clair / 1927 ◦ 🇮🇹 Thaïs (versione francese) / Anton Giulio Bragaglia / 1916
"Le cinéma est une invention sans avenir" (Louis Lumière)
Decorato al petto di rarissima medaglia di Uomo Tette™ dal Reverendo lordevol in data 08/07/2013
🇯🇵 Tomato kecchappu kôtei / Shūji Terayama / 1970 ◦ 🇪🇸 Honor de cavallería / Albert Serra / 2006 ◦ 🇫🇷 Un chapeau de paille d'Italie / René Clair / 1927 ◦ 🇮🇹 Thaïs (versione francese) / Anton Giulio Bragaglia / 1916
"Le cinéma est une invention sans avenir" (Louis Lumière)
Decorato al petto di rarissima medaglia di Uomo Tette™ dal Reverendo lordevol in data 08/07/2013
#14
Inviato 31 January 2014 - 02:16 AM
Chiedo scusa!
Non riesco a trovare la copia in edicola
che coincide con i sottotitoli, qualcuno sa aiutarmi?
Non riesco a trovare la copia in edicola
che coincide con i sottotitoli, qualcuno sa aiutarmi?
#15
Inviato 01 March 2014 - 03:45 PM
kafkjano, il 31 January 2014 - 02:16 AM, ha scritto:
Chiedo scusa!
Non riesco a trovare la copia in edicola
che coincide con i sottotitoli, qualcuno sa aiutarmi?
Non riesco a trovare la copia in edicola
che coincide con i sottotitoli, qualcuno sa aiutarmi?
SOTTOTITOLI TRADOTTI
🇯🇵 Tomato kecchappu kôtei / Shūji Terayama / 1970 ◦ 🇪🇸 Honor de cavallería / Albert Serra / 2006 ◦ 🇫🇷 Un chapeau de paille d'Italie / René Clair / 1927 ◦ 🇮🇹 Thaïs (versione francese) / Anton Giulio Bragaglia / 1916
"Le cinéma est une invention sans avenir" (Louis Lumière)
Decorato al petto di rarissima medaglia di Uomo Tette™ dal Reverendo lordevol in data 08/07/2013
🇯🇵 Tomato kecchappu kôtei / Shūji Terayama / 1970 ◦ 🇪🇸 Honor de cavallería / Albert Serra / 2006 ◦ 🇫🇷 Un chapeau de paille d'Italie / René Clair / 1927 ◦ 🇮🇹 Thaïs (versione francese) / Anton Giulio Bragaglia / 1916
"Le cinéma est une invention sans avenir" (Louis Lumière)
Decorato al petto di rarissima medaglia di Uomo Tette™ dal Reverendo lordevol in data 08/07/2013
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