Rainer Werner Fassbinder - Welt Am Draht (1973)
Il Mondo sul Filo
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Un rivoluzionario sistema di simulazione della realtà è stato sviluppato in Germania. Il direttore tecnico, completamente impazzito, sostiene di aver fatto una scoperta sconcertante, ma muore in circostanze misteriose. Il suo successore, Fred Stiller, sembra avere di fronte a sè una strada facile per il successo. Ma qualcosa di misterioso gli accade. Questo è il mondo sul filo.
Welt Am Draht
(Il Mondo sul Filo)
Regia: Rainer Werner Fassbinder
Sceneggiatura: Rainer Werner Fassbinder e Daniel F. Galouye (romanzo)
Interpreti: Klaus Löwitsch (Fred Stiller), Barbara Valentin (Gloria Fromm), Mascha Rabben (Eva Vollmer), Karl Heinz Vosgerau (Herbert Siskins), Wolfgang Schenck (Franz Hanh).
Germania, 1973
Fassbinder riesce a creare in questa lunga opera un mondo difficile da capire e simile a un labirinto, in cui la sua telecamera si muove con sicurezza su ogni particolare. Potrebbe sembrare un regista goffo, che impalla spesso gli attori, invece ogni inquadratura sembra essere studiata a fondo, per cogliere l'illusorietà dei sensi e delle sensazioni. Ogni immaginabile superficie riflettente è presente in tutte le scene e gioca con i volti e i corpi dei protagonisti, illusioni essi stessi dentro un ambiente più prodondo delle canoniche tre dimensioni.
La stessa fotografia regala immagini di grande potenza visiva. In alcuni momenti sembra di navigare in un quadro di Klimt, in altri fanno capolino in primo piano statue greche e stampe giapponesi. La colonna sonora è esclusivamente composta da musica classica, quasi un sottofondo soft a creare un materasso su cui far fluire le immagini e i dialoghi incalzanti.
Un intreccio che sembra adattarsi alla perfezione con l'impalpabilità della figura umana riflessa sullo schermo, e che tocca con maestria temi come l'identità, l'esistenza, la metafisica. Un intreccio, impossibile non notarlo, che anticipa di svariate decadi altre prove statunitensi decisamente meno interessanti (ma che trova, per esempio, in Solyaris di Tarkovskij un grandioso, superiore, predecessore). Ottima anche la prova recitativa di un Klaus Löwitsch mattatore di ogni singolo minuto della lunga pellicola, ma nel complesso di tutto un cast eccellente.
Messaggio modificato da JulesJT il 17 December 2014 - 10:33 AM
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