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[NEWS] Hereafter
Matt Damon diretto da Clint Eastwood
Iniziato da François Truffaut, Sep 19 2009 02:41 PM
23 risposte a questa discussione
#1
Inviato 19 September 2009 - 02:41 PM
Damon è in Hereafter
Sarà Matt Damon, in questi giorni in sala con The Informant!, il protagonista di Hereafter, il thriller sovrannaturale che sarà ormai ufficialmente prodotto e diretto da Clint Eastwood, reduce dai trionfi di Gran Torino.
Del copione come sapevamo scritto dal Peter Morgan di Frost/Nixon non si sa molto, se non che si tratterà di un thriller sulla scia de Il sesto senso. Ricordiamo che Damon è anche coprotagonista con Morgan Freeman del prossimo film di Clint, Invictus. (Fonte: Variety)
Sarà Matt Damon, in questi giorni in sala con The Informant!, il protagonista di Hereafter, il thriller sovrannaturale che sarà ormai ufficialmente prodotto e diretto da Clint Eastwood, reduce dai trionfi di Gran Torino.
Del copione come sapevamo scritto dal Peter Morgan di Frost/Nixon non si sa molto, se non che si tratterà di un thriller sulla scia de Il sesto senso. Ricordiamo che Damon è anche coprotagonista con Morgan Freeman del prossimo film di Clint, Invictus. (Fonte: Variety)
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)
#2
Inviato 13 December 2009 - 12:39 AM
Bryce Dallas Howard per Eastwood
Da poco terminate le riprese di Eclipse, dove interpreta il ruolo di Victoria ereditato da Rachelle Lefevre, Bryce Dallas Howard sta per trasferirsi sul set di Hereafter, il thriller sovrannaturale di Clint Eastwood.
La Howard si troverà quindi al fianco di colleghi come Matt Damon e Cécile de France in questa storia che vede tre personaggi – un operaio americano, una giornalista francese e uno studente britannico – che sono toccati dalla morte ognuno in modo diverso.
Eastwood ha già iniziato le riprese, ed il film, come annunciato, debutterà nelle sale per il dicembre del 2010. (Fonte: Variety)
Da poco terminate le riprese di Eclipse, dove interpreta il ruolo di Victoria ereditato da Rachelle Lefevre, Bryce Dallas Howard sta per trasferirsi sul set di Hereafter, il thriller sovrannaturale di Clint Eastwood.
La Howard si troverà quindi al fianco di colleghi come Matt Damon e Cécile de France in questa storia che vede tre personaggi – un operaio americano, una giornalista francese e uno studente britannico – che sono toccati dalla morte ognuno in modo diverso.
Eastwood ha già iniziato le riprese, ed il film, come annunciato, debutterà nelle sale per il dicembre del 2010. (Fonte: Variety)
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)
#3
Inviato 21 December 2010 - 11:03 AM
Grande delusione: Clint firma il suo film meno riuscito degli ultimi dieci anni.
Non è un thriller, ma un dramma in cui in alcuni frangenti irrompono elementi attinenti la sfera del paranormale.
La storia ruota attorno a tre personaggi (un sensitivo che ha il dono di mettersi in contatto con i defunti, un bambino che ha perso il fratello gemello, una giornalista che ha visto la morte in faccia), riuniti in un racconto corale ad incastri per esplorare il mistero del 'dopo-vita'.
Macchinoso, confuso, privo di suspense, senza grandi spunti d'interesse: come se l'esplorazione del trascendente (soggetto molto delicato in cui sono inciampati molti autori eccellenti) non fosse nelle corde di Clint (si noti, per esempio, la scarsa inventiva con cui rappresenta l'aldilà). Peccato!
Esce il 5 gennaio.
Non è un thriller, ma un dramma in cui in alcuni frangenti irrompono elementi attinenti la sfera del paranormale.
La storia ruota attorno a tre personaggi (un sensitivo che ha il dono di mettersi in contatto con i defunti, un bambino che ha perso il fratello gemello, una giornalista che ha visto la morte in faccia), riuniti in un racconto corale ad incastri per esplorare il mistero del 'dopo-vita'.
Macchinoso, confuso, privo di suspense, senza grandi spunti d'interesse: come se l'esplorazione del trascendente (soggetto molto delicato in cui sono inciampati molti autori eccellenti) non fosse nelle corde di Clint (si noti, per esempio, la scarsa inventiva con cui rappresenta l'aldilà). Peccato!
Esce il 5 gennaio.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)
#4
Inviato 21 December 2010 - 11:39 AM
:-(
#5
Inviato 07 January 2011 - 08:17 PM
Un film sulla morte, sulla vita dopo la morte, girato da un vecchio. Esiste qualcosa di piu' scontato e cattivo gusto?
Cazzate come questa o come scrivere una canzone per la nascita di un figlio le perdono a renga, perche' tanto oramai peggio di cosi'. Ma non lo posso fare a quel genio capace di girare un classico da storia del cinema all'anno negli ultimi 10 anni.
Ti amo Clint.
Il film in ogni caso rimane sopra la media e ne consiglio la visione, il mio e' solo uno sfogo da innamorato che prescinde dalla qualita' dello stesso
Cazzate come questa o come scrivere una canzone per la nascita di un figlio le perdono a renga, perche' tanto oramai peggio di cosi'. Ma non lo posso fare a quel genio capace di girare un classico da storia del cinema all'anno negli ultimi 10 anni.
Ti amo Clint.
Il film in ogni caso rimane sopra la media e ne consiglio la visione, il mio e' solo uno sfogo da innamorato che prescinde dalla qualita' dello stesso
#6
Inviato 07 January 2011 - 08:25 PM
lordevol, il 07 January 2011 - 08:17 PM, ha scritto:
Cazzate come questa o come scrivere una canzone per la nascita di un figlio le perdono a renga, perche' tanto oramai peggio di cosi'
Magari potresti perdonarle anche a gente come Stevie Wonder(Isn't she lovely) o Billy Joel (Lullaby). Chiamale cazzate
Scherzo.
A parte tutto ne sto leggendo di ogni tipo su questo film.
Recensioni che parlano di merdata, altre che dicono che verrà rivalutato fra qualche anno, ma i più sembrano molto delusi.
In attesa di migrazione
#8
Inviato 08 January 2011 - 12:46 AM
lordevol, il 07 January 2011 - 09:09 PM, ha scritto:
Stevie e billy, come clint, sono quindi imperdonabili.
Cosa c'era di poco chiaro nel discorso?
Cosa c'era di poco chiaro nel discorso?
Diventa chiaro se tu reputi quelle 2 canzoni "un passo falso", ma mi suona strano.
In attesa di migrazione
#9
Inviato 08 January 2011 - 08:17 AM
Reputo quelle due canzoni sopra la media, come hereafter. Billy poi lo adoro come fosse un dio, ma a volte mi fa tenerezza come Clint.
Insomma, trovo molte similitudini e consiglio l'ascolto delle due come la visione del film.
La mia ossessione riguarda solo il cattivo gusto e la debolezza che hanno evidenzato quando si sono piegati agli eventi, come la nascita del figlio o la paura della morte.
Capisco che per qualcuno possa non sembrarlo, visto che sono solo uomini, ma io vedo l'arte e l'artista come elementi che si sollevano dalla quotidianita', che si sollevano dagli eventi, li vedo immortali, originali, non scontati. Non i miei vicini seduti sul tram.
Per questo quanto vedo l'uomo dietro l'idea di arte che ho in mente ci rimango male e lo squalifico.
Il punto e' che avrei detto lo stesso anche se hereafter fosse stato un capolavoro.
Il cattivo gusto del cedere ad una spinta cosi banale e comune non la perdono a chi ho messo sul piedistallo, a prescindere da quello che ne esce
Insomma, trovo molte similitudini e consiglio l'ascolto delle due come la visione del film.
La mia ossessione riguarda solo il cattivo gusto e la debolezza che hanno evidenzato quando si sono piegati agli eventi, come la nascita del figlio o la paura della morte.
Capisco che per qualcuno possa non sembrarlo, visto che sono solo uomini, ma io vedo l'arte e l'artista come elementi che si sollevano dalla quotidianita', che si sollevano dagli eventi, li vedo immortali, originali, non scontati. Non i miei vicini seduti sul tram.
Per questo quanto vedo l'uomo dietro l'idea di arte che ho in mente ci rimango male e lo squalifico.
Il punto e' che avrei detto lo stesso anche se hereafter fosse stato un capolavoro.
Il cattivo gusto del cedere ad una spinta cosi banale e comune non la perdono a chi ho messo sul piedistallo, a prescindere da quello che ne esce
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