[RECE][SUB] Gachi Boy, wrestling with a me...
lordevol
21 Apr 2009
Gachi Boy, wrestling with a memory - WRD
Genere: commedia - dramma
Produzione: Giappone, 2008, colore, sonoro
Regia: Koizumi Norihiro
Sceneggiatura: Nishida Seji
Durata: 120 min.
Personaggi ed interpreti:
Ryoichi Igarashi/Freccia Avvelenata - Ryuta Sato
Asako Asaoka - Saeko (aka Saeko Dokyu)
Okudera Chihiro/Tifone rosso - Mukai Osamu
Akane Igarashi (sorella di Ryoichi) - Naka Riisa
Tsuneo Igarashi (padre di Ryoichi) - Shigeru Izumiya
Yoshinobu Kimijima - Daisuke Miyagawa
Masaki Sada/Hemorroid Hino - Daijiro Kawaoka
Trama
Ad uno scalcinato gruppo di lottatori di wrestling universitari si aggrega Ryoichi Igarashi, uno studente poco dotato fisicamente che ha la strana abitudine di prendere continuamente appunti e scattare polaroid su tutto quello che accade.
Il gruppo di wrestler lo accoglie ben volentieri (visto anche il periodo di scarsa popolarità che attraversa) e si impegna per trasformare l'allampanato Igarashi in un atleta in grado di tenere la scena.
Il nuovo arrivato rivela poco a poco qualche sorpresa: è il primo della classe al corso di legge, con una memoria prodigiosa; ha perso di recente la madre e vive con la sorella ed il padre che gestisce un onsen e, per non farsi mancare niente della vita giovanile, è anche segretamente innamorato della premurosa presidentessa del club, ma troppo insicuro per dichiararsi.
Durante il suo primo incontro pubblico dimentica il copione e si trova quindi costretto ad improvvisare le mosse finendo per mettere in scena uno spettacolo violento e spregiudicato capace di entusiasmare il pubblico e la federazione del wrestling che per la prima volta si avvicina al gruppo universitario.
I motivi di questo avvicinamento sporco di fama e gloria faranno scivolare la commedia in tragedia, dirigendo la pellicola verso lo studio della meschinità umana e del dolore di chi prova a vivere anche senza avere una vita.
Commenti e riflessioni (quelli che l'han già visto, o i più smaliziati, potrebbero forse leggerci qualche spoiler nascosto)
La sceneggiatura non è originale, è stata tratta da una versione teatrale e presenta molte analogie con almeno un'altra pellicola.
Benché inizialmente sembri una commedia e vi siano molti momenti comici, Igarashi assume ben presto un ruolo tragico ed eroico: un uomo qualunque, ancorché dotato, viene profondamente colpito dal fato e, con grande forza di volontà, sfida gli dèi (del wrestling universitario) in un incontro unico, mitologico, che ha come unico difetto l'esser ricco di scene forzatamente "cariche" dal punto di vista emotivo.
Alla fine, come per tutti gli eroi, verrà ricordato dagli uomini per non essersi piegato e per aver consumato tutto se stesso in questa battaglia.
E' bene ribadire che egli lotta non solo contro l'avversario in un combattimento "simulato" ma anche contro il "destino" per davvero. Spesso Igarashi dimostra di non sapere/ricordare che gli avversari combattano per finta mentre lui si butta anima e corpo: è in questo senso che il termine "lottare" - usato nel film - riassume una ricca rosa di sfumature.
Partendo dalla commedia giovanile trascina nella più cupa disperazione, perchè ad Igarashi viene tolto il futuro: si pensi anche solo al motivo per cui non scrive sul blocco notes il fatto che "Asako Asaoka” sia innamorata di “Tifone”. Sa quello che prova e sa quello che lei non potrà essere per lui, ma intuisce anche che quello sarà l'unico sentimento amoroso che potrà mai provare: un'emozione con cui si risveglierà ogni mattina, sempre viva, talmente fresca che gli impedirebbe anche una qualsiasi fugace scappatella con la prima che capita. Capisce che vivrà sempre col sangue che bolle nelle vene, e non può che accettare che - non potendo combattere la cosa - soffrirà di meno mentendosi.
Se il tempo si ferma conviene convivere serenamente con i sentimenti che ti accompagnano in quell'attimo eterno, giusto? Quindi mettere nero su bianco il fatto che l'unico innamoramento mai possibile sia inaccessibile, cortocircuitando il circuito della felicità, non gli permetterebbe più di vivere.
Ultime note
Ho trovato la colonna sonora azzeccata anche se variegata nei generi.
Il regista, a mio modestissimo parere, è riuscito ad alternare correttamente sequenze in "stile televisivo" a sequenze in "stile cinema non banale".
Una che mi ha colpito è quella che inizia con il risveglio "smemorato" di Ryoichi nella sua stanza tappezzata di ricordi e finisce con le voci di un gruppo di amici dentro un garage che parlano di wrestling mentre la telecamera si allontana.
Una battuta che mi è rimasta impressa: “Ma il mio corpo ricorda”.
Genere: commedia - dramma
Produzione: Giappone, 2008, colore, sonoro
Regia: Koizumi Norihiro
Sceneggiatura: Nishida Seji
Durata: 120 min.
Personaggi ed interpreti:
Ryoichi Igarashi/Freccia Avvelenata - Ryuta Sato
Asako Asaoka - Saeko (aka Saeko Dokyu)
Okudera Chihiro/Tifone rosso - Mukai Osamu
Akane Igarashi (sorella di Ryoichi) - Naka Riisa
Tsuneo Igarashi (padre di Ryoichi) - Shigeru Izumiya
Yoshinobu Kimijima - Daisuke Miyagawa
Masaki Sada/Hemorroid Hino - Daijiro Kawaoka
Trama
Ad uno scalcinato gruppo di lottatori di wrestling universitari si aggrega Ryoichi Igarashi, uno studente poco dotato fisicamente che ha la strana abitudine di prendere continuamente appunti e scattare polaroid su tutto quello che accade.
Il gruppo di wrestler lo accoglie ben volentieri (visto anche il periodo di scarsa popolarità che attraversa) e si impegna per trasformare l'allampanato Igarashi in un atleta in grado di tenere la scena.
Il nuovo arrivato rivela poco a poco qualche sorpresa: è il primo della classe al corso di legge, con una memoria prodigiosa; ha perso di recente la madre e vive con la sorella ed il padre che gestisce un onsen e, per non farsi mancare niente della vita giovanile, è anche segretamente innamorato della premurosa presidentessa del club, ma troppo insicuro per dichiararsi.
Durante il suo primo incontro pubblico dimentica il copione e si trova quindi costretto ad improvvisare le mosse finendo per mettere in scena uno spettacolo violento e spregiudicato capace di entusiasmare il pubblico e la federazione del wrestling che per la prima volta si avvicina al gruppo universitario.
I motivi di questo avvicinamento sporco di fama e gloria faranno scivolare la commedia in tragedia, dirigendo la pellicola verso lo studio della meschinità umana e del dolore di chi prova a vivere anche senza avere una vita.
Commenti e riflessioni (quelli che l'han già visto, o i più smaliziati, potrebbero forse leggerci qualche spoiler nascosto)
La sceneggiatura non è originale, è stata tratta da una versione teatrale e presenta molte analogie con almeno un'altra pellicola.
Benché inizialmente sembri una commedia e vi siano molti momenti comici, Igarashi assume ben presto un ruolo tragico ed eroico: un uomo qualunque, ancorché dotato, viene profondamente colpito dal fato e, con grande forza di volontà, sfida gli dèi (del wrestling universitario) in un incontro unico, mitologico, che ha come unico difetto l'esser ricco di scene forzatamente "cariche" dal punto di vista emotivo.
Alla fine, come per tutti gli eroi, verrà ricordato dagli uomini per non essersi piegato e per aver consumato tutto se stesso in questa battaglia.
E' bene ribadire che egli lotta non solo contro l'avversario in un combattimento "simulato" ma anche contro il "destino" per davvero. Spesso Igarashi dimostra di non sapere/ricordare che gli avversari combattano per finta mentre lui si butta anima e corpo: è in questo senso che il termine "lottare" - usato nel film - riassume una ricca rosa di sfumature.
Partendo dalla commedia giovanile trascina nella più cupa disperazione, perchè ad Igarashi viene tolto il futuro: si pensi anche solo al motivo per cui non scrive sul blocco notes il fatto che "Asako Asaoka” sia innamorata di “Tifone”. Sa quello che prova e sa quello che lei non potrà essere per lui, ma intuisce anche che quello sarà l'unico sentimento amoroso che potrà mai provare: un'emozione con cui si risveglierà ogni mattina, sempre viva, talmente fresca che gli impedirebbe anche una qualsiasi fugace scappatella con la prima che capita. Capisce che vivrà sempre col sangue che bolle nelle vene, e non può che accettare che - non potendo combattere la cosa - soffrirà di meno mentendosi.
Se il tempo si ferma conviene convivere serenamente con i sentimenti che ti accompagnano in quell'attimo eterno, giusto? Quindi mettere nero su bianco il fatto che l'unico innamoramento mai possibile sia inaccessibile, cortocircuitando il circuito della felicità, non gli permetterebbe più di vivere.
Ultime note
Ho trovato la colonna sonora azzeccata anche se variegata nei generi.
Il regista, a mio modestissimo parere, è riuscito ad alternare correttamente sequenze in "stile televisivo" a sequenze in "stile cinema non banale".
Una che mi ha colpito è quella che inizia con il risveglio "smemorato" di Ryoichi nella sua stanza tappezzata di ricordi e finisce con le voci di un gruppo di amici dentro un garage che parlano di wrestling mentre la telecamera si allontana.
Una battuta che mi è rimasta impressa: “Ma il mio corpo ricorda”.
Ordina il DVD su
battleroyale
21 Apr 2009
Sembra interessante, grazie lordevol! grazie xdarma! 
Messaggio modificato da battleroyale il 21 April 2009 - 03:14 PM
Messaggio modificato da battleroyale il 21 April 2009 - 03:14 PM
Barka77
21 Apr 2009
Anche questo me lo pappo, sembra interessante.
Grazie dei subbi!
Grazie dei subbi!
lo aspettavo, grazie!
BOKE
22 Apr 2009
ogni tanto una commedia (seppure commedia-dramma 
) ci vuole
grazie
) ci vuolegrazie
