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Traduzione di kunihiko

20 risposte a questa discussione

#19 paolone_fr

    GeGno del Male

  • Disattivato
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Inviato 10 January 2008 - 05:42 PM

...azz, meglio ancora. Posso anche aiutarti ad alleggerire i tuoi carichi di lavoro :em66:
...e poi non dire che non c'è nessuno disposto a dare una mano...

#20 paolone_fr

    GeGno del Male

  • Disattivato
  • 6977 Messaggi:
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Inviato 13 January 2008 - 06:04 PM

Bello. Sono d'accordo che in sostanza manca l'atmosfera dell'ultimo Ratanaruang per essere un capolavoro, ma cribbio, la storia è praticamente perfetta. Cone d'uso, il nostro scrive il film come una cascata di eventi necessari, anche se qui...
Musiche azzeccate a tratti (il finale perfetto), inutili in altri. La protagonista è brava, ha la faccia giusta per un film così. Alcuni personaggi sono mitici (il tipo che si commuove per la canzone, la vicina di casa, il boss della palestra di Thai boxe, lo scagnozzo di Tong con gli occhiali da sole).
Da vedere.

:em15: ;) :em16:

#21 Nora

    Microfonista

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Inviato 02 February 2008 - 02:35 PM

Storia perfetta e cardiopalma garantito. Ottima la commstione tradizione/innovazione che nelle pellicole tailandesi non manca mai e che qui assume la nota foggia del sogno. Il tormento onirico è il motore della narrazione dove i livelli di conscio-inconscio e realtà-immaginazione si giustappongono e il balzo dall'uno all'altro non conosce barriere, neppure per l'occhio.

Quanto FAN BA KARAOKE aveva prospettato in termini di pathos viene sublimato in questo dramma solipsistico dove alla discesa vertiginosa negli abissi della coscienza corrisponde la consapevolezza dell'ultilità (e ineluttabilità) del male. La stessa liceità del delitto compresa dal Raskolnikov di Dostoevskij nella sua teoria degli uomini straordinari, che ha già influenzato il borseggiatore Michel del bressoniano Pickpocket, intrisa di superomismo, ha questa volta ben altro retroterra: la crisi economica tailandese post 1997. Il tracollo travolge la protagonista (interpretata da Lalita Panyopas, già attrice di telenovelas) che le contingenze e la sorte renderanno un'assassina.


Imprescindibile, per chi ama il genere crime, la triplice e simultanea sparatoria nell'appartamento di Tum, di freschissima ed evidente matrice tarantiniana (True Romance e Reservoir dogs) e il trascinamento con equivoco del graduato sul pavimento della toilette.

Ruang Talok 69 coglie i germi del precedente lavoro del regista e ne semina altri; degno di nota il sogno con gun in mouth con parete screziata ripreso in Last life in the universe.
Coming soon:
MONRAK TRANSISTOR
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