Guilty Of Romance
"Il Sesso Ci Salverà Tutti"
Titolo: Guilty Of Romance
Titolo Originale: Koi No Tsumi
Produzione: Giappone, 2011
Regia: Shion Sono
Con: Miki Mizuno, Makoto Togashi, Megumi Kagurazaka, Kazuya Kojima, Satoshi Nikaido, Shingo Gotsuji, Ryuju Kobayashi, Chika Uchida, Cynthia Cheston, Marie Machida
Genere: Drammatico/Grottesco/Thriller
Durata: 113'
Imdb: 7.0/10 (318 voti) http://www.imdb.com/title/tt1743724/
Traduzione: battleroyale
Versione: Kozue / shinostarr
Una detective è incaricata di risolvere il mistero attorno al corpo smembrato di una donna, le cui parti mancanti sono state sostiutiti da arti e testa di un manichino. Le indagini si intrecciano con la vicenda movimentata di una donna, Izumi, castigata moglie di un noto scrittore maniaco della pulizia e dell’ordine, la cui libido è ostacolata dal comportamento serio e restrittivo del marito. Stanca di essere una massaia, Izumi decide di lavorare in un supermercato prima, poi come modella e, infine, come prostituta, scoprendo gli angoli più bui e insani della sua anima. Alla vicenda di Izumi si intreccia quella di Mitsuko, rispettabile professoressa di letteratura di giorno e prostituta di notte, con cui inizia un rapporto ambiguo e basato sulla scoperta e la piena coscienza di sé stessi…
Straordinario e complesso capolavoro. Uno dei più bei film dell’anno e uno degli apici di Sion Sono, che, comunque, ha un curriculum rispettabilissimo, disseminato di grandissimi film e altri, più che ottimi: morbosissimo e straordinario, con un controllo maniacale dei tempi e dell’azione, che lo rendono un film meravigliosamente costruito su un climax che, prima si avvicina piano piano, e poi strangola letteralmente lo spettatore, fino ad un finale che pare quasi tetro.
Un film completamente al femminile (e, forse, anche femminista), dove gli uomini, spesso inutili o di malafede, occupano una posizione marginale e di contorno, ma che riescono comunque a sconvolgere in negativo la vita delle protagoniste: un film che parla di libera espressione sessuale, ma che non si ferma qui, scavando sempre più a fondo, arrivando all’insoluto e il recondito, sconvolgendo di secondo in secondo, accarezandoti con una mano e evirandoti con l’altra.
Il suo più infernale e sepolcrale, persino più di “Suicide Club” o “Cold Fish”. Il declino dell’essere umano verso la follia e l’omicidio dell’anima. Travestito da thriller, è in realtà un degrado psicologico che neanche David Lynch, dove tutti i tasselli trovano il loro posto, ma senza darti mai una spiegazione da film hollywoodiano, preferendo lasciare il suo spettatore nella sporcizia che si è tirato addosso. E dimostra che il cinema giapponese non ha paura di mostrare l’immostrabile (c’è persino una scena alquanto spudorata che, se fosse stata girata da un regista occidentale, l’avrebbero fucilato in piazza: Izumi, ormai sull’orlo del delirio, urina con il sorriso stampato in viso, davanti a due bambini delle elementari che la guardano divertiti) .
Un film dove il cinismo si mescola allo sporco, dove il dramma diventa improvvisamente grottesco, e forse, anche horror. Dove non c’è redenzione per questi esseri umani, vittime di una società sbagliata e oscura. Genio.
BUONA VISIONE!
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Per questo motivo i sottotitoli relativi a questo film sono stati ritirati.
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Guilty of Romance
Messaggio modificato da creep il 09 June 2013 - 07:24 AM